CAPITOLO SECONDO - Giovanni Marchetti - Sito web personale

Quanto alla possibilità che si tratti di un dramma satiresco e non di una commedia
in relazione al riferimento del v. 4 ñ sáturoj, appare evidente che si tratta di un
elemento troppo labile per andare oltre il sospetto. Va tuttavia aggiunto che i
sostenitori dell’unicità della figura di Timocle commediografo, tragediografo e
satirografo potrebbero anche avvalersi della coincidenza cronologica con il
dramma satiresco Licurgo rappresentato appunto nella stagione 341-340 a.C. e
attribuito a Timocle per rafforzare la tesi di una sorta di fase “satiresca”
dell’attività letteraria del poeta.
E’ in questa commedia, più che altrove, che l’attacco personale di Timocle sembra
assumere la forma più contigua all’ ðnomastì kwm_deîn, secondo un modello
chiaramente ripreso dalla commedia del V secolo, come appare dalla graffiante
ironia del fr. 12.
; Ikárioi Sáturoi o ƒIkárioi 122
frr. 15-16-17-18-19 K.-A.
Si tratta dei cinque frammenti attribuiti a Timocle la cui interpretazione suscita
diverse considerazioni intorno alla figura letteraria del poeta greco.
Innanzi tutto deve precisarsi che i primi quattro frammenti sono tramandati da
Ateneo, mentre il quinto (fr. 19) è citato da Didimo, Commentario a Demostene
X, 70 col. 10, 3 restituitoci dal papiro Berolinensis 8780.
Inoltre:
i frammenti 16 e 17 sono in trimetri giambici;
i frammenti 18 e 19 sono in tetrametri trocaici catalettici;
nel frammento 15 non è chiaro il metro utilizzato dal poeta.
fr. 15
E’ riportato da Ateneo VIII 339d che parafrasa il testo timocleo. Ci sono stati vari
tentativi di restituire i versi originali. In particolare:
122 Due possibili titoli sono dedotti dalle intitolazioni di Ateneo e cioè Quelli di Icaria e I satiri di
Icaria.Didimo titola l’opera come Quelli di Icaria.
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