Cronica di Taverna - Dalla colonia Greca alla Città Medievale
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Dominava <strong>di</strong>co nell’Asellia la Famiglia Catimera; má qsta stabilita da per tutto in<br />
Catanzaro, stando più vicina á Taberna, si stimò <strong>di</strong> aggregarsela, cedendo le terre <strong>di</strong><br />
Simeri; e’ così ne fece compra la famiglia Mazza <strong>di</strong> S. Pietro da Guglielmo Catimero,<br />
che n’era Padrone col beneplacito del Re Carlo I. d’Angiò; tanto che la Sellia si<br />
stimava membro <strong>di</strong> Taberna, ancorche nδ stesse sotto la sua <strong>di</strong>pendenza, come li<br />
Villaggi, má quella gente si trattava come cosa propria, avendoli dato li Campi al <strong>di</strong> là<br />
dell’Uria in mezzo li Campi stessi <strong>di</strong> Taberna, acció potessero far la semina; obligati<br />
però á portare il grano nel Monte Frumentario più del <strong>di</strong> loro bisognevole, per esserli<br />
pagato come si pagava all’altri Citta<strong>di</strong>ni.<br />
Il sud. o Monte Frumentario era pure cresciuto <strong>di</strong> fabriche, come ancora il Sussi<strong>di</strong>ario;<br />
e’ le Chiese pur anco abbelllite, ed accresciute; e’ dopó l’arrivo dell’Andegavenzi vi<br />
aveano piantato un Convento <strong>di</strong> S. Fran. co <strong>di</strong> Assisi al principio della porta<br />
occidentale; ed un’altro <strong>di</strong> S. Dom. co all’estremità verso la porta orientale. Il<br />
Monasterio <strong>di</strong> S. Basilio <strong>di</strong> rito Greco era cδvertito in quello <strong>di</strong> S. Chiara <strong>di</strong> Rito<br />
Latino, cδ avervi eretto l’ospizio per le donne <strong>di</strong> pentimento.<br />
Li Durazzeschi aveano accresciuto pure il Monte Sussi<strong>di</strong>ario, e’ l’ospedale, e’ la<br />
Contessa vi avea fatto fare 4. stanze per il Depositario de Pegni, ed arricchita la<br />
Spezieria, e’ dotata la Chiesa. Come ancora avea fatto ben ristorare, ed ammobilire<br />
due locande Publiche per alloggio de forastieri; una entro e’ sotto al Vescovato, e’<br />
l’altra fra la porta Publica, e’ la porta del Castello al <strong>di</strong> fuora. La sud. a Contessa poj<br />
al Borgo vi avea fatto fare un’altra locanda, ed accresciuto li forni Publici, oltre li 8.<br />
che stavano dentro; come ancora sej molini <strong>di</strong> grano per qd. o il fiume avesse guastato<br />
quelli dell’acqua; tenendone pure li Conventi uno per loro Commodo, qd. o però quelli<br />
del fiume fossero impe<strong>di</strong>ti. Avea fortificato la torre <strong>di</strong> S. Barbara cδ alcune opere<br />
esteriori; ed avea l’e<strong>di</strong>ficij Publici fatto pure abbellire al <strong>di</strong> fuora á spese però dello<br />
stesso Publico.<br />
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Circa le Chiese nδ si avea trascurato <strong>di</strong> abellirle: La Sala <strong>di</strong> radunanza entro la med. ma<br />
á spese delle Classi respettive de Nobili, alli quali apparteneva, si erano rese<br />
magnifiche, cδ stucchi all’intorno, e’ cδ li tetti al <strong>di</strong> sopra <strong>di</strong>pinti; e’ spezialm. te quella<br />
delli Nobili aspiranti, che vi aveano fatto una spesa grande, volendo, che qd. o la<br />
Contessa v’intervenisse, conforme era stata nell’altre, si ritrovasse più bella, e’<br />
magnifica, avendoci fatto venire da Melfi l’anno 1419. Giacomo Carimozio per<br />
pingervi l’Imprese delli soggetti più Valorosi, e’ più letterati delle famiglie. S. Maria<br />
Maggiore cδ il lassito <strong>di</strong> Terenzio Carpinio Mercante si era pure resa vistosa, e’<br />
magnifica cδ li lavori de stucchi entro, e’ fuora.<br />
E il Vescovato era stato pure adornato <strong>di</strong> pitture, e’ <strong>di</strong> stucchi, cδ la Cappella <strong>di</strong> S.<br />
Basilio da Ortensio Ves. vo, fatta eriggervi á sue spese; officiandovi il Decano<br />
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