CAPITOLO SECONDO - Giovanni Marchetti - Sito web personale
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Sulla datazione dell’opera si può osservare che Ctesippo ricoprì la carica di<br />
trierarco nel 334/333 a.C. Lo stesso Ctesippo è citato anche negli ƒEnagízontej di<br />
Difilo e nell’ ƒOrgÔ di Menandro. In particolare la commedia di Menandro è datata<br />
tra il 320-315 a.C. Analoga datazione può attribuirsi all’opera di Difilo (fr. 37 K.-<br />
A.) 45 . Dunque è probabile che anche l’opera di Timocle sia databile in un arco<br />
temporale tra il 333 e il 325 a.C. Infatti analizzando il fr. 264 K.-A. dall’ ƒOrgÔ di<br />
Menandro 46 si può notare una sorta di richiamo del fr. 5 di Timocle da cui, perciò,<br />
trae probabilmente ispirazione. E’ chiaro, comunque, che la figura di Ctesippo<br />
continuava ad avere una certa notorietà ancora negli anni venti del IV sec. a.C.<br />
Dionusiázousai<br />
fr. 6 K.-A.<br />
Il frammento è tramandato da Ateneo IV 223b nell’ambito di una discussione<br />
circa l’utilità della tragedia 47 e da Stobeo IV 56, 19 48 .<br />
Il monologo si configura come una consolatio: si elencano esempi tragici<br />
attraverso i quali lenire le proprie sofferenze.<br />
Qui Timocle è definito da Ateneo ñ kwm_diopoiój 49 .<br />
5<br />
ý tân, aÃkouson hÃn ti soi dokÏ le/gein.<br />
aÃnqrwpo/j e)sti zÏion e)pi¿ponon fu/sei,<br />
kaiì polla\ luph/r' o( bi¿oj e)n e(autÏi fe/rei.<br />
parayuxa\j o%un fronti¿dwn a)neu/reto<br />
tau/taj< o( ga\r noûj tÏn i¹di¿wn lh/qhn labwÜn<br />
pro\j a)llotríwi te yuxagwghqeiìj pa/qei,<br />
meq' ÓdonÖj a)pÖlqe paideuqeiìj aÀma.<br />
45 Difilo (fr. 37 K.-A.) ironizza sul fatto che Ctesippo avrebbe venduto le pietre del monumento<br />
funerario del padre per soddisfare le sue dissolutezze.<br />
46 Men. fr. 264 K.-A., vv. 5-6:<br />
... kaì genÔsomai<br />
KtÔsippoj, o÷k \nJrwpoj, æn ðlíg_ crón_.<br />
(e voglio diventare in breve Ctesippo, non un uomo).<br />
47 Ateneo VI 223b: TimoklÖj ñ kwmwidiopoiòj katà pollà crhsímhn eônai légwn tÏi bíwi<br />
tÕn trag_dían… (Timocle, il poeta comico affermando che la tragedia è utile per la vita in<br />
molte occasioni afferma…).<br />
48 Stobeo riporta il frammento sotto la voce parhgoriká (i lenitivi).<br />
49 Alcuni manoscritti riportano ñ kwmikój.<br />
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