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Ring 010 - Parliamo di Videogiochi

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:RUBRICHE: <strong>Ring</strong>#10<br />

cARNE dA mARCELLO_________________________________<br />

[Il Negoziatore #001]<br />

<strong>di</strong> Marcello Cangialosi<br />

Facciamo un esperimento? Dai, facciamolo.<br />

Per i prossimi 5 minuti immaginate <strong>di</strong><br />

non essere i super-appassionati <strong>di</strong> videogiochi<br />

che indubbiamente siete. Fate un<br />

piccolo sforzo e immaginate <strong>di</strong> essere<br />

l’ultimo rappresentante <strong>di</strong> quel puzzolente<br />

aggregato <strong>di</strong> pecore belanti schiave<br />

dell’hype e del marketing, che appare la<br />

‘massa’ ai vostri occhi. E già che ci siete<br />

fate finta che fra quei 2 o 3 videogiochi a<br />

cui avete giocato nel corso della vostra<br />

inutile esistenza figuri Silent Hill. Il vostro<br />

preferito.<br />

Ci siete? Perfetto.<br />

Ora, osservate questo…<br />

… e ora questo.<br />

Restate in modalità “pecora” ancora per<br />

qualche secondo e <strong>di</strong>temi che <strong>di</strong>fferenza<br />

passa fra la prima locan<strong>di</strong>na e la seconda<br />

a livello ‘propagan<strong>di</strong>stico’.<br />

…<br />

Vi do un aiuto, bestie che non siete<br />

altro: la prima suggerisce <strong>di</strong> andare a<br />

farvi fottere.<br />

…<br />

Ve ne do un altro, animali: la seconda<br />

si riferisce ad un videogioco per PlayStation2.<br />

…<br />

Ancora niente? Facciamo così. Guardate<br />

nell’angolo in alto a sinistra della<br />

prima locan<strong>di</strong>na.<br />

Ah-ah! Peter Jackson! Il regista de Il<br />

Signore degli Anelli! Fico!<br />

Ora scandagliate la seconda locan<strong>di</strong>na.<br />

Trovato niente? Niente. È normale,<br />

non c’è niente <strong>di</strong> particolare al <strong>di</strong> là <strong>di</strong><br />

una ragazzina immersa in una sorta <strong>di</strong><br />

oscurità purpurea con sotto la scritta<br />

Forbidden Siren. La “Sirena <strong>di</strong>menticata”.<br />

Boh. Sarà un gioco horror. Boh. Ma<br />

come sarà? Boh. Sarà tipo Silent Hill?<br />

Boh. Sarà bello quanto Silent Hill? Boh.<br />

Ora, da ignoranti quali siete (sempre<br />

per il bene della scienza, sia chiaro), <strong>di</strong>temi<br />

in tutta sincerità quale <strong>di</strong> questi<br />

due prodotti vi ha stuzzicato l’interesse.<br />

Ricordate che non siete appassionati <strong>di</strong><br />

videogiochi.<br />

Fatto? Bene. Dico una cazzata se suppongo<br />

che la prima locan<strong>di</strong>na vi ha intrigato<br />

più della seconda malgrado quel<br />

<strong>di</strong>to me<strong>di</strong>o? Ricordate che siete pecore.<br />

Allora, <strong>di</strong>co una cazzata? Oh, ottimo. Ne<br />

<strong>di</strong>co un’altra se suppongo che quel “Peter<br />

Jackson” in alto a sinistra suona come<br />

“sono un prodotto <strong>di</strong> qualità” più della<br />

semplice quanto aleatoria associazione<br />

Forbidden Siren-Silent Hill? Bravi.<br />

Ehi, siete ancora in modalità “pecora”<br />

vero? Ok, restateci e facciamo un salto<br />

in un mondo alternativo, dove la logica<br />

regna sovrana e del buon senso ci fanno<br />

anche le olimpia<strong>di</strong>.<br />

Riguar<strong>di</strong>amo le due locan<strong>di</strong>ne in questo<br />

mondo.<br />

Quella <strong>di</strong> “Bad Taste”…<br />

… e quella <strong>di</strong> Forbidden Siren<br />

Be’, le cose cambiano non vi pare? “Dal<br />

creatore <strong>di</strong> Silent Hill”. Eccazzo. Ora sì<br />

che la confezione <strong>di</strong> Forbidden Siren<br />

ha ragione <strong>di</strong> essere prelevata dallo<br />

scaffale per essere investigata sul tergo.<br />

Vedete (tornate pure normali adesso),<br />

dal punto <strong>di</strong> vista delle strategie <strong>di</strong> marketing,<br />

l’industria cinematografica e<br />

quella videolu<strong>di</strong>ca si somigliano. Entrambe<br />

corteggiano il consumatore con strumenti<br />

analoghi (effetti speciali/grafica<br />

spettacolare, seguiti e remake/seguiti e<br />

remake), ma laddove la prima ha intuito<br />

l’importanza dell’Autore, la seconda<br />

sembra fondamentalmente… come <strong>di</strong>re…<br />

fottersene?<br />

Date un’occhiata alle release dell’annata<br />

videolu<strong>di</strong>ca appena trascorsa e <strong>di</strong>temi<br />

quanti ‘II’, ‘III’, ‘IV’, <strong>di</strong>amine, arrivate<br />

pure fino a ‘XI’, riuscite ad in<strong>di</strong>vi-<br />

46<br />

duare. Una marea. Ora fate altrettanto<br />

con le uscite cinematografiche dello<br />

stesso periodo. Sapete <strong>di</strong>rmi perché l’industria<br />

videolu<strong>di</strong>ca è quella la cui produzione<br />

annovera il maggior numero <strong>di</strong><br />

seguiti al mondo?<br />

Uno dei motivi è proprio legato alla<br />

scarsa rilevanza dell’Autore, inteso come<br />

l’Artista, il Direttore del progetto. In altre<br />

parole, la gente conosce i nomi dei<br />

“giochi” non quelli dei rispettivi “registi”.<br />

Ad autori come James Cameron o Steven<br />

Spielberg è permesso de<strong>di</strong>carsi con<br />

fiducia a produzioni originali (tutti sanno<br />

che è “quello <strong>di</strong> Titanic” / “quello <strong>di</strong><br />

Schindler's List” e se non lo sanno state<br />

certi che il colletto bianco <strong>di</strong> turno glielo<br />

farà notare), ma un Keichiiro Toyama<br />

che ti abbandona Silent Hill per de<strong>di</strong>carsi<br />

a Forbidden Siren è condannato a<br />

restare nell’ombra, lui e il suo gioco originale,<br />

malgrado la notorietà della serie<br />

a cui ha dato i natali.<br />

C’è qualcosa che non va ed ho come<br />

l’impressione che l’evoluzione del videogioco<br />

dallo status <strong>di</strong> “giocattolo elettronico”<br />

in cui versa attualmente a quello <strong>di</strong><br />

opera artistica a cui merita <strong>di</strong> assurgere,<br />

passi proprio per il riconoscimento<br />

dell’In<strong>di</strong>viduo. Datemi del pazzo.<br />

Ma al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> questo, ciò che mi <strong>di</strong>sturba<br />

è che l’industria non sembra rendersi<br />

conto dell’arma formidabile <strong>di</strong> cui<br />

<strong>di</strong>spone. Nomi come “Miyamoto”, “Suzuki”,<br />

“Yamauchi”, compaiono spesso sui<br />

mezzi <strong>di</strong> informazione specializzati, ma<br />

mai negli spot pubblicitari e soprattutto<br />

mai sulle confezioni. Diamine, la maggior<br />

parte dei giochi non dà modo <strong>di</strong> conoscerne<br />

l’autore fino ai titoli <strong>di</strong> coda! E<br />

chi se li legge i titoli <strong>di</strong> coda?!<br />

Ovviamente esistono delle eccezioni.<br />

Il nome <strong>di</strong> Hideo Kojima compare sulla<br />

cover <strong>di</strong> Metal Gear Solid 2 Substance<br />

(ho qui davanti la versione Giapponese),<br />

ad esempio. Ma si tratta, appunto, <strong>di</strong><br />

una eccezione. Più spesso, se c’è un nome<br />

in cover è quello <strong>di</strong> Tom Clancy. Già<br />

che ci siete sapete <strong>di</strong>rmi chi è il Director<br />

o il Producer <strong>di</strong> Splinter Cell?<br />

È sintomatico quello che <strong>di</strong>ce Michel<br />

Ancel nell’intervista pubblicata sul numero<br />

004 <strong>di</strong> <strong>Videogiochi</strong>. A proposito della<br />

presentazione <strong>di</strong> Beyond Good & Evil<br />

all’E3 <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi anni fa, <strong>di</strong>chiara: “non<br />

conoscevano il gioco, non c’era alcuna<br />

licenza, non era basato su un film… Credo<br />

che lì abbia sbagliato il marketing:<br />

l’hanno spinto come ‘Il gioco <strong>di</strong> Michel<br />

Ancel’, ma nessuno conosce il mio nome!”<br />

Ecco perché si continua a puntare sulle<br />

licenze. Ecco perché si continua a<br />

puntare sullo stesso franchise. Ecco perché<br />

si va a scomodare Tom Clancy. Ma è<br />

sensato continuare su questa strada? Se<br />

il nome <strong>di</strong> Michel Ancel fosse stato strillato<br />

ai quattro venti sin dal primo Rayman,<br />

come avrebbero reagito i visitatori<br />

dell’E3 all’annuncio <strong>di</strong> Beyond Good<br />

& Evil? Si sarebbero comunque accalcati<br />

attorno a quello Splinter Cell “<strong>di</strong> Tom<br />

Clancy” o avrebbero accordato un’occhiatina<br />

anche all’opera <strong>di</strong> Ancel?<br />

Pensateci. E fatemi sapere la vostra.

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