CAPITOLO SECONDO - Giovanni Marchetti - Sito web personale

termine drâma si ritrova in Ateneo sia in riferimento a tragedie, sia a
commedie, sia a drammi satireschi.
Subito dopo Ateneo adotta le dizioni:
a.) ñ a÷tòj poihtÔj fhsin
æn Dionús_
b.) e infine æn dŒ ƒIkaríoij satúroij fhsín.
Su queste formulazioni adottate da Ateneo è possibile un riscontro in relazione ad
altre citazioni.
Segnato in questa sede alcuni casi peculiari:
a.) Ateneo XV 690a cita un frammento dal dramma satiresco Etone di Acheo
ed utilizza la dizione ŒAcaiòj dƒ æn A#iJwni saturikÐ dove saturikój funge
da aggettivo qualificativo dell’appartenenza di genere dell’opera.
b.) Ateneo XV 687b per citare il dramma satiresco Giudizio di Sofocle adotta
la formula SofoklÖj d' o( poihth\j e)n Kri¿sei tÐ dra/mati; dal che si deduce
che il termine drâma può indicare anche dramma satiresco.
c.) Ateneo XV 678e nel citare un frammento dalla commedia Agonide di
Alessi adotta la formula ãAlecij d' e)n mèn ¹Agwni¿di hÄ ¸Ippi¿sk% dove
compare la dizione e)n mèn, come nella citazione della LÔJh, ma qui
giustificata dalla successiva citazione sempre di un passo di Alessi con la
dizione æn dè tÐ Skírwni.
d.) Infine Ateneo XIII 608a-c cita un passo dalla tragedia Eneo di Cheremone
adottando la dizione
o( goûn toû tragikoû Xairh/monoj Oi¹neu\j . . .
e)n tÐ o(mwnu/m% dra/mati
da cui si evince che il termine drâma è utilizzato da Ateneo anche per
indicare tragedie.
Si tratta dunque di questioni che pongono elementi di riflessione a cui appare
necessario dare una risposta convincente se si vuole sciogliere il nodo connesso ai
due temi relativi alla tipologia dell’attività drammaturgica di Timocle e al genere
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