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Atlante delle orchidee della Provincia di Siena (dimensione: 6Mb)

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EPIPACTIS PLACENTINA BONGIORNI & P. GRÜNANGER<br />

NOME COMUNE EPIPACTIS DI PIACENZA<br />

Descrizione Pianta alta 20-40 cm, non molto<br />

robusta, con apparato ipogeo costituito <strong>di</strong> un<br />

corto rizoma orizzontale da cui si <strong>di</strong>partono<br />

ra<strong>di</strong>ci ingrossate. Scapo eretto, verde, rosato<br />

e glabro alla base, pubescente in alto. Foglie<br />

basali assenti, le cauline 4-7, più lunghe degli<br />

interno<strong>di</strong>, arcuate, semiamplessicauli, scanalate,<br />

con margini ondulati, ovato-lanceolate o<br />

lanceolate, ridotte in alto. Infiorescenza allungata,<br />

più o meno densa, spesso unilaterale,<br />

composta <strong>di</strong> numerosi piccoli fiori campanulati<br />

e penduli. Brattee ver<strong>di</strong>, lanceolate, le inferiori<br />

più lunghe dell’intero fiore, le altre decrescenti<br />

verso l’alto. Sepali ovato-lanceolati, verdastri<br />

con margine rosato; petali ovato-lanceolati,<br />

rosati e venati <strong>di</strong> porpora. Labello un po’<br />

più corto dei sepali; ipochilo semisferico, rosato<br />

all’esterno, internamente rosa-porporino;<br />

epichilo rosa, triangolare, con apice raramente<br />

rivolto all’in<strong>di</strong>etro, margini rialzati e gibbosità<br />

basali quasi assenti; ovario piriforme, pubescente<br />

e brevemente peduncolato.<br />

Habitat Boschi <strong>di</strong> latifoglie decidue (1000 m slm).<br />

Periodo <strong>di</strong> fioritura Luglio-agosto.<br />

Distribuzione Eurime<strong>di</strong>terranea. In Italia è presente<br />

in Veneto, Liguria, Emilia Romagna,<br />

Toscana, Marche, Lazio, Campania, Calabria<br />

e Sicilia.<br />

Note tassonomiche La posizione sistematica<br />

<strong>di</strong> questa specie è ancora oggetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione;<br />

essa sembra essere particolarmente affine<br />

a E. muelleri, dalla quale si <strong>di</strong>fferenzia per<br />

il colore roseo dei fiori, la parte interna dell’ipochilo<br />

che è porporina e l’epichilo quasi<br />

piano o con margini rivolti verso l’alto. L’epiteto<br />

specifico è de<strong>di</strong>cato alla città <strong>di</strong> Piacenza, nel<br />

cui territorio è situato il locus classicus <strong>della</strong><br />

specie, cioè il luogo del primo rinvenimento e<br />

<strong>della</strong> descrizione.<br />

Note <strong>di</strong>stributive Come la specie precedente,<br />

anche Epipactis placentina costituisce<br />

una vera rarità a livello <strong>di</strong> territorio provinciale<br />

senese; allo stato attuale <strong>delle</strong><br />

conoscenze ne è nota una sola stazione<br />

poco a monte <strong>di</strong> Abba<strong>di</strong>a San Salvatore<br />

alle pen<strong>di</strong>ci del cono vulcanico dell’Amiata<br />

(QN14). È comunque necessario precisare<br />

che il genere Epipactis non è molto conosciuto<br />

e le <strong>di</strong>fferenze tra le specie sono<br />

poco facili da osservare e in<strong>di</strong>viduare; uno<br />

stu<strong>di</strong>o più attento <strong>della</strong> flora senese e in particolare<br />

<strong>di</strong> questo gruppo <strong>di</strong> piante potrebbe<br />

in futuro rivelare la presenza <strong>di</strong> altre stazioni<br />

interessanti.

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