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in libreria<br />
Alice Oxman Sotto Berlusconi - Diario di una americana<br />
a Roma 2001-2006. Editori Riuniti 2007, Euro 16,00<br />
Spigolando tra i blog<br />
Spigolando tra i blog ho trovato una straordinaria<br />
e puntuale analisi di una recensione del<br />
libro di Alice Oxman Sotto Berlusconi - Diario di<br />
una americana a Roma pubblicato dall’Unità. Il<br />
libro, per altro, è un interessante esempio dei<br />
pensieri e delle riflessioni di una esponente di<br />
quella gauche-caviar internazionale, di alto livello<br />
sociale ed elegante scrivere, che pensa<br />
che far uscire l’Italia dal disastro in cui da decenni<br />
si trova sia compito delegab<strong>il</strong>e con successo<br />
proprio a quelle livorose anime belle della<br />
politica italiana che di quel disastro ormai decennale<br />
portano per intero la responsab<strong>il</strong>ità.<br />
valeforn@ così scrive sul suo blog:<br />
«È sabato mattina.<br />
Sto leggendo un articolo a dir poco suggestivo<br />
su l’Unità online (ognuno persegue le pratiche<br />
masochiste che preferisce). Sembra un giallo,<br />
una spy-story mentre invece è la triste realtà<br />
quotidiana di questa Italia al declino.<br />
L’articolo è scritto da Marco Travaglio attenta e<br />
solerte sentinella su ogni malcostume o nefandezza.<br />
L’articolo è una recensione al libro di Alice Oxman<br />
Sotto Berlusconi - Diario di un americana<br />
a Roma.<br />
Mi butto a capofitto nella lettura tanto da percepire<br />
subito che i j’accuse sono riferiti al ne-<br />
l a r i v i s t a d e l l e l i b e r t à<br />
93<br />
mico pubblico numero uno che coi suoi miasmi<br />
sta infettando la nostra frag<strong>il</strong>e democrazia.<br />
Beh... intanto Travaglio ci fa sapere che Alice<br />
Oxman è americana, ma ama l’Italia come e<br />
forse più di molti italiani. Anzi, facciamo così...<br />
ne riporto alcuni stralci.<br />
Questo libro di Alice Oxman, una scrittrice<br />
americana che ama l’Italia piú di molti italiani, è<br />
un formidab<strong>il</strong>e antidoto contro l’amnesia furbetta<br />
e miope di chi non vuole fare i conti fino in<br />
fondo con quella stagione nera che ha riportato<br />
in superficie, dopo sessant’anni, i peggiori liquami<br />
di una certa Italia. Sotto Berlusconi è <strong>il</strong><br />
diario puntuale e certosino, dunque inevitab<strong>il</strong>mente<br />
indignato, di una donna che ogni giorno<br />
ha annotato in tempo reale le vergogne del<br />
quinquennio berlusconiano. ...<br />
Ne viene fuori una cronaca impietosa non solo<br />
della nascita e della crescita di un regime moderno,<br />
o postmoderno, ma anche della mitridatizzazione<br />
che giorno dopo giorno, complice <strong>il</strong><br />
monopolio dell’informazione, induce i piú ad<br />
abituarsi, ad assuefarsi, ad abbassare progressivamente<br />
le difese immunitarie, a lasciar<br />
passare i peggiori orrori sempre nella convinzione<br />
autoconsolatoria che “questa è l’ultima<br />
volta”. E invece è sempre la penultima. Con<br />
l’occhio sgombro dalle lenti deformate del fam<strong>il</strong>ismo<br />
amorale e dell’eterno fascismo italiota,<br />
l’autrice scandisce sempre piú angosciata, stupita<br />
e sconcertata i rintocchi di quelle giornate<br />
che sembravano non finire mai...<br />
Sullo sfondo, mentre cadono i foglietti del calendario,<br />
prende corpo l’Agenda Unica del regime<br />
e del suo ducetto, che fa sparire interi pezzi<br />
di realtà dalle sue tv (tutte) e dunque dalla<br />
mente dei cittadini. E impone i suoi interessi a<br />
un’intera nazione, finendo per convincerla che<br />
le vere emergenze nazionali sono i (suoi) processi,<br />
le (sue) aziende, le (sue) tasse. “Un regime<br />
–scrive l’autrice – nasce tra m<strong>il</strong>le distrazioni.<br />
Scrivo per non avere rimpianti”.<br />
Lo schifo monta in me proseguendo la lettura<br />
riga dopo riga.