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Le diaspore africane tra due continenti Indagine sulle ... - CeSPI

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In questa direzione, anche dalle interviste, emerge prepotentemente un problema di<br />

“comunicazione” orizzontale; in molti lamentano infatti la dispersione di informazioni che<br />

gioverebbero alle comunità immigrate (qui denotate come “diaspora”) ed una mancanza di<br />

rappresentatività a livello politico dovuta alla scarsa capacità di “darsi una struttura”.<br />

Si avverte dunque la necessità di rendersi più visibili come primo passo nel tentativo di colmare il<br />

gap con la situazione degli immigrati africani che, in Paesi come Francia, Belgio, Paesi Bassi o<br />

Regno Unito, vantano un processo di inserimento sicuramente più datato che agevola oggi il loro<br />

protagonismo non solo come sporadiche presenze individuali, bensì come corpo sociale ben<br />

delineato.<br />

The African Diaspora Policy Centre (ADPC) nei Paesi Bassi, African Axis in Belgio e Afford nel<br />

Regno Unito 70 possono essere presi ad esempio di vere e proprie strutture on-line per la diaspora<br />

africana. Si <strong>tra</strong>tta di portali, nati col supporto di enti pubblici e privati o agenzie di sviluppo<br />

governative 71 , che chiamano i rappresentanti della diaspora africana a contribuire direttamente, a<br />

vario titolo e livello, alla crescita della diaspora come soggetto politico.<br />

I temi <strong>tra</strong>ttati vanno dalla ricerca policy oriented, con particolare attenzione alla rapporto<br />

“migrazione e sviluppo” e brain gain, all’incentivo all’imprenditoria nei paesi d’origine.<br />

Proprio su ispirazione di esempi come questi appena delineati, e raccogliendo i suggerimenti di<br />

alcuni degli intervistati dal nostro staff di ricerca, riteniamo che una ricaduta concreta di questo<br />

programma di ricerca possa essere l’implementazione di un sito Web/portale della diaspora africana<br />

in Italia, con il patrocinio della Cooperazione Italiana (MAE-DGCS), nell’intento di accompagnare<br />

un processo di reciproco riconoscimento fra attori istituzionali e diaspora stessa, e di avviare un<br />

percorso di networking autosostenibile.<br />

Il portale qui auspicato non dovrebbe porsi il problema della mappatura delle realtà esistenti, come<br />

già sperimentato in molti siti qui analizzati, bensì coinvolgere, at<strong>tra</strong>verso i canali associativi già<br />

attivi, le associazioni, organizzazioni o movimenti meno visibili chiamandoli a mettersi in rete<br />

diventando attori on-line, e partecipare responsabilmente al processo di organizzazione virtuale<br />

delle diverse realtà esistenti 72 .<br />

E’evidente che tale obiettivo si renderà possibile come conseguenza di quello molto più ambizioso<br />

di una volontà di reale aggregazione della diaspora africana in Italia, orientata ad acquisire una<br />

rappresentatività politica ben delineata nel nostro contesto sociale, che gioverebbe a una maggiore<br />

capacità di advocacy non solo nel paese di residenza, ma anche nei confronti dei paesi d’origine 73 .<br />

Rappresentativa, in questo senso, è l’esperienza del Forum des Organisations de Solidarité<br />

internationale issues des Migrations (Forim) 74 , una piattaforma nazionale, nata in Francia nel 2002,<br />

che riunisce federazioni e raggruppamenti di Organisations de Solidarité Internationale Issues des<br />

Migration (OSIM) 75 ingaggiate in azioni di sviluppo nei paesi d’origine e in attività d’integrazione<br />

sul territorio francese.<br />

70<br />

(www.diaspora-centre.org), (www.africanaxis.org), (www.afford-uk.org).<br />

71<br />

E’ il caso di ADPC supportato da Ncdo, National Committee for International Cooperation and Sustainable<br />

Development, The Netherlands.<br />

72<br />

Database of Diaspora organisations (join our database) in Afford, Who’s Who – Skills Database Directory in<br />

ADPC, Diaspora Network in African Axis, rappresentano veri e propri programmi orientati all’implementazione di<br />

partnership fra le organizzazioni <strong>africane</strong> della diaspora, anche con l’obiettivo di supportarne il dialogo con la società<br />

civile dei paesi di origine. Allo stesso tempo, at<strong>tra</strong>verso l’accredito nel database “skilled African Diaspora” è offerta<br />

l’opportunità di inserimento nei programmi di sviluppo come tecnici qualificati della cooperazione.<br />

73<br />

African Axis, ad esempio, si prefigge di organizzare incontri con attori internazionali (European Union, World Bank,<br />

ACP, Africa Union, representatives of African governments on diplomatic or commercial mission to the EU), e di<br />

permeare con le prospettive della diaspora africana il dibattito politico con i diversi stakeholders a livello Europeo ed<br />

Africano.<br />

74<br />

(www.forim.net).<br />

75<br />

<strong>Le</strong> OSIM sono delle associazioni a forte partecipazione di migranti, coinvolte in azioni di sviluppo al sud e di azioni<br />

d’integrazione in Francia.<br />

74

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