Cronica di Taverna - Dalla colonia Greca alla Città Medievale
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Bucisano, e’ Borgo <strong>di</strong> S. Crisostomo; nδ potendo filarle entro Taberna le donne.<br />
L’altro Ispettore andava in giro per qsti luoghi pagando ogni settimana li operarij. Li<br />
Telari posti in S. Marco erano Visitati dal Prefetto; e’ l’Ispettori nδ trascuravano<br />
assistere ora alli Varchi, ora alli operarij, ora alli Tintori, tanto che l’anno 1418. <strong>alla</strong><br />
fiera <strong>di</strong> 7bre cδparvero li panni cδ uno smaltim. to incre<strong>di</strong>bile per la beltà, e’ qualità.<br />
Tanto che l’anno seguente si mandò la robba ancora <strong>di</strong> seta, e’ lana cδ li panni per li<br />
stati de Ruffi, e’ de Marzani cδ un guadagno straor<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> tanti.<br />
Avea il Prefetto autorità nδ solam. te sopra li sud<strong>di</strong>ti <strong>di</strong> qsta industria; má ancora<br />
sopra quej drappi ch’erano composti <strong>di</strong> lana, e’ seta per il mezzo tempo; sopra le tele<br />
Bambacine, e’ <strong>di</strong> lino; sopra li Cordari, e’ sopra li Stampatori delle sud. e tele, avendo<br />
luj il Ius dello Bollo sopra qste Cose ed in ogn’altro ove vi entrava la lana, ed il lino.<br />
Era però tenuto dare due Canne <strong>di</strong> Panno per ogni officiale Publico, 4 Canne al<br />
Castellano, Giustiziario, Soterargirio, e’ Catapano; come ancora alle <strong>di</strong>gnità<br />
ecclesiastiche ogni tre anni due canne de meno fini all’altri officiali Minori nδ del<br />
Corpo della Nobiltà: Cinque Canne <strong>di</strong> drappo seta, e’ lana per ciasceduno Paroco ogni<br />
tre anni; ed <strong>alla</strong> Contessa li si davano due pezze <strong>di</strong> Canne 12. l’una in segno <strong>di</strong><br />
ossequio, e’ gratitu<strong>di</strong>ne;<br />
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ed altre 24. Canne <strong>di</strong> drappetto seta, e’ lana <strong>di</strong> quel Colore che li piaceva dandone<br />
prima l’or<strong>di</strong>ni; però volendo qualche pezza porporina, dovea far dare la Cocciniglia;<br />
questo era ogn’anno; oltre altre pezze 8. per la sua Corte <strong>di</strong> panno metà fino, e’ metà<br />
grosso ogni tre anni.<br />
Secondo poj la qualità delle Lane, la quantità delle med. e, e’ li prezzi dell’oglio era<br />
obligato il Prefetto cδsegnare al Soterargirio la nota delle pezze. Il <strong>di</strong> più era per suo<br />
Conto, potendo smaltirlo ó nella fiera, ove teneva bottegha propria col proprio<br />
Mercatante, ó altrove; fuora però dalli Stati de Ruffi, e’ de Marzani, ove andavano le<br />
pezze del Publico; per nδ turbare il trafico Comune, ch’era una sorgente tanto lucrosa<br />
per Taberna, e’ per li Villaggi, che affezzionati <strong>alla</strong> Contessa per tanto guadagno, che<br />
li arrecava, si precipitarono cδ essa sino <strong>alla</strong> rovina: perche extrema gau<strong>di</strong>j luctus<br />
occupat.<br />
Capo Capo V. V. Della Prefettura della Carta.<br />
Avendosi fatto il Computo della spesa, che apportava in Taberna la Carta si penzò<br />
stabilirne la fabrica; tanto più, che dovendo portare li Vetturieri tanti drappi per li<br />
Stati de Ruffi, e’ de Marzani, per nδ tornarsene vacanti potevano qsti portare le<br />
pezze per la Carta. Si propose l’anno 1416 qsta fabrica, e’ fú approvata dal<br />
Soterargirio, dal Catapano, e’ da Tutti; tanto che ancora la Contessa promettendovi<br />
ogni assistenza, mandò lo stesso anno á chiamare da Salerno Ottavio Salistonio<br />
Artefice, quale venuto cδ altri Cinque Persone prattiche designarono il luogo sotto S.<br />
Sofia; e’ l’anno seguente verso la fine s’incominciò cδ qualche rozzezza, sino al<br />
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