Atlante delle orchidee della Provincia di Siena (dimensione: 6Mb)
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ANACAMPTIS PAPILIONACEA (L.) R.M. BATEMAN, PRIDGEON & M.W. CHASE<br />
BASIONIMO ORCHIS PAPILIONACEA L.<br />
NOME COMUNE ORCHIDEA FARFALLA<br />
Descrizione Pianta alta 15-40(50) cm, provvista<br />
<strong>di</strong> due rizotuberi tondeggianti. Scapo<br />
eretto, cilindrico, sfumato <strong>di</strong> rosso all’apice;<br />
foglie basali lineari-lanceolate, carenate e<br />
riunite in rosetta; le cauline avvolgenti il fusto<br />
e progressivamente ridotte verso l’alto. Brattee<br />
lanceolate, gran<strong>di</strong>, poco più lunghe dell’ovario,<br />
generalmente rosse con venature più<br />
scure. Infiorescenza più o meno densa, in<br />
genere pauciflora. Fiori gran<strong>di</strong> e vistosi, <strong>di</strong><br />
colore variabile dal rosso-porpora al rosa.<br />
Sepali ovato-lanceolati, conniventi e rivolti<br />
verso l’alto a formare un casco aperto; petali<br />
più stretti e più brevi dei sepali; labello intero,<br />
<strong>di</strong> norma più chiaro degli altri tepali, striato <strong>di</strong><br />
porpora, variabile in larghezza, piano o concavo,<br />
con margini crenulati e rialzati; sperone<br />
più corto dell’ovario, sbiancato o roseo, conico<br />
e rivolto verso il basso.<br />
Habitat Praterie aride, pascoli e garighe, tra<br />
500 e 1000 m.<br />
Periodo <strong>di</strong> fioritura Aprile-maggio.<br />
Distribuzione Eurime<strong>di</strong>terranea. In Italia è<br />
segnalata in tutte le regioni tranne Friuli-<br />
Venezia Giulia e Trentino Alto A<strong>di</strong>ge.<br />
Note tassonomiche Insieme a Orchis coriophora,<br />
O. laxiflora e O. morio, è stata <strong>di</strong><br />
recente spostata all’interno del genere<br />
Anacamptis in seguito a stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> filogenesi<br />
molecolare (GIROS, 2009); è senza dubbio<br />
una <strong>delle</strong> <strong>orchidee</strong> spontanee più appariscenti<br />
e facili da avvistare, grazie alla colorazione<br />
vivace e ai fiori gran<strong>di</strong>. A causa <strong>di</strong> ciò è<br />
anche una <strong>delle</strong> specie maggiormente minacciate<br />
dalla raccolta in<strong>di</strong>scriminata degli steli<br />
fioriti.<br />
Note <strong>di</strong>stributive In provincia <strong>di</strong> <strong>Siena</strong> è presente<br />
in 11 quadrati su 52, con un totale <strong>di</strong><br />
19 segnalazioni, rientrando pertanto tra le<br />
specie rare a livello provinciale. La sua <strong>di</strong>stribuzione<br />
appare infatti abbastanza localizzata,<br />
mostrando preferenza per i prati ari<strong>di</strong> su<br />
substrato basico o neutro-basico, come sui<br />
rilievi calcarei de Le Cornate <strong>di</strong> Gerfalco,<br />
Monti <strong>di</strong> Trequanda e settore meri<strong>di</strong>onale, in<br />
corrispondenza del comprensorio amiatino,<br />
bassa Val d’Orcia, Valle del Paglia e Monte<br />
Cetona.<br />
Si può incrociare con A. morio, dando origine<br />
all’ibrido naturale Anacamptis ×gennari.<br />
Nei pressi <strong>di</strong> Montegui<strong>di</strong> è infatti stata osservata<br />
una stazione <strong>di</strong> questo ibrido benchè in<br />
assenza <strong>di</strong> A. papilionacea, un tempo forse<br />
presente e adesso scomparsa.