31.05.2013 Views

Ring 010 - Parliamo di Videogiochi

Ring 010 - Parliamo di Videogiochi

Ring 010 - Parliamo di Videogiochi

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

:RECENSIONI: <strong>Ring</strong>#10<br />

appositamente stu<strong>di</strong>ato per iniettare<br />

nell’utente un consistente sense of wonder<br />

– o, visti i contenuti, un sense of<br />

horror – che lo accompagnerà fino a<br />

Berlino. Paracadutato nella campagna<br />

francese, Martin vagherà nella notte alla<br />

ricerca del compagno <strong>di</strong> missione, trovandolo<br />

morto. Ok, penserà. Il solito<br />

pretesto da videogame per farmi rimanere<br />

da solo contro tutti. Macché. Pochi<br />

proiettili dopo… It’s raining men, alleluja!<br />

Decine <strong>di</strong> compagni aviotrasportati<br />

spuntano dal cielo. La guerra inizia, furiosa,<br />

fracassona, orribile. Meravigliosa.<br />

E, come <strong>di</strong>ce il capitano Fowley: «Per<br />

quelli che sono alla loro prima azione,<br />

benvenuti nel mondo reale. Per quelli<br />

che ci sono già stati… Credetemi, non<br />

avete visto ancora nulla». Parole rivolte<br />

non solo ai soldati, ma anche al giocatore…<br />

«Ehi ciccio, questo non è il solito<br />

Medal of Honor. Qui si fa sul serio».<br />

Per capirlo è sufficiente il colpo d’occhio<br />

del campo <strong>di</strong> battaglia, con dozzine <strong>di</strong><br />

soldati amici e nemici perfettamente<br />

calati nei loro personaggi.<br />

Il segmento de<strong>di</strong>cato agli americani è<br />

un’escalation <strong>di</strong> operazioni <strong>di</strong> guerra una<br />

più stupefacente dell’altra, salvo ammosciarsi<br />

leggermente nel finale, con due<br />

missioni <strong>di</strong> salvataggio che si allontanano<br />

dal campo <strong>di</strong> battaglia sporco e cattivo,<br />

facendo sentire nel giocatore una<br />

sorta <strong>di</strong> nostalgia al contrario.<br />

La sezione degli inglesi riporta a mille<br />

l’interesse con una splen<strong>di</strong>da missione<br />

doppia ispirata al film Il giorno più lungo.<br />

I buoni (tra cui Evans, l’alter ego<br />

britannico che rischia il deretano per noi)<br />

devono prendere possesso <strong>di</strong> un ponte e<br />

successivamente <strong>di</strong>fenderlo fino all’arrivo<br />

dei rinforzi. Signori, qui si assaggia la<br />

guerra <strong>di</strong> trincea, la <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong> una posizione<br />

costi quello che costi. Il senso <strong>di</strong><br />

progressivo accerchiamento ad opera <strong>di</strong><br />

un nemico che, con il passare del tempo,<br />

impara ad organizzarsi e a rendere letali<br />

i propri attacchi è reso splen<strong>di</strong>damente<br />

in tutta la sua drammaticità. La sensazione<br />

<strong>di</strong> inarrestabile per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> terreno è<br />

mici<strong>di</strong>ale, un continuo groppo alla gola,<br />

e le grida dei compagni che annunciano<br />

nuovi attacchi riesce ad insinuare panico<br />

come nessuno videogioco era riuscito a<br />

fare.<br />

Dopo un simile inizio, purtroppo il<br />

segmento inglese scema totalmente <strong>di</strong><br />

interesse, sprofondando nella noia <strong>di</strong><br />

missioni in singolo che evidenziano tutti i<br />

limiti dell’impianto <strong>di</strong> gioco. La missione<br />

<strong>di</strong> sabotaggio della <strong>di</strong>ga è lunga e noiosa<br />

e si segnala solo per l’epilogo: una fuga<br />

in camion rocambolesca e <strong>di</strong>vertente. Il<br />

livello successivo, poi, è il punto più <strong>di</strong>mentichevole<br />

del pacchetto bellico. Seriamente,<br />

che cosa c’entra in un prodotto<br />

del genere una missione in cui bisogna<br />

infiltrarsi in una nave e, DA SOLI,<br />

uccidere tutto ciò che respira?<br />

Per fortuna gli inglesi ci lasciano, per<br />

ritornare insieme alle truppe USA in una<br />

missioncina <strong>di</strong> congedo nella foresta innevata.<br />

Adesso tocca ai comunisti.<br />

È qui che Call of Duty rivela tutto il<br />

suo potenziale, spiccando il volo verso<br />

l’olimpo delle videoesperienze.<br />

(nota: per la sensibilità <strong>di</strong> chi scrive, il<br />

paragrafo successivo non contiene<br />

spoiler. Ciononostante, se siete tra quelli<br />

che non vogliono sapere assolutamente<br />

nulla <strong>di</strong> un gioco, il consiglio è <strong>di</strong> passare<br />

oltre.)<br />

________________Missione Pavlov<br />

Abbiamo asse<strong>di</strong>ato un palazzo <strong>di</strong> quattro<br />

piani occupato dai tedeschi. Al prezzo <strong>di</strong><br />

molti compagni caduti, siamo riusciti a<br />

prendere possesso dello stesso e ci go<strong>di</strong>amo<br />

un momento <strong>di</strong> riposo.<br />

Riposo fin troppo breve. I nazisti si<br />

sono riorganizzati e asse<strong>di</strong>ano il palazzo.<br />

Dobbiamo resistere, resistere, resistere.<br />

Tutti i piani dell’e<strong>di</strong>ficio sono piantonati<br />

dai miei compagni, che sparano dalle<br />

finestre e tengono d’occhio ogni entrata,<br />

ogni rampa <strong>di</strong> scale.<br />

Inizia un fuoco d’inferno.<br />

Riusciamo a tenere a <strong>di</strong>stanza i tedeschi,<br />

che muoiono non appena escono<br />

dai ripari. Appostato a una finestra del<br />

quarto piano, intono la preghiera del<br />

cecchino e buco ogni elmetto che fuoriesce<br />

dalla trincea a ovest; ma non dura a<br />

lungo. Il capo mi grida che a nord sta<br />

arrivando un cingolato. Scendo <strong>di</strong> corsa<br />

al terzo piano dove abbiamo posizionato<br />

una postazione anti-carro che dà in quella<br />

<strong>di</strong>rezione. Prendo la mira e sparo. I<br />

primi colpi impattano sul tank facendolo<br />

sussultare, poi, finalmente, esplode. Non<br />

faccio a tempo a esultare che lì vicino<br />

sbucano alcuni soldati. Sparo loro con il<br />

medesimo fucile e vedo i loro corpi<br />

schizzare in aria. Raccapricciante. La<br />

zona è libera, ma un’esplosione da <strong>di</strong>etro<br />

mi fa capire che è lungi dall’essere finita.<br />

Mi arrivano voci a conferma <strong>di</strong> quello che<br />

già ho intuito: un altro tank si sta avvicinando<br />

dal lato opposto del palazzo.<br />

Devo raggiungere la postazione anticarro<br />

che dà su quel lato, e per farlo devo<br />

scendere al secondo piano. Mentre sono<br />

sulle scale mi rendo conto che i tedeschi<br />

hanno già conquistato il piano terra e il<br />

primo piano, e stanno tentando <strong>di</strong> arrivare<br />

al secondo. Alcuni compagni cercano<br />

<strong>di</strong> impe<strong>di</strong>re l’avanzamento del nemico.<br />

Io invece mi <strong>di</strong>rigo nella stanza con<br />

la postazione anticarro ma, oltrepassato<br />

l’ingresso, vedo l’esterno, la neve, le<br />

nuvole, il tank. La stanza non c’è più,<br />

spazzata via da un colpo ben assestato.<br />

Torno nel corridoio e mi rendo conto<br />

che, dove prima c’erano molti compagni,<br />

adesso ne è rimasto solo uno, e un tedesco<br />

approfitta del momento in cui questi<br />

sta ricaricando per risalire le scale e colpirlo<br />

violentemente con il calcio del fucile.<br />

Il mio compagno cade a terra e il tedesco<br />

continua a picchiarlo con una violenza<br />

che mi fa gelare il sangue. Chiudo<br />

gli occhi e sparo con il mitra. Mi fermo<br />

solo quando finisco il caricatore. Il tedesco<br />

giace a terra, mentre il mio compagno<br />

si rialza. Solo dopo mi rendo conto<br />

che avrei potuto colpire anche lui: in<br />

quel momento agivo solo per salvare me<br />

stesso. Ci guar<strong>di</strong>amo, ma non facciamo<br />

a tempo a <strong>di</strong>rci niente perché un’esplosione<br />

abbatte la parete. Fumo e calcinacci<br />

dappertutto. Mi ritrovo a terra,<br />

sento rumori ovattati e non vedo più il<br />

mio compagno. Mi allontano strisciando<br />

e mi posiziono vicino alle scale per arginare<br />

nuove ondate <strong>di</strong> nemici. Solo allora<br />

mi rendo conto che sto per finire i colpi.<br />

Dovrei scendere <strong>di</strong> un piano e prendere<br />

un mitra a un tedesco morto, ma sento<br />

che la zona è ormai presi<strong>di</strong>ata dal nemico<br />

e non ho il coraggio <strong>di</strong> rischiare.<br />

Quin<strong>di</strong> tiro fuori la pistola e, in<strong>di</strong>etreggiando,<br />

tento <strong>di</strong> raggiungere il quarto<br />

piano, dove tentare un’ultima resistenza<br />

insieme ai pochi compagni rimasti. Voglio<br />

tornare a casa.<br />

35<br />

________Mio padre sanguina Storia<br />

Call of Duty è un capolavoro <strong>di</strong> atmosfera<br />

e un gioco assolutamente buono.<br />

Anche se vi siete stufati <strong>di</strong> giocare sempre<br />

ai soliti cloni <strong>di</strong> Fratello Martello,<br />

prima <strong>di</strong> comperarvi finalmente una console,<br />

concedetevi un’ultima dose <strong>di</strong> motion<br />

sickness con il titolo <strong>di</strong> Infinity<br />

Ward. Ne vale veramente la pena.<br />

Peccato solo per il finale, che si rivela<br />

piuttosto deludente. Certo, sventolare la<br />

ban<strong>di</strong>era <strong>di</strong> Bertinotti sopra il reichstag<br />

comecavolosichiama ha il suo fascino,<br />

ma si poteva <strong>di</strong> più. Pensate a quanto<br />

sarebbe stato figo se, quando tutti esultano<br />

per la fine della guerra… BOM! Con<br />

un’esplosione fragorosa il temibile boss<br />

finale Adolf Hitler fa il suo ingresso a<br />

bordo della most secret weapon of the<br />

Luftwaffe: il Metal Gear Fritz.<br />

Purtroppo la realtà pone a volte tanti<br />

<strong>di</strong> quei vincoli…<br />

I livelli <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà<br />

Recluta<br />

Insultante. Oltre a non concedere<br />

uno straccio <strong>di</strong> sfida, il gioco non<br />

riesce a mostrare tutto il suo potenziale.<br />

Ad esempio le missioni<br />

che vogliono dare al giocatore il<br />

senso <strong>di</strong> accerchiamento falliscono<br />

nel loro intento a causa della<br />

limitatissima cattiveria laterale del<br />

nemico.<br />

Soldato<br />

Una <strong>di</strong>fficoltà bastevole a entrare<br />

nello spirito del gioco, anche se vi<br />

sentirete più John Rambo che il<br />

soldato Ryan. Questo perché i<br />

colpi del nemico non sono tanto<br />

letali da impe<strong>di</strong>re al giocatore una<br />

prestazione del tipo “grande guerriero<br />

bianco contro orde <strong>di</strong> orchetti”.<br />

La sovrabbondante presenza<br />

<strong>di</strong> me<strong>di</strong>kit, poi, vi farà pensare <strong>di</strong><br />

essere Wolverine prima del lavaggio<br />

del cervello...<br />

Esperto<br />

Questo livello permette <strong>di</strong> godere<br />

appieno dello stile <strong>di</strong> gioco previsto<br />

da Infinity Ward, senza per<br />

questo chiedere al giocatore <strong>di</strong><br />

seguire un corso da Je<strong>di</strong>. È fondamentale<br />

ricordarsi <strong>di</strong> seguire il<br />

gruppo, <strong>di</strong> passare velocemente<br />

da un riparo all’altro e <strong>di</strong> adoperare<br />

sempre l’arma più adatta. A<br />

queste con<strong>di</strong>zioni, CoD premierà<br />

il giocatore con una curva <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento<br />

mai troppo ripida né<br />

pianeggiante e regalandogli la<br />

sensazione <strong>di</strong> essere veramente<br />

su un campo <strong>di</strong> battaglia.<br />

Veterano<br />

«Niente è più emozionante nella<br />

vita che vedersi sparare addosso<br />

e non essere colpiti» <strong>di</strong>ce un tipo.<br />

Un lusso che questo livello <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà<br />

vi concederà raramente. I<br />

nemici <strong>di</strong>ventano Bull’s Eye, i me<strong>di</strong>kit<br />

spariscono e un paio <strong>di</strong> colpi<br />

ben assestati garantiscono una<br />

traversata sull’acheronte. Provateci<br />

solo se vi piacciono le sfide<br />

proibitive, ma ricordate che <strong>di</strong>verrete<br />

i migliori amici del tasto F5.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!