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Cronica di Taverna - Dalla colonia Greca alla Città Medievale

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Alli 27. dunq:, avendo prima furtivam. te sfilato <strong>di</strong> qd. o in qd. o soldati armati, si partì<br />

da Catanzaro la notte, e’ si ascose lontano dal Castello, aspettando li soldati <strong>di</strong>spersi<br />

per radunarsino, quali radunati al num. o <strong>di</strong> 400, cδ 36. Cavalli, e’ 40. guastatori,<br />

s’incaminò per l’assalto <strong>di</strong> S. Leo; e’ la mattina apparendo verso i forti lumi, che<br />

davano in<strong>di</strong>zio alle sentinelle; qste ne portarono l’avviso in S. Leo <strong>di</strong> sospetto de<br />

nemici; però essendo<br />

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quest’avviso più volte portato, nδ mancando maj scorrerie de Catanzaresi verso quelle<br />

parti per trovare animali, e’ portarli nel Campo dello Sforza á venderli á buon prezzo,<br />

onde più fiate aveano le sentinelle dato avviso cδ lumi, e’ poj erano restati quej <strong>di</strong> S.<br />

Leo delusi; stimarono così essere al presente, che l’attacco era vero.<br />

Due ore prima <strong>di</strong> far giorno, restando poca gente dello Arces al forte eretto nello<br />

stretto al declino del Monte Panaros, il maggior numero passò per attaccare l’altro<br />

forte al Monte Rosolos; poiche quelli del p.° forte impiegati all’assalto nemico, nδ<br />

poterono impe<strong>di</strong>re il passaggio al num. o maggiore; quin<strong>di</strong> avendo trovato poca<br />

resistenza tanto all’uno, qnto all’altro forte; e’ spezialm. te á qsto 2.°, dove assicurati<br />

più che maj, sperando <strong>di</strong> ricevere avviso dal p.° e’ qsto nδ ricevuto, stavano nel meglio<br />

del sonno; tanto che assaliti improvvisam. te nδ fecero resistenza alcuna; e’ la stessa<br />

mattina all’Alba si trovarono sopra S.Leo; má accorti quej, che in un’altro forte al <strong>di</strong><br />

sopra il Villaggio, e’ quasi cδtiguo ad una chiesetta custo<strong>di</strong>vano il passo, si venne<br />

all’armi cδ la morte <strong>di</strong> 6. Catanzaresi, e’ feriti 9.; delli nostri morti soli 3., e’ feriti<br />

due; E perche si vedeano scoperti, stimò l’Arces lasciare in qsto forte 60. de suoj per<br />

Combatterlo, ed egli sforzare le barricate del Villaggio, ed entrarvi dentro.<br />

Comandava in S. Leo Giovanni de Gattis, avendone ricevuto la patente <strong>di</strong> Capitano,<br />

procuratasi da luj per fuggire la Guerra, e’ Custo<strong>di</strong>rsi la Moglie, Uomo nδ troppo atto<br />

per qste sorti <strong>di</strong> Combattim. ti; quin<strong>di</strong> avendo la Gente ivi racchiusa tenutolo da<br />

Capitano nella stima, ed onore, ad<br />

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ogni modo nel Combattere nδ avendolo per tale, essendo allevato più agli aggi della<br />

sua Casa, che al mestiero della guerra, vollero per loro Capo á Giulio Capilupia,<br />

avendo fatto ritirare al Gattis nel Recinto delle donne per custo<strong>di</strong>rle; e’ loro uscire cδ<br />

Giulio al Combattim. to.<br />

Uscito, dunque, il Capilupia cδ 238. soldati armati <strong>di</strong> spade, ed archibuggi, quali<br />

essendosi postati sotto li parapetti, che avevano alzati poco <strong>di</strong>stanti dalle Case,<br />

potendoli qste servire pure <strong>di</strong> scampo in caso <strong>di</strong> fuga: al tocco della Campana della<br />

Chiesetta <strong>di</strong> S. Giorgio, avanti della quale era il Campo della battaglia, usciti da ripari<br />

li nostri cδ li micci accesi, tutti egualm. te sparando á quel tocco <strong>di</strong> Campana, ne fecero<br />

una mezza stragge; poiche si trovarono morti de Catanzaresi 22. soldati, e’ feriti<br />

gravem. te 18.; oltre gli altri leggermente feriti; che tutti spaventati, si <strong>di</strong>edero á<br />

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