CAPITOLO SECONDO - Giovanni Marchetti - Sito web personale

sembra invero che in Timocle ci sia analogia tra gli attacchi contro Iperide e
contro un esponente filomacedone come Telemaco.
Dhmsáturoi 41
fr. 5 K.-A.
Fonte Ateneo IV 165f, la citazione si inserisce nell’ambito di una discussione
sugli uomini #aswtoi (dissoluti). Ateneo cita di seguito tre frammenti
rispettivamente di Difilo (fr. 37 K.-A.), Timocle (fr. 5 K.-A.) e Menandro (fr. 264
K.-A.) sul personaggio Ctesippo 42 .
Si tratta di due trimetri giambici.
ou)d' o( Xabri¿ou Kth/sippoj eÃti triìj kei¿retai,
e)n taîj gunaiciì lamprój, ou)k e)n a)ndra/sin.
Neppure Ctesippo figlio di Cabria si fa radere 43 più tre volte al giorno, lui che è splendido tra le
femmine, non tra i maschi.
Il titolo può alludere a personaggi come Demostene o l’oratore Demade che, dopo
Cheronea (338 a.C.), furono intermediari del trattato di pace tra Atene e Filippo.
Forse il coro di questa commedia era costituito da satiri; tuttavia non c’è
contrapposizione tra gli studiosi circa la natura di commedia di quest’opera.
Sulle caratteristiche specifiche del titolo 44 e in generale dei titoli composti con
sáturoi saranno effettuate considerazioni nel capitolo terzo in relazione alle
questioni degli ƒIkárioi sáturoi.
41 Il titolo, che Schweighäuser ipotizza composto di due parole, richiama i demagoghi arrendevoli
verso le masse popolari come quelli che Aristofane, Rane 1085 definiva dhmopíJhkoi.
42 Ctesippo, figlio di Cabria, il vincitore di Nasso 376 a.C., fu allevato dopo la morte del padre da
Focione (Plut. Phoc. 7) che cercò di ricondurlo sulla retta via. Era talmente dissoluto da vendere le
pietre del monumento funerario del padre. Per questa sua esagerata dissolutezza non fu mai citato
per nome da Demostene nell’orazione Contro Leptine, ove l’oratore si limita al patronimico “figlio
di Cabria”.
43 Anche Teophr. Char. V 6 a proposito del dandy dice tra l’altro: kaì pleistákij dè
ÞpokeírasJai.
44 Cfr. in Aristoph. DhmopíJhkoi.
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