CAPITOLO SECONDO - Giovanni Marchetti - Sito web personale

Questo riferimento è importante perché permette di inquadrare temporalmente la
commedia di Timocle. Siamo negli anni delle leggi suntuarie in Atene che
riguardarono vari aspetti della vita sociale ed economica al fine di contenere le
spese esagerate. Nel frammento di Linceo (come si vedrà anche in quello di
Timocle) si cita una particolare categoria di magistrati che in Atene e in altre città
greche erano addetti a sorvegliare la moralità e l’abbigliamento delle donne, ma
anche il numero dei convitati ai banchetti che non poteva superare il limite di
trenta unità. Il riferimento alla legge ci fa risalire all’epoca di Demetrio Falereo
(317-307 a.C.).
Aggiunge Ateneo (VI 245b): “Anche Timocle nell’Amante dei processi dice che
era consuetudine che i gineconomi 211 sorvegliassero i simposi per sincerarsi che
il numero degli invitati fosse quello previsto dalla legge”.
Dunque la commedia di Timocle non può che essere correlata all’epoca
dell’istituzione della nuova legge come esplicitamente indicato dall’autore al v. 4.
Il frammento è composto da sei trimetri giambici che presentano lacune al v. 3.
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a)noi¿get' hÃdh ta\j qu/raj, iàna pro\j to\ fÏj
ýmen katafaneîj mâllon, e)fodeu/wn e)a\n
bou/lhq' o( gunaikono/moj † labeîn a)riqmo\n †,
kata\ to\n no/mon to\n kaino\n oÀper eiãwqe drân,
tÏn e(stiwme/nwn. eÃdei de\ touÃmpalin
ta\j tÏn a)dei¿pnwn e)ceta/zein oi¹ki¿aj.
Aprite subito le porte perchè siamo più visibili, semmai nel giro di ronda il gineconomo volesse contare,
com’è solito fare, il numero dei convitati secondo la nuova legge. Piuttosto dovrebbe invece visitare le
case di quelli che non hanno da mangiare.
Meineke ritiene di cancellare come interpolato il v. 4 del frammento timocleo.
Come riporta Ateneo (VI, 245c), anche Menandro si occupò dei gineconomi.
Ne riporta, infatti, sul tema un passo dalla Cuffia (fr. 208 K.-A.) di Menandro:
parà toîj gunaikonómoij dè toùj æn toîj gámoij
211 Sul tema dei gineconomi cfr. Cantarella e Gagliardi, 2003.
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