CAPITOLO SECONDO - Giovanni Marchetti - Sito web personale
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Misgola è ben noto che non si avvicina a te perché va pazzo per i giovinetti in fiore.<br />
Con tutta evidenza il frammento doveva far parte di un dialogo nel corso del quale<br />
un personaggio si rivolge a una donna (o a un vecchio) trascurati da Misgola a<br />
causa delle sue preferenze sessuali; forse si tratta della stessa Saffo del titolo.<br />
Timocle ha già trattato una situazione analoga nel fr. 5 (I Demosatiri) con il<br />
riferimento a Ctesippo figlio di Cabria, noto per i suoi atteggiamenti effeminati e<br />
per i suoi costumi depravati.<br />
Però mentre la presunta data della commedia SapfÍ di Timocle (345 a.C.) può<br />
essere compatibile con la data di nascita di Misgola (~ 390 a.C.), deve<br />
sicuramente essere abbassata la datazione dei Demosatiri, in quanto la figura di<br />
Ctesippo ( di cui si occupa anche Menandro fr. 264 K.-A.) non può che riferirsi ad<br />
un periodo di fine IV sec. a.C.<br />
Il nome di Saffo, trattata come personaggio comico, dà il titolo a quattro opere di<br />
commediografi della mésh (Anfide, Antifane, Efippo e Timocle). In questo<br />
frammento essa sembra apparire come innamorata delusa dall’effemminato<br />
Misgola con evidente parodia e ironia nei confronti delle liriche d’amore della<br />
poetessa di Lesbo, ma anche delle sue tendenze sessuali.<br />
Sunergiká 206<br />
fr. 33 K.-A.<br />
Il frammento è tramandato da Stobeo, IV 57,8: 8ti o÷ crÕ paroineîn eêj toùj<br />
teteleuthkótaj Timokléouj Sunergiká 207 .<br />
Si tratta di due trimetri giambici, ma il secondo verso presenta una corruttela.<br />
toîj me\n teqneÏsin eÃleoj e)pieikh\j qeo/j,<br />
toîj zÏsi d' † eÀteron a)nosiw¯taton fqo/noj.<br />
206<br />
Il titolo è incerto ed è stato ripreso da Sunergiká citato da Stobeo. Meineke propone<br />
SunériJoi.<br />
207<br />
“che non bisogna mancare di rispetto ai morti…”<br />
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