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Atlante delle orchidee della Provincia di Siena (dimensione: 6Mb)

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OPHRYS BERTOLONII MORETTI<br />

NOME COMUNE OFRIDE DI BERTOLONI; UCCELLINO CHE SI SPECCHIA<br />

Descrizione Pianta alta 15-30 cm, provvista<br />

<strong>di</strong> due rizotuberi sub-sferici o ovoidali e alcune<br />

ra<strong>di</strong>ci ingrossate. Scapo eretto, un po’ robusto;<br />

foglie basali riunite in rosetta, oblungo-lanceolate;<br />

foglie cauline erette, lanceolate, minori<br />

e guainanti il fusto. Infiorescenza lassa, pauciflora<br />

(3-8 fiori). Brattee ovato-lanceolate, con<br />

apice ottuso, erbacee, molto più lunghe dell’ovario.<br />

Sepali gran<strong>di</strong>, ovato-lanceolati, concavi,<br />

ottusi all’apice, i laterali <strong>di</strong>vergenti, il<br />

me<strong>di</strong>ano eretto e ripiegato in avanti, <strong>di</strong> colore<br />

rosa più o meno intenso, talvolta sbiancati,<br />

sempre con una evidente nervatura centrale<br />

verde. Petali allungati, lineari, <strong>di</strong>vergenti, rosei<br />

o porporini, con margine più scuro e ciliato;<br />

labello intero (raramente un po’ trilobo ma con<br />

lobi laterali appena accennati), a forma <strong>di</strong><br />

sella quin<strong>di</strong> concavo, coperto da densa peluria<br />

bruno-nerastra e con margini ribattuti;<br />

appen<strong>di</strong>ce apicale ottusa rivolta in avanti e<br />

arcuata; macula <strong>di</strong> forma variabile, spesso a<br />

forma <strong>di</strong> scudo, lucida e staccata dalla base<br />

del labello; apice <strong>della</strong> colonna corto e acuto.<br />

Habitat Incolti, prati, garighe, margini stradali<br />

e arbusteti, su substrato calcareo, tra 200 e<br />

1000 m.<br />

Periodo <strong>di</strong> fioritura Aprile-maggio.<br />

Distribuzione Centro-Me<strong>di</strong>terranea. In Italia è<br />

segnalata in Emilia Romagna, regioni centromeri<strong>di</strong>onali<br />

e Sicilia.<br />

Note tassonomiche Secondo alcuni il binomio<br />

Ophrys bertolonii è da considerarsi invalido perché<br />

la descrizione originaria fu fatta su esemplari<br />

provenienti dalla Liguria, regione ove questa<br />

specie risulta assente. Pertanto tutta la tassonomia<br />

dovrebbe essere cambiata. Il riconoscimento<br />

<strong>di</strong> questa orchidea dalle congeneri è abbastanza<br />

agevole: la macula è nettamente staccata<br />

dalla base del labello che, a <strong>di</strong>fferenza <strong>delle</strong><br />

altre specie nelle quali è piano o convesso, in O.<br />

bertolonii è sempre concavo, a forma <strong>di</strong> sella.<br />

Note <strong>di</strong>stributive Analogamente a quanto<br />

riscontrato per la specie precedente, Ophrys<br />

bertolonii è una <strong>delle</strong> <strong>orchidee</strong> <strong>di</strong> questo<br />

genere più <strong>di</strong>ffuse in provincia <strong>di</strong> <strong>Siena</strong>, con<br />

complessive 67 segnalazioni (<strong>delle</strong> quali ben<br />

45 sono osservazioni <strong>di</strong>rette) ed una copertura<br />

<strong>di</strong> 33 quadrati su 52. Numerosi sono i dati<br />

raccolti nella Montagnola Senese, in Val<br />

d’Orcia, Val d’Arbia nonché sul rilievo calcareo<br />

del Monte Cetona ove si accompagna a<br />

molte altre orchidacee. Anche questa entità<br />

infatti si adatta abbastanza bene ad ambienti<br />

con moderato <strong>di</strong>sturbo come incolti, margini<br />

stradali e <strong>di</strong> coltivi. Non si tratta <strong>di</strong> una specie<br />

<strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni né <strong>di</strong> particolare vistosità<br />

se si eccettuano i tepali violetti o fucsia, tanto<br />

da confondersi spesso in mezzo alle erbe più<br />

alte; cionostante il richiamo degli impollinatori<br />

è estremamente efficace, dal momento che i<br />

fiori sono oggetto <strong>di</strong> visite da parte <strong>di</strong> numerosi<br />

insetti pronubi.

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