31.05.2013 Views

Ring 010 - Parliamo di Videogiochi

Ring 010 - Parliamo di Videogiochi

Ring 010 - Parliamo di Videogiochi

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

:FRAMES: <strong>Ring</strong>#10<br />

Silent Hill 2 si vieta a una lettura razionale<br />

che sappia darsi delle spiegazioni.<br />

Le vicende che il giocatore vive riflettono<br />

la corruzione della psiche <strong>di</strong> James,<br />

esasperata da un matrimonio doloroso,<br />

tramortita dalla morte della moglie e<br />

compromessa dall'arrivo <strong>di</strong> una lettera<br />

che non può esistere. Fatto sta che James<br />

è sulle tracce <strong>di</strong> Mary, la sua Mary,<br />

ma nella sua ricerca è accompagnato da<br />

un'altra donna, Maria, che incarna la<br />

risposta a tutti i suoi desideri. Così simile<br />

a Mary, così <strong>di</strong>versa, sbucata da chissà<br />

dove.<br />

Nel corso dell'avventura, il giocatore<br />

nei panni <strong>di</strong> James si troverà a compiere<br />

delle scelte che lo interrogheranno quasi<br />

mai esplicitamente. A seconda <strong>di</strong> quanto<br />

tempo si tratterrà con Maria, a seconda<br />

<strong>di</strong> quanto si preoccuperà della sua salute,<br />

a seconda <strong>di</strong> quanto si curerà <strong>di</strong> proteggerla<br />

dalle creature che infestano<br />

Silent Hill, a seconda della facilità con<br />

cui si rassegnerà alla sua per<strong>di</strong>ta ritornando<br />

o meno nel luogo in cui la vede<br />

per l'ultima volta: a seconda <strong>di</strong> tutti<br />

questi comportamenti (spesso inconsapevoli),<br />

il finale della storia cambierà.<br />

Una paura chiamata amore [III] (Ico, SCEI, 2001, PlayStation 2)<br />

Non ci è concesso sapere quali sentimenti<br />

reciproci palpitino nei cuori <strong>di</strong> Ico<br />

e Yorda mentre vagano per i meandri<br />

della loro immensa prigione. È amore?<br />

In tutta l'avventura si scambiano poche<br />

parole, per <strong>di</strong> più in lingue <strong>di</strong>verse, e<br />

affidano a un'esperienza <strong>di</strong> mutua <strong>di</strong>pendenza<br />

il compito <strong>di</strong> cementare la relazione<br />

che si viene a instaurare tra i<br />

due. Anche nello schivare i cliché della<br />

materia amorosa Ico certifica la propria<br />

singolarità. In tutto il gioco non si assisterà<br />

a un solo bacio o abbraccio tra i<br />

due protagonisti. Neppure alla fine. Eppure<br />

le cure che i due si rivolgono sono<br />

l'emblema <strong>di</strong> un sentimento umano che<br />

viene spontaneo identificare nell'amore.<br />

Fumito Ueda e il suo team hanno costruito<br />

un gameplay che per molti aspetti<br />

non brilla per originalità, ma che nel<br />

concetto su cui si basa rompe la logica <strong>di</strong><br />

base <strong>di</strong> qualsiasi action adventure. Il<br />

giocatore è costretto (ma dopo pochi<br />

minuti <strong>di</strong> gioco gli verrà naturale) a procedere<br />

preoccupandosi non tanto del<br />

proprio alter ego, quanto <strong>di</strong> un altro personaggio,<br />

in<strong>di</strong>feso, che trapela tenerezza<br />

anche solo per la sua totale vulnerabilità.<br />

Ico è sostanzialmente questo: il<br />

mettersi al servizio della propria compagna,<br />

cercando una via <strong>di</strong> fuga per lei,<br />

oltre che per se stessi. È il brivido <strong>di</strong> una<br />

corsa scomposta stringendole la mano,<br />

piuttosto che una sicura ritirata in solitaria<br />

e si salvi chi può; è la tachicar<strong>di</strong>a<br />

innescata da un grido sommesso proprio<br />

quando ci si è allontanati da lei per qualche<br />

secondo. Quando il giocatore si scoprirà<br />

del tutto <strong>di</strong>sinteressato alle sorti <strong>di</strong><br />

Ico, pur <strong>di</strong> assicurare la salvezza <strong>di</strong> Yorda<br />

- ora braccata dalle creature ombra,<br />

ora aggrappata a una roccia sospesa nel<br />

vuoto - coglierà il merito sommo dell'opera<br />

<strong>di</strong> Ueda, quello <strong>di</strong> aver architettato<br />

un sistema <strong>di</strong> gioco così emotivamente<br />

avvolgente da accendere nel giocatore<br />

l’urgenza <strong>di</strong> non agire per se stesso, ma<br />

per qualcun altro. L'immagine <strong>di</strong> Ico che<br />

cammina tenendo Yorda per mano è solo<br />

un'istantanea <strong>di</strong> un'esperienza che, attraverso<br />

il linguaggio del videogioco, si è<br />

resa espressiva <strong>di</strong> sentimenti profondamente<br />

umani.<br />

Dating Simulation RPG (Thousands Arms, Atlus, 1998, PSOne)<br />

La natura spiccatamente otaku <strong>di</strong> Thousands<br />

Arms emerge tanto da un intreccio<br />

narrativo frivolo e spensierato quanto<br />

dalle improbabili meccaniche lu<strong>di</strong>che che<br />

ne derivano. Protagonista della vicenda<br />

è il giovane Meis, uno spirit blacksmith,<br />

ovvero un fabbro in grado <strong>di</strong> instillare il<br />

potere degli spiriti elementali nelle armi<br />

che forgia. E come si ricava questo dannato<br />

“potere degli spiriti elementali”?<br />

Me<strong>di</strong>tando in tenuta adamitica sotto una<br />

fontana ghiacciata? Attraversando il deserto<br />

a pie<strong>di</strong> spogliati <strong>di</strong> tutti gli oggetti<br />

metallici? Ma per piacere, siamo in uno<br />

scanzonato mondo jappo/fantasy, per<br />

cui l’unica maniera <strong>di</strong> investire le proprie<br />

armi <strong>di</strong> poteri magici è… ehm, avere<br />

successo in un appuntamento galante.<br />

Thousand Arms è un gioco nel gioco.<br />

Un lungo JRPG ed una simulazione <strong>di</strong><br />

appuntamenti <strong>di</strong>scretamente articolata.<br />

Duro fuori, tenero dentro. Esattamente<br />

come il suo utente ideale: quei goliardoni<br />

<strong>di</strong> Atlus, infatti, hanno conferito<br />

un’importanza fondamentale al simulated<br />

dating. Abbiamo parlato del legame<br />

tra armi, spiriti elementali e ragazze:<br />

saltate un appuntamento e potrete scordarvi<br />

magie, attacchi speciali ed incrementi<br />

<strong>di</strong> status per i vostri strumenti <strong>di</strong><br />

morte. Affinate l’arte della seduzione e<br />

nessuno, sul campo <strong>di</strong> battaglia, potrà<br />

opporsi a voi.<br />

Il carattere delle ragazze da conquistare<br />

è molto più complesso <strong>di</strong> quanto sia lecito<br />

supporre, e ognuna si definisce per<br />

<strong>di</strong>fferenti margini <strong>di</strong> sopportazione. Alcune<br />

sono <strong>di</strong>sposte a soprassedere su un<br />

paio <strong>di</strong> gaffes, altre non esitano a congedarsi<br />

dall’appuntamento al primo passo<br />

falso del loro pretendente.<br />

Tutto si svolge così: in ogni città sono<br />

presenti i cosiddetti dating spot, ovvero<br />

luoghi in cui condurre colei che, tra le<br />

quattro figliole presenti nel party, avete<br />

scelto <strong>di</strong> corteggiare. Una volta giunti nel<br />

luogo designato per l’appuntamento dovrete<br />

cercare <strong>di</strong> accaparrarvela facendole<br />

regali, affrontando svariati mini giochi,<br />

oppure, nel corso <strong>di</strong> stucchevoli <strong>di</strong>aloghi,<br />

fingendo spudoratamente <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre<br />

le sue stupi<strong>di</strong>ssime passioni. Realistico.<br />

Durante le cut-scene e i <strong>di</strong>aloghi, farete<br />

bene a prestare attenzione: la perfetta<br />

conoscenza del carattere della preda è<br />

basilare per rispondere adeguatamente<br />

alle sue domande, per donarle un omag-<br />

16<br />

Perché Maria non è Mary, la defunta (?)<br />

moglie <strong>di</strong> James. E cedendo alla tentazione<br />

<strong>di</strong> legarsi a questa donna, la vicenda<br />

<strong>di</strong> James si piegherà ad un nuovo<br />

destino <strong>di</strong> redenzione mista a dannazione.<br />

Una storia d'amore, senza dubbio, e<br />

per ammissione dello stesso team <strong>di</strong> sviluppo<br />

Konami KCET, Silent Hill 2 è una<br />

storia angosciosa e destabilizzante proprio<br />

perché scava nella sfera dell'intimità<br />

dei personaggi che tiene in bilico tra salvezza<br />

e <strong>di</strong>ssoluzione.<br />

È sorprendente come, a seconda delle<br />

situazioni, una fanciulla in una gabbia<br />

possa suscitare sentimenti così <strong>di</strong>stanti…<br />

gio che non ne scateni le ire o per scegliere<br />

il migliore dating spot tra i <strong>di</strong>versi<br />

contemplati dalle varie ambientazioni.<br />

Strategia, dannazione, strategia: affrontate<br />

una donna facendone a meno e la<br />

pagherete cara. Dimostratevi abili strateghi<br />

e sarà lei a ripagarvi: in Master<br />

Points da spendere per migliorare le caratteristiche<br />

delle vostre armi. La politica<br />

<strong>di</strong> marpionaggio in<strong>di</strong>scriminato è incentivata<br />

dal legame che ogni ragazza detiene<br />

con un determinato elemento: se desiderate<br />

magie basate sul vento dovrete<br />

martellare Kyleen, per quelle dell’acqua<br />

scar<strong>di</strong>nare Wyna, e via <strong>di</strong>cendo.<br />

Thousand Arms, insomma, è il gioco<br />

per l’uomo che non deve chiedere mai.<br />

Meglio, per l’uomo che non vuole mai<br />

chiedersi niente. Per colui che adora pianificare,<br />

che si tratti <strong>di</strong> combattere un<br />

cazzuto boss o corteggiare una sgualdrinella.<br />

Per chi adora accumulare sol<strong>di</strong> e<br />

comprare item rari, siano essi armi introvabili<br />

od omaggi esotici per la propria<br />

<strong>di</strong>letta. Un’esperienza da provare, per<br />

potersi togliere la sod<strong>di</strong>sfazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>re<br />

“ho giocato ad un simulatore <strong>di</strong> appuntamenti”<br />

senza per questo sprecare danaro<br />

in un incomprensibile groviglio <strong>di</strong><br />

ideogrammi e ragazzine in stile manga.<br />

E soprattutto, per rispondere “i<strong>di</strong>ota,<br />

faceva parte <strong>di</strong> un gustoso JRPG” a coloro<br />

che, udendo la precedente frase, cercheranno<br />

<strong>di</strong> coprirvi <strong>di</strong> insulti…

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!