Ring 010 - Parliamo di Videogiochi
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:SPECIALE: <strong>Ring</strong>#10<br />
quasi impossibile. Innanzitutto, data la<br />
sensibilità del modello <strong>di</strong> guida, è in<strong>di</strong>spensabile<br />
munirsi <strong>di</strong> volante e pedaliera,<br />
possibilmente <strong>di</strong> ottimo livello. Niente<br />
controllo della trazione, niente freni al<br />
carbonio: tenere in pista le “bare a motore”<br />
<strong>di</strong> GP Legends è un vero incubo.<br />
Ma dopo qualche settimana <strong>di</strong> pratica, è<br />
finalmente chiaro che la <strong>di</strong>fficoltà del<br />
titolo Papyrus è determinata unicamente<br />
dalla sua totale adesione alla realtà e si<br />
scopre che la vettura risponde sempre e<br />
comunque in maniera perfetta ai nostri<br />
più esili coman<strong>di</strong>, alle caratteristiche del<br />
tracciato ed al tipo <strong>di</strong> assetto messo a<br />
punto. Il modello <strong>di</strong> guida, infatti, risente,<br />
in ogni momento, dell’inerzia e della<br />
massa delle vetture, con il peso che si<br />
scarica dal retrotreno all’avantreno in<br />
occasione delle staccate più violente.<br />
Ogni spostamento del baricentro ha effettive<br />
ripercussioni sulle sospensioni<br />
(con tanto <strong>di</strong> rollio e beccheggio del bolide),<br />
così come sulla pressione e tenuta<br />
delle gomme. Superata la vertiginosa<br />
curva <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento, è impossibile<br />
non farsi prendere da veri e propri deliri<br />
<strong>di</strong> onnipotenza producendosi in derapate<br />
ai 200 all’ora. Ciliegina sulla torta, GP<br />
Legends si rivela un’esperienza imper<strong>di</strong>bile<br />
giocato online, caratterizzato da<br />
minimi problemi <strong>di</strong> latenza anche in gare<br />
contro venti avversari e dotati <strong>di</strong> semplice<br />
modem a 56K. Per motivi <strong>di</strong> spazio è<br />
impossibile <strong>di</strong>lungarsi oltre su questo<br />
titolo. Ma chiunque abbia interesse a<br />
fare “sul serio” dopo una rapida ricerca<br />
verrà letteralmente inondato dal mare <strong>di</strong><br />
fansite, gruppi <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione e veri e<br />
propri fanatici che nel 2004 ancorano<br />
sviscerano in ogni suo aspetto un titolo<br />
del ’98, ancora insuperato. Probabilmente<br />
GP Legends rimarrà sempre e comunque<br />
un titolo riservato ai maniaci del<br />
genere o a chi aspiri <strong>di</strong>ventarlo, ma non<br />
c’è alcun dubbio che rappresenti “IL Simulatore”<br />
per eccellenza. Chi cerca<br />
semplicemente/giustamente un “gioco”<br />
<strong>di</strong> guida, guar<strong>di</strong> da un’altra parte.<br />
F1 2001: la svolta Electronic Arts<br />
Dopo anni e anni <strong>di</strong> presentazioni patinate,<br />
musica alla moda, <strong>di</strong>ritti pagati e<br />
poca sostanza, la serie <strong>di</strong> FIFA pare aver<br />
intrapreso la strada verso la realizzazione<br />
<strong>di</strong> un titolo calcistico finalmente<br />
competente. Questo progressivo abbandono<br />
della superficialità in favore <strong>di</strong> un<br />
impianto <strong>di</strong> gioco solido, in casa EA era<br />
già cominciato con F1 2001, che invece<br />
<strong>di</strong> rappresentare l’annuale aggiornamento<br />
<strong>di</strong> un titolo fondamentalmente arcade,<br />
si era inaspettatamente rivelato un simulatore<br />
caratterizzato da grande realismo.<br />
Gli immancabili seguiti, sebbene<br />
non incarnino ancora “il simulatore perfetto”<br />
<strong>di</strong> Formula 1 o<strong>di</strong>erna cui gli appassionati<br />
anelano, restano comunque tra i<br />
migliori prodotti <strong>di</strong>sponibili sul mercato,<br />
capaci <strong>di</strong> restituire al meglio il feeling <strong>di</strong><br />
guida <strong>di</strong> una monoposto. Sebbene i piloti<br />
in erba possano avvicinarcisi grazie<br />
all’abbondanza <strong>di</strong> aiuti alla guida, è proprio<br />
<strong>di</strong>sabilitando questi ultimi che saltano<br />
all’occhio le enormi potenzialità <strong>di</strong><br />
una fisica fedele e <strong>di</strong> una sensazione <strong>di</strong><br />
controllo delle vetture assolutamente<br />
verosimile. A meno <strong>di</strong> una guida estremamente<br />
pulita, infatti, i boli<strong>di</strong> sbandano,<br />
scodano e rollano così come le controparti<br />
reali e finalmente un simulatore<br />
<strong>di</strong> F1 restituisce la sensazione <strong>di</strong> velocità<br />
che un pilota prova all’interno <strong>di</strong> un cockpit,<br />
sensazione che, per i giocatori<br />
meno esperti, avrà presto fine contro i<br />
muretti a lato pista. Dal punto <strong>di</strong> vista<br />
del sonoro, la saga EA è ineccepibile,<br />
fissando nuovi standard qualitativi per<br />
ciò che concerne la riproduzione del<br />
rombo dei motori e del rotolio dei pneumatici,<br />
mentre sul fronte grafico il risultato<br />
è ottimo ma non esaltante, a causa<br />
<strong>di</strong> alcune imprecisioni nella modellazione<br />
<strong>di</strong> circuiti e vetture (le cui proporzioni<br />
sono rispettate fedelmente). A questo,<br />
comunque, pone egregiamente rime<strong>di</strong>o<br />
l’estrema e<strong>di</strong>tabilità del titolo: una rapi<strong>di</strong>ssima<br />
ricerca in rete riverserà nell’HD<br />
dell’appassionato una mole <strong>di</strong> tracciati,<br />
carshape, cockpit e quant’altro si possa<br />
sperare, per <strong>di</strong> più realizzati, più che da<br />
appassionati, da veri e propri artisti.<br />
Un bel salto, dunque, per un prodotto<br />
che da semplice “giochino” per tutti, è<br />
riuscito ad affermarsi anche tra i ben più<br />
esigenti amanti della simulazione.<br />
Nascar: giorni <strong>di</strong> tuono?<br />
Fino al terzo episo<strong>di</strong>o,<br />
la serie Nascar <strong>di</strong> Papyrus<br />
aveva puntato<br />
più sulla spettacolarità<br />
insita in una gara <strong>di</strong><br />
stock car che su un<br />
effettivo realismo. Ma<br />
poi è arrivato Nascar<br />
Racing 4 ed è stato<br />
presto chiaro che<br />
qualcosa era cambiato. Il modello <strong>di</strong><br />
guida, fino ad allora piuttosto permissivo,<br />
ha subito una grossa evoluzione, a<br />
partire dagli effetti <strong>di</strong> sovrasterzo e sottosterzo.<br />
Inoltre, la fisica delle vetture<br />
ha iniziato a tener conto della ripartizione<br />
del carico: chiunque possieda un volante<br />
fornito <strong>di</strong> feedback, può “sentire”<br />
sulle sue braccia gli effetti <strong>di</strong> una sbandata,<br />
così come gli alleggerimenti in accelerazione<br />
e il maggiore carico sull’avantreno<br />
in caso <strong>di</strong> frenata. Nascar 4<br />
offre il meglio <strong>di</strong> sé giocato in multiplayer<br />
(questo a causa anche <strong>di</strong> un AI degli<br />
avversari piuttosto altalenante, “ritoccabile”,<br />
comunque, con numerose patch),<br />
poiché permette <strong>di</strong> partecipare ad epiche<br />
sfide fino ad<strong>di</strong>rittura a 43 partecipanti.<br />
Titolo realistico e curato in ogni suo aspetto,<br />
ma nel contempo spettacolare e<br />
<strong>di</strong>vertente, Nascar 4 (e relativi add on e<br />
seguiti) rapprenta una vera istituzione.<br />
Un capolavoro da provare, a meno <strong>di</strong><br />
non o<strong>di</strong>are svisceratamente gli ovali e<br />
questo tipo <strong>di</strong> competizioni in genere.<br />
Superbike: correre in moto the italian<br />
way…<br />
Dopo la saga <strong>di</strong> Screamer, la softco<br />
italiana Milestone aveva <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong><br />
avere tutte le qualità necessarie per imporsi<br />
a livello mon<strong>di</strong>ale. La vera e propria<br />
consacrazione, infatti, non ha tardato<br />
a venire quando il team capeggiato da<br />
Antonio Farina ha abbandonato le quattro<br />
ruote per de<strong>di</strong>carsi alle moto con<br />
Superbike. Dopo il primo, fortunato<br />
episo<strong>di</strong>o, la serie ha fatto un’enorme<br />
salto <strong>di</strong> qualità con Superbike 2000.<br />
Scartata definitivamente la modalità arcade,<br />
che con la sua imme<strong>di</strong>atezza da<br />
coin-op stonava decisamente con la ben<br />
più impegnativa simulazione, Milestone<br />
si è potuta de<strong>di</strong>care interamente alla<br />
ricerca del realismo. Disabilitando tutti<br />
13<br />
gli aiuti, infatti, rimanere in sella alla<br />
moto è <strong>di</strong>ventata un’esperienza ardua<br />
ma decisamente appagante. Particolarmente<br />
apprezzata la gestione dei pneumatici,<br />
la cui progressiva per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> aderenza<br />
(amplificata in caso <strong>di</strong> errori) costringe<br />
il giocatore a mantenere una<br />
guida il più possibile pulita, in modo da<br />
poter competere in maniera performante<br />
anche nelle decisive tornate finali. La<br />
gran<strong>di</strong>ssima cura spesa per la realizzazione<br />
<strong>di</strong> una fisica fedele, permette, dopo<br />
un po’ <strong>di</strong> pratica, <strong>di</strong> far sì che il mezzo<br />
risponda sempre esattamente ai nostri<br />
coman<strong>di</strong>, risultando in un compromesso<br />
tra sfida e puro <strong>di</strong>vertimento che<br />
<strong>di</strong>fficilmente ha raggiunto tale livello nel<br />
mondo dei simulatori. La medesima attenzione<br />
al dettaglio è stata riversata<br />
anche in Superbike 2001 a tutt’oggi,<br />
secondo molti appassionati, il miglior<br />
simulatore <strong>di</strong> moto esistente. Ad ulteriori<br />
limature alla fisica ed all’intelligenza artificiale<br />
degli avversari, si è accompagnata<br />
una realizzazione grafica che, dal punto<br />
<strong>di</strong> vista del mero realismo, <strong>di</strong>fficilmente<br />
può vantare rivali anche tra i titoli o<strong>di</strong>erni.<br />
I circuiti sono riprodotti con una fedeltà<br />
impressionante: chiunque abbia<br />
avuto la fortuna <strong>di</strong> correre a Monza, potrà<br />
testimoniare, dopo una partita a SBK<br />
2001, che il tracciato è assolutamente<br />
identico. Tale magnificenza grafica è stata<br />
ottenuta grazie ad un solido motore<br />
tri<strong>di</strong>mensionale, capace <strong>di</strong> vomitare innumerevoli<br />
poligoni senza accusare rallentamenti,<br />
ma soprattutto me<strong>di</strong>ante<br />
l’utilizzo <strong>di</strong> texture fotorealistiche, accompagnate<br />
ad una saggia scelta della<br />
palette <strong>di</strong> colori. Riuscendo a fondere in<br />
un unico titolo un’accurata e <strong>di</strong>vertente<br />
simulazione (sebbene i piloti smaliziati<br />
lamentino la presenza <strong>di</strong> una fisica sì<br />
coerente, ma non del tutto pari al vero)<br />
ad una realizzazione tecnica eccellente,<br />
Superbike 2001 rimane ancora oggi un<br />
capolavoro in<strong>di</strong>scusso.<br />
GP500: l’alternativa Microprose<br />
Superbike 2001 e<br />
GP500 sono i due<br />
punti <strong>di</strong> riferimento<br />
per gli appassionati <strong>di</strong><br />
giochi <strong>di</strong> moto su PC.<br />
Nonostante le competizioni<br />
tra boli<strong>di</strong> da<br />
mezzo litro abbiano<br />
cambiato nome in<br />
MotoGP, ancora adesso<br />
è estremamente <strong>di</strong>vertente inforcare<br />
una due tempi e lanciarsi nei circuiti <strong>di</strong><br />
GP500. Innanzitutto, il titolo Microprose<br />
propone una maggiore manovrabilità del<br />
pilota in sella: non solo è possibile innalzarsi<br />
per agevolare le staccate, ma anche<br />
accucciarsi sotto al cupolino nei rettilinei,<br />
così come accompagnare con il<br />
movimento del corpo la moto in curva.<br />
Altra particolarità del gioco è data dalla<br />
possibilità <strong>di</strong> agire in<strong>di</strong>pendentemente<br />
sul freno anteriore e posteriore, avvantaggiandosi<br />
maggiormente del pri-mo<br />
nelle brusche staccate e del secondo per<br />
eseguire leggere derapate controllate, in<br />
modo da impostare al meglio la traiettoria<br />
(sebbene nella realtà le cose avvengano<br />
un po’ <strong>di</strong>versamente). Per quanto<br />
riguarda la risposta ai coman<strong>di</strong>, le leggere<br />
500 cc. si <strong>di</strong>mostrano ben più nervose<br />
<strong>di</strong> quanto cavalcato (almeno virtualmente)<br />
in Superbike, con una maggiore<br />
pre<strong>di</strong>sposizione a scodate in frenata e