Atlante delle orchidee della Provincia di Siena (dimensione: 6Mb)
Atlante delle orchidee della Provincia di Siena (dimensione: 6Mb)
Atlante delle orchidee della Provincia di Siena (dimensione: 6Mb)
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
76<br />
EPIPACTIS PLACENTINA BONGIORNI & P. GRÜNANGER<br />
NOME COMUNE EPIPACTIS DI PIACENZA<br />
Descrizione Pianta alta 20-40 cm, non molto<br />
robusta, con apparato ipogeo costituito <strong>di</strong> un<br />
corto rizoma orizzontale da cui si <strong>di</strong>partono<br />
ra<strong>di</strong>ci ingrossate. Scapo eretto, verde, rosato<br />
e glabro alla base, pubescente in alto. Foglie<br />
basali assenti, le cauline 4-7, più lunghe degli<br />
interno<strong>di</strong>, arcuate, semiamplessicauli, scanalate,<br />
con margini ondulati, ovato-lanceolate o<br />
lanceolate, ridotte in alto. Infiorescenza allungata,<br />
più o meno densa, spesso unilaterale,<br />
composta <strong>di</strong> numerosi piccoli fiori campanulati<br />
e penduli. Brattee ver<strong>di</strong>, lanceolate, le inferiori<br />
più lunghe dell’intero fiore, le altre decrescenti<br />
verso l’alto. Sepali ovato-lanceolati, verdastri<br />
con margine rosato; petali ovato-lanceolati,<br />
rosati e venati <strong>di</strong> porpora. Labello un po’<br />
più corto dei sepali; ipochilo semisferico, rosato<br />
all’esterno, internamente rosa-porporino;<br />
epichilo rosa, triangolare, con apice raramente<br />
rivolto all’in<strong>di</strong>etro, margini rialzati e gibbosità<br />
basali quasi assenti; ovario piriforme, pubescente<br />
e brevemente peduncolato.<br />
Habitat Boschi <strong>di</strong> latifoglie decidue (1000 m slm).<br />
Periodo <strong>di</strong> fioritura Luglio-agosto.<br />
Distribuzione Eurime<strong>di</strong>terranea. In Italia è presente<br />
in Veneto, Liguria, Emilia Romagna,<br />
Toscana, Marche, Lazio, Campania, Calabria<br />
e Sicilia.<br />
Note tassonomiche La posizione sistematica<br />
<strong>di</strong> questa specie è ancora oggetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione;<br />
essa sembra essere particolarmente affine<br />
a E. muelleri, dalla quale si <strong>di</strong>fferenzia per<br />
il colore roseo dei fiori, la parte interna dell’ipochilo<br />
che è porporina e l’epichilo quasi<br />
piano o con margini rivolti verso l’alto. L’epiteto<br />
specifico è de<strong>di</strong>cato alla città <strong>di</strong> Piacenza, nel<br />
cui territorio è situato il locus classicus <strong>della</strong><br />
specie, cioè il luogo del primo rinvenimento e<br />
<strong>della</strong> descrizione.<br />
Note <strong>di</strong>stributive Come la specie precedente,<br />
anche Epipactis placentina costituisce<br />
una vera rarità a livello <strong>di</strong> territorio provinciale<br />
senese; allo stato attuale <strong>delle</strong><br />
conoscenze ne è nota una sola stazione<br />
poco a monte <strong>di</strong> Abba<strong>di</strong>a San Salvatore<br />
alle pen<strong>di</strong>ci del cono vulcanico dell’Amiata<br />
(QN14). È comunque necessario precisare<br />
che il genere Epipactis non è molto conosciuto<br />
e le <strong>di</strong>fferenze tra le specie sono<br />
poco facili da osservare e in<strong>di</strong>viduare; uno<br />
stu<strong>di</strong>o più attento <strong>della</strong> flora senese e in particolare<br />
<strong>di</strong> questo gruppo <strong>di</strong> piante potrebbe<br />
in futuro rivelare la presenza <strong>di</strong> altre stazioni<br />
interessanti.