Cronica di Taverna - Dalla colonia Greca alla Città Medievale
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Febbraio 2008.<br />
Note <strong>di</strong> presentazione<br />
L’Amministrazione Comunale <strong>di</strong> <strong>Taverna</strong>, con l’ine<strong>di</strong>ta ed integrale pubblicazione della <strong>Cronica</strong> <strong>di</strong> <strong>Taverna</strong> <strong>di</strong> Ferrante<br />
Galas, restituita integralmente <strong>alla</strong> fruizione degli stu<strong>di</strong>osi dopo secoli d’oblio, grazie al fondamentale sostegno<br />
dell’On.le Sandro Principe, ex Assessore <strong>alla</strong> Cultura della Ragione Calabria; al lavoro programmato e realizzato dal<br />
Prof.Giuseppe Valentino, Responsabile del Settore Cultura del Comune <strong>di</strong> <strong>Taverna</strong>; all’impegno ed <strong>alla</strong> professionalità<br />
collaborativa delle Dott.sse Maria Catizone e Teresa Danizio; risponde al <strong>di</strong>fficile intento <strong>di</strong> recuperare e <strong>di</strong>ffondere i<br />
valori sociali, politici e religiosi che sono stati alle origini dell’antichissima città <strong>di</strong> <strong>Taverna</strong> e delle comunità limitrofe.<br />
Si compie in tal modo, un progetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgazione culturale d’importantissima valenza per <strong>Taverna</strong> e l’intero<br />
territorio della presila catanzarese, ciò rappresenta un felice auspicio per continuare sulla via amministrativa intrapresa<br />
che, pone tra gli obiettivi principali, la valorizzazione e la conoscenza della nostra cultura.<br />
Sebastiano Angotti, Sindaco <strong>di</strong> <strong>Taverna</strong><br />
La Biblioteca Comunale <strong>di</strong> <strong>Taverna</strong> viene istituita nel lontano 1975, in un’epoca in cui erano poche le famiglie che si<br />
potevano permettere l’acquisto anche <strong>di</strong> una piccola enciclope<strong>di</strong>a del sapere, il primo Statuto fu approvato con<br />
deliberazione del consiglio comunale n. 53 del 29 aprile 1975 e con lo stesso furono delineati gli scopi fondamentali della<br />
nascente creatura culturale. Si voleva “fornire gratuitamente a tutti i citta<strong>di</strong>ni, senza limitazione alcuna, un moderno<br />
servizio pubblico <strong>di</strong> lettura, ricerca, consultazione, quale strumento primario <strong>di</strong> formazione ed elevazione culturale e<br />
spirituale”.<br />
Con lo Statuto sopra citato la Biblioteca viene denominata “I sette fratelli Cervi” martiri della Resistenza, ma non<br />
passerà un anno che la Giunta Municipale, con atto n. 60 del 29 marzo 1976, decide <strong>di</strong> dare all’istituzione un nome più<br />
adatto e consono al tipo <strong>di</strong> servizio che la stessa dà <strong>alla</strong> collettività e cioè l’attuale “Antonio Gramsci” “uomo <strong>di</strong> levatura<br />
morale ed intellettuale mon<strong>di</strong>ale, pensatore e scrittore che per la conquista e la <strong>di</strong>fesa della libertà fini i suoi giorni in<br />
carcere”. La Biblioteca parte così, con molto entusiasmo e pochi libri, circa 800 volumi tra quelli dell’ex Centro <strong>di</strong><br />
Lettura e quelli che si riuscivano a comprare con il Bilancio Comunale, ma con il proposito <strong>di</strong> sfruttare al massimo le<br />
possibilità <strong>di</strong> finanziamento da parte degli Enti sopra or<strong>di</strong>nati (Regione, Provincia ecc.) e per questo con deliberazione <strong>di</strong><br />
Consiglio Comunale n. 39 del 24 novembre 1988 venne approvato il Regolamento per il funzionamento. Fu così quin<strong>di</strong><br />
che, grazie all’impegno dei <strong>di</strong>versi Comitati <strong>di</strong> Gestione succedutisi e dello scrivente in qualità <strong>di</strong> Direttore vincitore<br />
dell’apposito concorso nel 1983, l‘istituzione si arricchì sempre <strong>di</strong> più <strong>di</strong> libri, arma<strong>di</strong>, arre<strong>di</strong> ed attrezzature, si<br />
informatizzo il servizio e nei primi anni 2000 si ottenne d<strong>alla</strong> Regione Calabria il collegamento al Sistema Bibliotecario<br />
Regionale con grossi vantaggi per l’utenza. Oggi si possono consultare 7.000 volumi tra i quali spiccano una decina<br />
<strong>di</strong> libri antichi, la ristampa anastatica dagli originali, conservati presso la Biblioteca Nazionale “Marciana” <strong>di</strong> Venezia,<br />
dei quattro trattati <strong>di</strong> Gian Lorenzo Anania filosofo e teologo <strong>di</strong> <strong>Taverna</strong> e, fiore all’occhiello della Civica Biblioteca, la<br />
“<strong>Cronica</strong> <strong>di</strong> <strong>Taverna</strong>” <strong>di</strong> Ferrante Galas.<br />
La “<strong>Cronica</strong> <strong>di</strong> <strong>Taverna</strong>” è un’opera <strong>di</strong> grande importanza per la storia della nostra città perciò non appena ci è stata<br />
proposta per l’acquisto, da una collezione privata, per l’importo <strong>di</strong> £ 8.000.000, l’Esecutivo, allora presieduto dal<br />
Sindaco Avv. Felice Foresta, il Comitato <strong>di</strong> Gestione della Biblioteca ed il sottoscritto ci siamo pro<strong>di</strong>gati con entusiasmo<br />
ed emozione per rendere possibile l’operazione. Il Comitato <strong>di</strong> Gestione ne <strong>di</strong>scusse nella seduta del 22 novembre 1996<br />
approvando un in<strong>di</strong>rizzo positivo per l’ingresso dell’opera nella raccolta della Civica Istituzione, non potendo proporre<br />
l’acquisto imme<strong>di</strong>ato per mancanza <strong>di</strong> fon<strong>di</strong>. Il Sindaco nominò una commissione <strong>di</strong> esperti composta dal Prof.<br />
Giovanni Canino, dal Prof. Giuseppe Valentino e dallo scrivente con lo scopo <strong>di</strong> accertare l’autenticità dell’opera. <strong>D<strong>alla</strong></strong><br />
relazione della Commissione prima menzionata si legge che il manoscritto è “un co<strong>di</strong>ce cartaceo <strong>di</strong> 196 carte, cm 28,5 X<br />
22,1, che sarebbe stato trascritto dal latino in volgare nel 1689 da Don Giuseppe Ierovasio <strong>di</strong> San Pietro <strong>di</strong> <strong>Taverna</strong>”.<br />
Sempre d<strong>alla</strong> suddetta relazione si evince che Ierovasio si sarebbe servito della traduzione in latino dal greco <strong>di</strong> G.<br />
Andrea De Putero del 1571.<br />
La Giunta Municipale, in seguito <strong>alla</strong> relazione positiva sopra riportata, con deliberazione n. 458 del 31.12.1996<br />
provvide all’acquisto della “<strong>Cronica</strong> <strong>di</strong> <strong>Taverna</strong>”. Alla spesa si fece fronte per £ 7.000.000 dal finanziamento regionale<br />
per il potenziamento delle biblioteche degli enti locali e per £ 1.000.000 con fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> bilancio. Dopo pochi giorni abbiamo<br />
ricevuto il tanto prezioso manoscritto, acquisendolo con grande entusiasmo nella raccolta della Biblioteca Comunale<br />
“A., Gramsci” Di <strong>Taverna</strong>.<br />
Dr. Francesco Dardano, Responsabile Settore Amministrativo Comune <strong>di</strong> <strong>Taverna</strong><br />
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