Voglia di crescere - Centro Studi Logos
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e a trasferire agli altri i loro limiti, le loro incapacità, i loro<br />
pregiu<strong>di</strong>zi, le loro false idee;<br />
2. spesso l’apparenza inganna. Molti bambini apparentemente<br />
gravi hanno notevoli capacità che non si riesce a far emergere<br />
a causa dei nostri limiti o per le scarse o limitate conoscenze;<br />
3. molte volte viene riferito al bambino un problema che è invece<br />
nostro e che non riusciamo a risolvere adeguatamente.<br />
Da quanto abbiamo detto è evidente che l’intelligenza degli<br />
operatori, il loro intuito, la loro sensibilità, la loro capacità<br />
professionale, ma anche la loro apertura mentale saranno determinanti<br />
per il minore ma anche per la sua famiglia e per la società.<br />
É necessario, infatti, che noi operatori sappiamo coniugare<br />
il realismo alla speranza, l’obiettività all’ottimismo, la programmazione<br />
più precisa ad una grande duttilità.<br />
Gli operatori che la famiglia incontra sono numerosi: si inizia<br />
molto spesso con gli infermieri e me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> un reparto <strong>di</strong><br />
ostetricia. Si continua poi con il pe<strong>di</strong>atra e il personale dei reparti<br />
<strong>di</strong> neuropsichiatria infantile e quin<strong>di</strong> con gli operatori addetti<br />
alla riabilitazione. Quando il bambino sarà più grande, entrerà<br />
in scena anche il personale scolastico o quello dei centri <strong>di</strong> assistenza.<br />
Per non parlare degli impiegati ai vari sportelli degli uffici<br />
che gradualmente saranno contattati e quin<strong>di</strong> coinvolti nel<br />
bene e nel male da questa famiglia.<br />
Questo personale, quin<strong>di</strong>, deve sviluppare e <strong>di</strong>mostrare<br />
notevoli capacità se vuole essere <strong>di</strong> valido aiuto.<br />
Ad esempio esso deve saper vedere il problema in modo<br />
globale: non soltanto l’organo o la funzione interessata ma tutto<br />
il bambino. Non soltanto il bambino ma anche la sua famiglia.<br />
Non soltanto la sua famiglia ma anche l’ambiente sociale <strong>di</strong><br />
provenienza. Questa che potremmo chiamare “visione orizzontale<br />
del problema” è necessaria quanto la “visione verticale”<br />
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