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Ring 010 - Parliamo di Videogiochi

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:RECENSIONI: <strong>Ring</strong>#10<br />

wARIO wHORE______________________________________<br />

[Wario Ware]<br />

<strong>di</strong> Emalord<br />

.:scHEda:.<br />

gENERE Party Game<br />

eTICHETTA Nintendo<br />

sVILUPPATORE Interno<br />

sISTEMA GBA<br />

aNNO 2003<br />

gIOCATORI 1-2<br />

vERSIONE Europea<br />

Wario Ware Inc. è<br />

la fine <strong>di</strong> Nintendo. La<br />

morte della fantasia.<br />

La tomba della creatività.<br />

Guardatevi dal<br />

definirlo un prodotto innovativo, ed<br />

esaminatelo per quello che è: una<br />

sequenza <strong>di</strong> immagini semianimate,<br />

pessimamente colorate, scandalosamente<br />

grezze.<br />

Wario Ware Inc. è il ritorno dei<br />

morti viventi, la <strong>di</strong>ssepoltura gli<br />

scacciapensieri, l'esaltazione della<br />

monocromaticità e del mononeuronismo.<br />

Un revival della prima Nintendo,<br />

quella che ora non esiste<br />

più, quella che ora non ha più niente<br />

da <strong>di</strong>re.<br />

E questa è solo la punta dell'Iceberg.<br />

Questo è solo l'inizio <strong>di</strong> una<br />

critica fin troppo facile [sorride<br />

sod<strong>di</strong>sfatto]<br />

Il prodotto <strong>di</strong> Nintendo illude l'utente<br />

con la quantità: gli urla negli<br />

spazi angusti tra timpano, staffa e<br />

martello che con gli oltre 200 minigiochi<br />

all'interno il <strong>di</strong>vertimento<br />

non avrà mai fine. Ore e ore <strong>di</strong> risate<br />

grasse, <strong>di</strong> sfide in multiplayer,<br />

<strong>di</strong> coinvolgenti bagarre tra amici.<br />

Ma sono solo menzogne.<br />

Chi, nel 2004, si potrebbe ancora<br />

<strong>di</strong>vertire con un gioco senza una<br />

trama vera e propria, con una grafica<br />

ridotta a quella dei primor<strong>di</strong><br />

videolu<strong>di</strong>ci, con un pulsante ed una<br />

croce <strong>di</strong>rezionale e governare il tutto?<br />

Suvvia, non scherziamo, l'utente<br />

moderno vuole azione, vuole mon<strong>di</strong><br />

tri<strong>di</strong>mensionali anche su handheld,<br />

e dove non arrivano i poligoni vuole<br />

un bitmap esagerato, fluorescente,<br />

abbacinante. L'utente vuole i colori,<br />

vuole infiniti frame <strong>di</strong> animazione,<br />

<strong>di</strong> strati <strong>di</strong> parallasse, vuole<br />

sparare, saltare, guidare. Vuole il<br />

survival e lo stealth.<br />

Il videogiocatore desidera sentisi<br />

un eroe, vuole conquistare mon<strong>di</strong><br />

sterminati e deserti popolati da enormi<br />

vermi, vuole salvare principesse<br />

intergalattiche plausibilmente<br />

ancora vergini. E non stiamo parlando<br />

<strong>di</strong> zo<strong>di</strong>aco, nossignori.<br />

Ed il prodotto Nintendo riesce anche<br />

in uno solo <strong>di</strong> questi obbiettivi?<br />

No, Signore e Signori, non vi riesce<br />

[simula uno sguardo corrucciato e<br />

sconsolato]<br />

Gli utenti si lamentano della brevità<br />

dei giochi, raccontano nei forum<br />

che Ico non può durare solo 10 ore,<br />

che un Resident Evil che con-<br />

38<br />

sta <strong>di</strong> ben due mini<strong>di</strong>sk non si può<br />

esaurire in 8 ore. E cosa mi fanno i<br />

creativi <strong>di</strong> Nintendo? Gente che dovrebbe<br />

essere stipen<strong>di</strong>ata per produrre<br />

giochi dalla durata richiesta?<br />

Mi creano 200 minigiochi dalla durata<br />

<strong>di</strong> 3 secon<strong>di</strong> cadauno! E non<br />

solo, in quei 3 secon<strong>di</strong> l'utente deve<br />

capire cosa fare e capire come farlo,<br />

solo grazie ad un criptico suggerimento<br />

quale: mangia, taglia, cetriolo,<br />

gonfia, uno.<br />

Ma che imbeccata è: uno?<br />

A volte è sufficiente premere il<br />

pulsante A, a volte basta premere<br />

la croce <strong>di</strong>rezionale, a volte è richiesto<br />

l'uso <strong>di</strong> entrambi. Ma l'utente<br />

me<strong>di</strong>o capirà tutto questo? Capirà<br />

che non ci vuole l'uso contemporaneo<br />

<strong>di</strong> tutti i bottoni, dei tasti<br />

laterali, che non c'è lock-on o inventario<br />

<strong>di</strong> sorta? E le mappe, che<br />

fine hanno fatto le mappe? Ormai si<br />

trovano in qualsiasi prodotto, anche<br />

negli shooter c'è un seppur minimo<br />

straccio <strong>di</strong> mappa, per<strong>di</strong>o. La gente<br />

vuole perdersi, vuole smarrirsi,<br />

vuole localizzare item, vuole un<br />

continuo feedback con un qualsiasi<br />

colonnello dell'esercito. Ci vogliono<br />

pozioni curative, per avere successo.<br />

Ci vogliono negozi, livelli, piattaforme.<br />

Il gioco, Signori, deve essere<br />

inquadrato in un genere, altrimenti<br />

l'utente resterà spiazzato e<br />

non lo comprerà.<br />

Ebbene, Signori, cos'è Wario<br />

Ware Inc.? Un platform, un adventure,<br />

un puzzle game? Una simulazione,<br />

un arcade, uno strategico?<br />

No, non è niente <strong>di</strong> questo. È<br />

un esperimento andato a male, un<br />

abominio, un Pokémon scartato dal<br />

suo stesso creatore che poi si è suicidato<br />

per la vergogna. Come <strong>di</strong>te?<br />

Un Party game? Il massimo <strong>di</strong> giocatori<br />

per gioco, e la cosa non vale<br />

per tutti i giochi, è due. Avete mai<br />

visto dei Party a cui hanno partecipato<br />

solo due persone? Una tristezza.<br />

Signori, guardatemi negli occhi:<br />

l'handheld gaming è un genere limitato<br />

già <strong>di</strong> per se e Wario Ware<br />

Inc. è l'apoteosi del concetto <strong>di</strong><br />

limitatezza. Non esiste Gioco, non<br />

esiste profon<strong>di</strong>tà. Questo prodotto<br />

non piacerà alle masse come non<br />

piacerà a quegli intellettuali del Bit<br />

che continuano a riempirsi la bocca<br />

con la parola Gameplay. Signori,<br />

questo gioco non può piacere.<br />

Venite, seguitemi, intervistiamo<br />

quei ragazzini laggiù e chie<strong>di</strong>amogli<br />

cosa ne pensano.

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