scarica qui - Adrianocolombo.It
scarica qui - Adrianocolombo.It
scarica qui - Adrianocolombo.It
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
agazzo, ma denso di idee e informazioni quanto e più di tanti testi<br />
difficili e supponenti. L’idea è che gli sforzi di comprensione si<br />
dovrebbero impegnare sui testi letterari, non su quel che ne dice un<br />
manuale.<br />
Intanto impostavamo la parte antologica. Se il curricolo<br />
modulare prevede che si costruiscano percorsi variati, che rispettano<br />
un asse cronologico a grandi linee, senza successioni rigide e senza<br />
assurde pretese di completezza, noi pensavamo che un’antologia non<br />
deve fornire i percorsi, ma i pezzi da montare: un repertorio di testi<br />
ampio per quanto possibile, scandito con criteri di reperibilità. Gli<br />
apparati di note, introduzioni, commenti dovevano essere di aiuto<br />
alla lettura e interpretazione dei testi, ma non sommergerli, come<br />
avveniva in manuali dove occupavano metà dello spazio. I commenti<br />
dovevano essere brevi, chiari, ben scanditi; dovevano distinguere<br />
chiaramente gli elementi di comprensione del testo (temi, forme), su<br />
cui sarebbe difficile dissentire, dagli elementi di interpretazione, che<br />
dovrebbe sempre porsi in termini di opinione, non di verità ac<strong>qui</strong>sita.<br />
Le parti esercitative, che nei manuali del genere hanno assunto<br />
un’importanza crescente, dovevano riguardare la comprensione del<br />
testo, non di quel che ne dice il commentatore.<br />
I negri<br />
Era chiamato “il negro”, quando ancora si poteva usare la<br />
parola, chi scriveva per conto di un personaggio famoso che<br />
pubblicava un memoriale o altro. Si può estendere il termine a quella<br />
decina di colleghi che chiamammo a collaborare all’antologia:<br />
bisognava raccogliere materiale da fonti vastissime, che nessuno<br />
avrebbe potuto esplorare da solo. Di solito i collaboratori si<br />
innamoravano della loro ricerca e proponevano quantità di materiale<br />
impossibili per le misure già ampie dei volumi; senza contare che<br />
quando chiedevamo di scrivere venti righe di commento per prima<br />
cosa ne scrivevano sessanta. Intervenendo interminabilmente sui<br />
loro testi ho formulato una regola di scrittura limpida ed efficace: dì<br />
una cosa per volta, e ogni cosa una volta sola; più facile da enunciare<br />
che da praticare. Ho anche imparato che le difficoltà di revisione e<br />
riscrittura non riguardano solo gli studenti. Dal canto loro i colleghi<br />
potevano ben lamentare che i due boss incontentabili spesso non<br />
sapessero bene che cosa volevano.<br />
65