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Voglia di crescere - Centro Studi Logos

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Ciò molte volte non avviene in quanto questi bambini, al<br />

compimento dell’età: a sei anni prima della riforma e ora ad<strong>di</strong>rittura<br />

a cinque anni e sei mesi, sono inseriti accanto a coetanei<br />

che hanno capacità nettamente superiori alle loro; ma soprattutto<br />

sono messi in <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> fronte a compiti per i quali non sono<br />

ancora perfettamente maturi.<br />

Per questi bambini si consiglia <strong>di</strong> attuare il programma<br />

“<strong>Voglia</strong> <strong>di</strong> <strong>crescere</strong>” iniziando dal livello appena inferiore alla<br />

loro età cronologica fino ad arrivare almeno alla fine del livello<br />

successivo a quello della loro età. Per l’appren<strong>di</strong>mento della lettura<br />

sarebbe bene utilizzare imme<strong>di</strong>atamente “Leggo anch’io”.<br />

In questo modo non solo li avremo messi alla pari con i coetanei<br />

ma avremo dato quella “marcia in più” che potrà permettere loro<br />

<strong>di</strong> inserirsi nelle attività scolastiche in modo efficace e produttivo,<br />

senza complessi <strong>di</strong> inferiorità e senza tentennamenti.<br />

“VOGLIA DI CRESCERE” NEI BAMBINI<br />

CON DISTURBI PSICOAFFETTIVI<br />

Anche se “<strong>Voglia</strong> <strong>di</strong> <strong>crescere</strong>” è nato per aiutare lo sviluppo<br />

logico - cognitivo dei bambini con ritardo intellettivo, il suo<br />

utilizzo negli anni si è ampliato anche a patologie <strong>di</strong>verse. Sempre<br />

<strong>di</strong> più viene utilizzato, ad esempio, nei soggetti affetti da <strong>di</strong>sturbi<br />

psicoaffettivi, forse perché sempre più spesso ci vengono<br />

segnalati da parte degli insegnanti e dei genitori, bambini portatori<br />

<strong>di</strong> problematiche psicologiche più o meno gravi, che vanno<br />

dal <strong>di</strong>sagio affettivo, al Disturbo da Deficit <strong>di</strong> Attenzione, ai <strong>di</strong>sturbi<br />

della condotta, ai <strong>di</strong>sturbi d’ansia o ipocondriaci e, nei casi<br />

più gravi, alle psicosi infantili e ai <strong>di</strong>sturbi generalizzati dello<br />

sviluppo, tra i quali il <strong>di</strong>sturbo autistico.<br />

Tutti questi bambini presentano sintomi vari ma facilmente<br />

riconducibili ad una situazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio e/o chiara sofferenza<br />

psicologica. I sintomi più frequenti sono noti: <strong>di</strong>scontinuità<br />

nell’impegno educativo, <strong>di</strong>fficoltà nell’ascolto, nella comunicazione<br />

o nella rielaborazione personale, labilità attentiva, <strong>di</strong>ffi-<br />

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