CAPITOLO SECONDO - Giovanni Marchetti - Sito web personale

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Si spiega così perché ritroviamo in alcuni dei superstiti frammenti di Timocle prevalentemente le figure del parassita e dell’etera 74 . Il termine parassita 75 , utilizzato al fine di indicare un personaggio che otteneva da mangiare in cambio di certi servizi, fu introdotto per la prima volta da Araro nella commedia Imeneo (fr. 16 K.-A.) o da Alessi nella commedia Il parassita (frr. 183- 185 K.-A.) probabilmente fra il 360 / 350 a.C., come sviluppo della figura del kólax o adulatore della commedia anteriore 76 . Le condizioni economiche del IV sec. a.C. favorirono lo scivolamento della figura del kólax verso quella del parásitoj. Ad esempio Alessi (frr. 180-184 K.-A.) rappresentò la figura del parassita collegandola in modo vincolante al contesto culinario. Tra i personaggi reali del IV sec. a.C. che la mésh identifica come parassiti emergono le figure di Titimallo e Cherefonte che saranno riprese da Timocle rispettivamente nei frr. 10, 20 e 21 e nel fr. 9. Una delle caratteristiche del parassita è l’ Þlazoneía. Egli si compiace nel dimostrare la superiorità della propria técnh. Diodoro di Sinope nel fr. 2 K.-A. addirittura attribuisce a Zeus l’invenzione della funzione del parassita, riprendendo lo spunto dei vv. 11-12 di Timocle. Altre sue caratteristiche sono l’ingordigia, la presenza ai banchetti in qualità di ospite \klhtoj e il non pagare la quota di partecipazione al deîpnon. In questo fr. 8 Timocle sviluppa la figura del parassita sottolineando soprattutto due aspetti: a. il rapporto di forte vicinanza all’amico generoso in tutti gli eventi della vita (vv. 1-12); b. la caratterizzazione del beneficio per il parassita che consiste nel gratuito nutrimento (vv. 13-16). 74 Soltanto nei frr. 24 e 25 si ritrovano riferimenti alla figura dell’innamorato. Non sono trattate direttamente le figure del cuoco, del fanfarone, dello schiavo e del medico. 75 Cfr. Belardinelli, 1998, pp. 272-273 e pp. 278-279. 76 In origine parásitoj era il personaggio che in Atene veniva prescelto per i sacrifici in onore di Eracle. 49
Il frammento di Timocle è attraversato da una sottile ironia. Infatti l’attaccamento del parassita al generoso amico in ogni frangente della vita più che un atto di amicizia sembra richiamare l’ossessione che suscita il petulante scocciatore che Orazio descriverà più tardi nella celebre Satura I, 9. Lo sforzo di assegnare una veste di nobiltà al gratuito consumo dei pasti giunge al paradossale paragone con le gratificazioni che il pritaneo riconosceva ai grandi benefattori della pólij. Sull’origine del mestiere del parassita è particolarmente importante il frammento 2 K.-A. 77 , dall’Ereditiera di Diodoro di Sinope (III sec. a.C.), in cui il poeta riassume tutte le componenti fondamentali del personaggio del parassita. 5 10 15 20 bou/lomai deiÍcai safw½j w¨j semno/n e)sti tou=to kaiì nenomisme/non kaiì tw½n qew½n euÀrhma, ta\j d' aÃllaj te/xnaj ou)deiìj qew½n kate/deicen, a)ll' aÃndrej sofoi¿. to\ ga\r parasiteiÍn euÂren o( Zeu\j o( fi¿lioj, o( tw½n qew½n me/gistoj o(mologoume/nwj. ouÂtoj ga\r ei¹j ta\j oi¹ki¿aj ei¹se/rxetai ou)xiì diakri¿naj th\n penixra\n hÄ plousi¿an, ouÂ d' aÄn kalw½j e)strwme/nhn kli¿nhn iãdv parakeime/nhn te th\n tra/pezan pa/nq' aÁ deiÍ eÃxousan, hÃdh sugkatakliqeiìj kosmi¿wj a)risti¿saj e(auto/n, e)ntragw¯n, piw¯n, a)pe/rxet' oiãkad' ou) katabalwÜn sumbola/j. ka)gwÜ poiw½ nu=n tou=t'< e)pa\n kli¿naj iãdw e)strwme/naj kaiì ta\j trape/zaj eu)trepeiÍj kaiì th\n qu/ran a)ne%gme/nhn, ei¹se/rxomai e)nqa/de siwpv=, kaiì poih/saj eu)stalh= e)mauto/n, wÐste mh\ 'noxleiÍn to\n sumpo/thn, pa/ntwn a)polau/saj tw½n parateqe/ntwn, piw¯n, a)pe/rxom' oiãkad' wÐsper o( Zeu\j o( fi¿lioj. oÀti d' hÅn to\ pra=gm' eÃndocon a)eiì kaiì kalo/n, e)keiÍqen aÄn gnoi¿h tij eÃti safe/steron. to\n ¸Hrakle/a timw½sa lamprw½j h( po/lij e)n aÀpasi toiÍj dh/moij 77 Un ampio commento al frammento si trova in Belardinelli, 1998, pp. 270-287. 50
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La compassione per i morti è un di
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Ci sono inoltre sette frammenti che
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