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l a r i v i s t a d e l l e l i b e r t à<br />
morandum of Undestanding con l’agenzia governativa<br />
Saudi Arabian General Investment Authority<br />
(Sagia) con l’obiettivo di sv<strong>il</strong>uppare <strong>il</strong> programma<br />
denominato «Economic cities». Un piano<br />
che prevede la costruzione di sei nuove città<br />
in aree periferiche con l’obiettivo di riequ<strong>il</strong>ibrare<br />
lo sv<strong>il</strong>uppo economico del Regno Saudita. Al<br />
tempo stesso, è una delle più grandi iniziative<br />
mai tentate di crescita urbanistica, sociale ed<br />
economica strategicamente pianificata con l’adozione<br />
delle soluzioni più avanzate e competitive<br />
in ogni campo: dall’ed<strong>il</strong>izia, ai trasporti, all’energia.<br />
Le sei nuove città «sostenib<strong>il</strong>i» saranno<br />
dotate delle più moderne tecnologie «verdi» e di<br />
reti e servizi energetici all’avanguardia.<br />
Enel è stata individuata come partner di eccellenza<br />
per questo ambizioso progetto, grazie al<br />
suo riconosciuto know how e alla sua capacità<br />
di innovazione nel settore dell’energia elettrica.<br />
L’accordo raggiunto costituisce per Enel e per<br />
l’Italia una importante occasione per rafforzare<br />
la collaborazione con uno dei Paesi chiave per<br />
<strong>il</strong> futuro energetico del pianeta.<br />
Una terza linea di azione di Enel per i Paesi<br />
dell’Est Europa e del Mediterraneo è rappresentata<br />
dall’investimento diretto in queste aree<br />
per poter superare alcune barriere del «non fare»<br />
in Italia trainando le imprese italiane sue<br />
fornitrici e non verso l’estero. Sempre più investitori<br />
internazionali guardano con interesse<br />
i paesi del bacino come interessanti opportunità<br />
di investimento per la realizzazione di<br />
quelle infrastrutture che, per impatti ambientali<br />
reali o presunti o per complicazioni autorizzative<br />
e burocratiche, diventano sempre più<br />
una «corsa ad ostacoli» nei rispettivi paesi di<br />
appartenenza.<br />
La realizzazione diretta di siti produttivi in aree<br />
limitrofe e l’importazione di quota parte della<br />
produzione attraverso infrastrutture di interconnessione<br />
è un’alternativa interessante che offre<br />
maggiori certezze nella realizzazione degli<br />
impianti di generazione elettrica. Il costo delle<br />
infrastrutture di interconnessione non rappresenta,<br />
nella maggior parte dei casi, un aggravio<br />
aggiuntivo rispetto ai costi dei ritardi nella<br />
realizzazione degli impianti.<br />
In tale direzione, Enel è stata selezionata in<br />
62<br />
e c o n o m i a<br />
Grecia come miglior offerente per la realizzazione<br />
di una centrale a ciclo combinato ad alta<br />
efficienza ed ha acquisito anche 200 MW di<br />
impianti eolici.<br />
In Albania, Enel ha siglato un Memorandum of<br />
Understanding con <strong>il</strong> Ministero dell’Economia<br />
locale per lo sv<strong>il</strong>uppo di una centrale a carbone<br />
pulito da 800 MW, dotata delle migliori tecnologie<br />
ambientali, e la realizzazione di una interconnessione<br />
che consentirà di importare<br />
una quota r<strong>il</strong>evante della produzione in Italia. In<br />
Romania è stato avviato lo sv<strong>il</strong>uppo di nuova<br />
capacità di produzione, per la realizzazione di<br />
nuove centrali a carbone pulito.<br />
Infine, Enel punta a «fare sistema» con le imprese<br />
nazionali per supportare la loro internazionalizzazione<br />
nel settore dell’energia.<br />
Il tessuto industriale italiano, caratterizzato<br />
principalmente da Piccole e Medie Imprese<br />
può beneficiare dell’espansione estera dei<br />
grandi gruppi nazionali stab<strong>il</strong>endo accordi per <strong>il</strong><br />
supporto e la collaborazione nelle aree di presenza<br />
estera.<br />
In tal senso, Enel ed ANIE, l’associazione dei costruttori<br />
elettrici aderente a Confindustria, hanno<br />
sv<strong>il</strong>uppato progetti per la reciproca promozione<br />
nei mercati esteri, lo scambio di informazioni e<br />
dati finalizzati ad una migliore conoscenza dei<br />
mercati di comune interesse e la ricerca ed identificazione<br />
di soluzioni che garantiscano l’ottimizzazione<br />
delle infrastrutture elettriche.<br />
Infine, un supporto essenziale, soprattutto in<br />
settori con alto valore strategico, come quello<br />
dell’energia, dovrà venire dalla politica e dalle<br />
Istituzioni nazionali al fine di stab<strong>il</strong>ire relazioni<br />
di lungo periodo con i Paesi dell’Est Europa e<br />
del bacino del Mediterraneo e per preparare <strong>il</strong><br />
campo per l’azione delle imprese nazionali.