Cronica di Taverna - Dalla colonia Greca alla Città Medievale
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precipitosa fuga. má poj ascostosi sú del Monte Rosolos, ed uniti cδ gli altri, ch’erano<br />
restati all’attacco de forti, stimarono ritornar <strong>di</strong> nuovo ad assalire il Villaggio;<br />
essendo troppo vergogna all’Arces ritornarsene così abbattuto: Scrisse egli una lunga<br />
lettera ad Agostino suo fratello, che l’avesse mandato più gente, ed artiglieria,<br />
raccontandoli il succeduto; e’ per la fretta nδ avendoli potuto raccontare li morti, e’ li<br />
feriti; ognuno <strong>di</strong> Catanzaro per trovare li suoj Congiunti si <strong>di</strong>spose á seguitare questa<br />
impresa. Li spedì subito 4. spingarde, e’ 4. falconetti <strong>di</strong> maneggio cδ 32. altri soldati;<br />
e’ 10. Prattici per quest’artiglieria. procurando <strong>di</strong> spe<strong>di</strong>rne altri, se poteva; e’ qsti 10.<br />
Prattici dell’artiglieria, che veniva cδ muli portata, erano pure armati <strong>di</strong> Corazza, ed<br />
elmo á Cavallo.<br />
162<br />
Intanto la stessa mattina de 28. qd. o furono certi dell’arrivo nemico, abbenche fosse<br />
ben per tempo, e’ si dubitava, se il segno de lumi potesse ben’apparire in Taberna,<br />
perche il lume del giorno era prossimo, si spedì l’avviso in Bompignano, e’ Bartalisio<br />
per soccorso, nδ sapendosi il numero de nemici. Visti da Taberna j lumi, tutti si<br />
sgomentarono l’animi de Citta<strong>di</strong>ni; e’ perche si approssimava il giorno, invece de lumi<br />
facevano al <strong>di</strong> fuora l’abitato fuochi, e’ signantur quelle donne del Recinto più<br />
spaventate dell’altri, la <strong>Città</strong> spedì subito or<strong>di</strong>ni al Comandante del Styritos <strong>di</strong><br />
spe<strong>di</strong>re soldati in S. Leo; tanto che la stessa mattina furono radunati 74. soldati,<br />
quali portarono pure archibuggi per armarne le donne più Coraggiose nel Recinto<br />
Basiliano: essendo il Villaggio <strong>di</strong>viso in due pezzi; Uno era delli Monaci Pesacensi<br />
antico, e’ vi erano molte Case stabilite per li sudetti Monaci, e’ passeggieri, essendo<br />
ben chiuso <strong>di</strong> fabrica cδ un cortile spazioso; l’altro al <strong>di</strong> sopra, ch’era S. Leo, barricato<br />
<strong>di</strong> fresco, e’ parapettato cδ nuove mura <strong>di</strong> fabrica, restando aperta solam. te la Porta<br />
sotto la Chiesa <strong>di</strong> S. Leo, che risguardava Taberna, nδ mancandovi guar<strong>di</strong>e all’intorno<br />
per avvisare qualche accesso nemico, trattandosi <strong>di</strong> esservi riposto ivi il più prezioso<br />
delle sostanze <strong>di</strong> tutti, e’ spezialm. te la Gente Nobile, Civile, e’ più Commoda.<br />
Stando in qsta positura le Cose giunse il nemico alli 29. verso le ore 10. cδ l’apparato<br />
dell’artiglieria, e’ cδ le genti tutte <strong>di</strong>sposte á sforzare il Villaggio; tanto che giu<strong>di</strong>có il<br />
Capilupia <strong>di</strong>staccare 100. soldati de suoj cδ 50. <strong>di</strong> quelli<br />
163<br />
<strong>di</strong> Bartalisio armati <strong>di</strong> archibugi, e’ picche; e’ cδ altri 200. armati pure <strong>di</strong> archibuggi<br />
Corte cδ spade, ed assaltare il nemico; uscendo egli cδ li primi soldati in Campo aperto;<br />
e’ qsti 200 star pronti sopra li parapetti ad accorrere al bisogno; nδ avendo mancato<br />
per le Case ivi situate tenervi altra gente armata; má vedendo, che il nemico era più<br />
numeroso <strong>di</strong> luj penzò delli 200. <strong>di</strong>staccarne la metà, e’ servirsene per le spade, ed armi<br />
Corte in questo assalto; trattandosi <strong>di</strong> uscire improvvisam. te in aperta Campagna, ed<br />
in luogo alquanto angusto per quest’effetto, dovendo essere piutosto una Zuffa, che<br />
una regolata battaglia.<br />
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