Cronica di Taverna - Dalla colonia Greca alla Città Medievale
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Publica, nδ essendo obligati li Citta<strong>di</strong>ni andare in Castello <strong>alla</strong> chiamata; má il sud. o<br />
Castello per il Giustiziario nδ era Casa <strong>di</strong> Tribunale; má per suo maggior Commodo;<br />
pagando il Publico oltre la Casa <strong>di</strong> Giustizia un’altra Casa<br />
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contigua per la sua moglie, e’ figli, nδ potendo qsti entrare nella sud. a Casa <strong>di</strong><br />
giustizia, per nδ intorbidare li affari Publici: Si teneva Tribunale tre giorni la<br />
settimana, sonando la Campana; ed allora erano obligati tutti li Giu<strong>di</strong>ci assieme<br />
intervenire; e’ decretare: fuora <strong>di</strong> qsti giorni in cause leggiere vi andavano li Giu<strong>di</strong>ci<br />
soli, ed il Giustiziario firmava in Casa le proviste dalli Giu<strong>di</strong>ci; quali tenevano<br />
<strong>di</strong>stinte le Sale nella sud. a Casa Publica: però in quella, dove interveniva il<br />
Giustiziario, ed era la più grande della <strong>Città</strong> tutta per li Avvocati, e’ la Gente; vi<br />
stava la Rota per li Ministri; ed al mezzo una Statua della Giustizia cδ l’Iscrizzione:<br />
Diligite Iustitiaδ qui ju<strong>di</strong>catis terram.<br />
Teneva sotto <strong>di</strong> se oltre li Ministri, e’ Scribenti, e’ Conservanti le Scritture, il<br />
Sigillario, ed il Trombetto cδ 8. soldati; ed al bisogno era tenuto il Castellano, ó li<br />
Iurati darlene più; essendo tutti salariati dal Publico; tenendo il Giustiziario per sua<br />
mercede docati 120. oltre l’altre Convenienze. La Contessa Ruffo nδ volle però, che li<br />
si desse qsta mercede, bastandoli li deritti; ad ogni maniera l’officio, che durava<br />
un’anno, era allungato al triennio, che nδ troppo era grato á Citta<strong>di</strong>ni, cδ tutto, che<br />
nell’ingresso li avessero da fare le spese per otto giorni, e’ li avessero da dare docati<br />
dodeci per rigalo; ed altretanti <strong>alla</strong> Moglie. Li drappi poj li si davano pure<br />
all’ingresso, ed <strong>alla</strong> partenza secondo era la sua Condotta oltre delli soliti all’altri.<br />
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Il Giustiziario, qd. o pigliava il possesso, altro nδ facea, che leggere la Patente entro la<br />
Sala <strong>di</strong> S. Maria Maggiore in presenza dell’altri officiali, e’ Nobiltà tutta ivi<br />
radunata, occupando il primo luogo nδ solam. te in qsta occasione; má in ogn’altra, ed<br />
appresso <strong>di</strong> luj il Castellano. E qd. o venne la 2. a Volta cδ qsto titolo, che fú l’anno<br />
1384. la Persona <strong>di</strong> Gottifredo Lumicisio antico Servitore <strong>di</strong> Carlo III, ebbe contrasto<br />
al Possesso; poiche vi erano alcune clausole nuove progiu<strong>di</strong>ziali <strong>alla</strong> Libertà del<br />
Publico, ch’avea goduto circa li proprij Giu<strong>di</strong>ci in luogo dell’antico Senato; má<br />
rispondendo, che tali clausole erano poste per <strong>di</strong>gnità dall’officio col nome <strong>di</strong><br />
Giustiziario, ch’era <strong>di</strong> più potestà, che nδ fosse qllo <strong>di</strong> Gubernatore Comune all’altre<br />
<strong>Città</strong>, che nδ erano del Reale Appannaggio; nδ erano qste clausole apposte per<br />
progiu<strong>di</strong>care l’antiche prerogative, má solam. te per titolo, nδ per sostanza: tanto che<br />
fú necessario, stenderne una protesta; e’ così prese il Possesso: <strong>di</strong>cendo li dottori <strong>di</strong><br />
Taberna; che se bene Catanzaro fosse stato smembrato in Persona <strong>di</strong> Pietro Ruffo<br />
l’anno 1250 dal Re Corrado; ad ogni modo fra qsto spazio <strong>di</strong> tempo <strong>Taverna</strong> rimasta<br />
sola nell’Appannaggio, nδ era stata cangiata maj circa le sue prerogative, ezian<strong>di</strong>o<br />
dopó l’Asse<strong>di</strong>o del Re Guglielmo,<br />
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