CAPITOLO SECONDO - Giovanni Marchetti - Sito web personale

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della vita e dell’opera del poeta da estendersi fino alla fine del IV/inizio del III sec. a.C., come io credo possibile (cfr. Capitolo III). Questo frammento dunque sembra presentare una critica complessiva alla religione filtrata attraverso una visione che prescinde dalla presenza degli dei nella vita dell’uomo, assegnando all’uomo stesso la piena responsabilità dei suoi comportamenti. Letto in questo modo il frammento segnala, a mio avviso, il tentativo del poeta di esercitare la sua critica con argomentazioni serie, nel quadro di un contesto certamente comico, ma non per questo privo di una funzione riflessiva. Vedremo più avanti operazioni analoghe, sul terreno letterario, in relazione al fr. 6 dalle Dionusiázousai. Qui l’argomento è la concezione degli dei, lì sarà la funzione consolatoria della tragedia. L’interesse della mésh verso il mondo filosofico e letterario si può cogliere anche nei frammenti in cui si esercita un’azione critica e parodistica nei confronti dei pitagorici e delle teorie platoniche muovendo dalla descrizione di certi modelli di vita e comportamenti morali di personaggi caratteristici dell’Atene contemporanea. Anche su questi argomenti troveremo un riscontro nei prossimi frammenti di Timocle. 20 Nell’ ŒOnomastikòn di Polluce (X 154), Timocle è posto dopo Lisippo ed è associato ad Apollodoro di Caristo come neÍteroj. 33
Balaneîon 21 fr. 2 K.-A. Il frammento 22 , composto di un unico verso incompleto, è tramandato da Polluce X 154 e attiene all’evoluzione semantica del termine glwttokomeîon presso i neÍteroi. tò méntoi glwttokomeîon 23 e#irhke Lúsippoj æn Bákcaij< (fr. 5) . . . Ënómastai gàr Þpò tÏn glwttÏn. o÷ mÕn Þllà kaì æpì toû Þggeíou glwttókomon parà toîj newtéroij 1stin eøreîn, Ìj æn tÏi Timokléouj Balaneíwi< kaì - balaneúsate. kaì æn ; ApollodÍrou toû Karustíou Diabólwi 24 < méga ... glwttókomon ktl. Sappiamo che glwttókomon significa propriamente l’astuccio ove si conservano le linguette dei flauti 25 . ∪ − ∪ kaì tò glwttókomon balaneúsate Questa lettura del verso si basa sul presupposto che siamo in presenza di un trimetro giambico 26 . J. Henderson 27 propone una lettura in senso osceno del frammento attribuendo al termine glwttokomeîon il significato di sesso femminile (Tongue-case, is a playful term for cunt) e al verbo balaneúw quello dell’atto sessuale (cfr. Eub. 140 K.-A.). 21 Il titolo della commedia non figura negli elenchi della Suda. Titolo analogo compare in Anfide e Difilo. 22 Cfr. sul frammento lo studio di Chirico, 1996. 23 Il testo presenta nella tradizione la duplice lezione glwttokomeîon / glwttókomon 24 “Lisippo, nelle Baccanti (fr. 5) ha utilizzato glwttokomeîon. Prende questo nome dalla linguetta, tuttavia è possibile trovare presso autori più recenti glwttókomon anche con riferimento all’astuccio come nel Bagno Pubblico di Timocle e nel Maldicente di Apollodoro di Caristo”. 25 Cfr. Bevilacqua, 1939 p. 33; questa è anche la traduzione di Edmonds (glwttokomeîon is the flute-case). 26 La tradizione manoscritta dei testi di Polluce oscilla tra balaneúsate (Meineke ed Edmonds) e balaneúetai (Kock). 27 Henderson, 1975, p. 186. 34
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