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e c o n o m i a
portanti relazioni industriali contando sulla vocazione
dell’Italia ad essere, per sua stessa
conformazione geografica, un «ponte» verso
l’Europa.
La politica industriale di Enel mira a costituire
delle partnership solide e durature con i Paesi
del Mediterraneo, che con la crescita dei grandi
colossi asiatici ha ritrovato una grande centralità
come crocevia degli scambi commerciali
con l’Oriente.
Enel, che da azienda a forte caratterizzazione
nazionale è mutata in vera e propria multinazionale
dell’energia, punta ora ad accedere direttamente
alle fonti energetiche primarie, i
combustibili per le proprie centrali, e ad integrarsi
verticalmente per poter competere su
scala globale.
In tale ottica, l’Est Europa ed il Mediterraneo rivestono
un ruolo strategico. Basti pensare che
la quasi totalità delle importazioni di gas naturale
dell’Italia provengono dalla Russia, attraversando
molti paesi dell’ex-blocco sovietico e
dei Balcani, e dall’Algeria, attraverso il gasdotto
sottomarino Transmed.
In questi paesi Enel ha già stretto relazioni industriali
con i giganti dell’energia Gazprom e
Sonatrach. Oltre al già citato ingresso nell’upstream
del gas in Russia attraverso la partecipazione,
in joint venture con Eni, all’asta per gli
asset dell’ex-gigante russo degli idrocarburi
Yukos, Enel sta sviluppando in partnership con
Sonatrach e con altri investitori italiani ed esteri
il progetto Galsi (acronimo di Gasdotto Algeria
Sardegna Italia): la realizzazione di una pipeline
lunga 900 chilometri che collegherà l’Italia
con l’Algeria attraversando la Sardegna,
con un investimento previsto dell’ordine di 2
miliardi di euro. Questo progetto fornisce un
importante contributo ad aumentare la sicurezza
e la flessibilità del sistema di approvvigionamento
di gas naturale dell’Italia che registra un
forte aumento della domanda ed una esposizione
sempre più sbilanciata verso l’Est Europa.
L’intesa raggiunta costituisce un ulteriore
passo nella strategia di Enel volta a crescere
nell’intera filiera del gas e consolida la partnership
con il colosso algerino Sonatrach.
Le partnership industriali con Paesi tipicamen-
l a r i v i s t a d e l l e l i b e r t à
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te produttori di combustibili fossili (gas, petrolio)
sono un fattore chiave per diversificare il rischio
geopolitico di approvvigionamento delle
fonti di energia primaria quali gas e petrolio e
per poter realizzare congiuntamente le infrastrutture
energetiche locali e di interconnessione
con il continente europeo.
Particolare attenzione, inoltre, viene data da
Enel al trasferimento di tecnologie innovative e
sostenibili in paesi caratterizzati da elevatissimi
tassi di crescita.
La politica industriale di
Enel mira a costituire
delle partnership solide e
durature con i Paesi del
Mediterraneo, che con la
crescita dei grandi colossi
asiatici ha ritrovato una
grande centralità come
crocevia degli scambi
commerciali con l’Oriente.
Oltre che impegnarsi sul fronte della lotta al
cambiamento climatico nei paesi in cui è già
presente, Enel mira a estendere e rendere disponibili
le sue migliori tecnologie amiche dell’ambiente
per limitare l’impatto che il repentino
sviluppo dei paesi dell’area Mediterranea e del
Medio Oriente potrebbe avere a livello globale
in un’ottica di contenimento complessivo dei
gas serra.
Tra le principali aree di azione: le rinnovabili, in
particolare il solare termodinamico con il progetto
«Archimede», fonte di estremo interesse
per i paesi del Nord Africa; l’eolico, il carbone
pulito e le strategie di cattura e sequestro della
CO2; il contatore elettronico telegestito e teleletto,
come tecnologia d’avanguardia per la gestione
efficiente del carico delle reti elettriche di
trasporto e distribuzione.
Su questi ed altri temi, Enel ha siglato un Me