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Cronica di Taverna - Dalla colonia Greca alla Città Medievale

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accordato, nδ essendo li Citta<strong>di</strong>ni capaci á pagarlo. Li drappi poj, li panni, e’ le tele<br />

furono puntualm. te cδsegnati, perche vi stavano pronti. E così fú eseguito circa l’armi,<br />

ed ogn’altra cosa pattuita, avendo lo stesso Sforzia cδceduto altri tre giorni <strong>di</strong> tempo<br />

più dell’accordato; tanto che alli 6. <strong>di</strong> Luglio nella <strong>Città</strong> nδ vi era più persona alcuna<br />

fuorche Soldati, che partendo li Citta<strong>di</strong>ni subintravano nelle Case per fortificarsino, e’<br />

<strong>di</strong>sponere il tutto per l’asse<strong>di</strong>o del Castello; dove era restata l’ultima speranza della<br />

Contessa; la quale á molti <strong>di</strong>ede il permesso <strong>di</strong> uscire, qualora volessero; nδ tanto per<br />

conoscere la fedeltà <strong>di</strong> chí restava, quanto pure per scemare qualche bocca inutile,<br />

penuriandosi d’acqua, che le Cisterne givano mancando, se nδ pioveva.<br />

180<br />

Capo Capo IX. IX. Descrizione Descrizione del del Castello, Castello, e’ e’ suoj<br />

suoj<br />

Comandanti.<br />

Comandanti.<br />

Il Castello fabricato da Bajolardo figlio <strong>di</strong> Unfrido, come si <strong>di</strong>sse, benche fatto<br />

all’antica prima dell’uso della polvere fosse una delle più belle opere <strong>di</strong> quej tempi, da<br />

Ludovico <strong>di</strong> Durazzo 70. anni prima dell’asse<strong>di</strong>o fú ornato <strong>di</strong> molte opere esteriori, ed<br />

ampliato ancora per Capire più soldatesca, e’ regolato per maggior sicurezza cδ sej<br />

baloar<strong>di</strong>; due anni prima <strong>di</strong> quest’asse<strong>di</strong>o la Contessa vi fece fare altri 8. baloar<strong>di</strong><br />

all’intorno, cδ fortificare il recinto, piantandovi nelli suoj angoli 4 rivellini, e’<br />

scavandovi una profon<strong>di</strong>s. ma fossa,acció ai nemici si rendesse inespugnabile .<br />

La sua fabrica cδsisteva in tre gran<strong>di</strong>s. me torri <strong>di</strong> figura ovata, continentino molte<br />

stanze, cioè 34. al <strong>di</strong> sotto, e’ 23. al <strong>di</strong> sopra cδ due gran<strong>di</strong>s. me sale: gran<strong>di</strong> ancora 4.<br />

stanze sotto, ed altre 4. sopra per cδservarvisi le armi <strong>di</strong> ogni specie ; tanto che nδ si<br />

trovava altro Castello all’intorno, che fosse provisto più <strong>di</strong> qsto <strong>di</strong> armi antiche, e’<br />

moderne. Sotto qste Torri vi erano Camere 62. all’intorno, ben fortificate <strong>di</strong> grosse<br />

mura per li soldati, e’ comunicavano entro le torri per 4 portelluccie <strong>di</strong> ferro; due <strong>alla</strong><br />

torre <strong>di</strong> mezzo, ed una per ciascheduna torre, oltre <strong>di</strong> qste Camere ben fortificate vi<br />

erano molte Caserme per la fiera <strong>di</strong> S. Sebastiano, ed in caso <strong>di</strong> bisogno per cδmodo<br />

dell’altri soldati,acció nδ stessero esposti all’ambiente; má potessero avere qualche<br />

ricovero; nδ potendo qste cδsiderarsi come fortezza per <strong>di</strong>fesa; má per puro cδmodo;<br />

essendovi in queste 4. stanze per l’Ospedale <strong>di</strong>stinte.<br />

181<br />

Il recinto chiuso del Castello era quadrato, cδ un’altis. mo muro all’intorno del Monte.<br />

Si entrava in qsto recinto per due porte <strong>di</strong> ferro, una d<strong>alla</strong> parte orientale verso la<br />

<strong>Città</strong>, e’ l’altra dall’occidentale. La porta orientale si chiamava <strong>di</strong> S. Martino, per<br />

esservi al <strong>di</strong> dentro attaccata la Chiesetta <strong>di</strong> S. Martino, ch’era la Parocchiale del<br />

Castello, fattavi fare da Ludovico istesso <strong>di</strong> Durazzo; standovi pure entro le Torri<br />

due oratorij: uno per la Contessa al <strong>di</strong> sopra, ove ella era solito <strong>di</strong> abitare l’esta’, e’<br />

qsto era col titolo <strong>di</strong> S. Margherita; poiche era stato e<strong>di</strong>ficato per or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />

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