Atlante delle orchidee della Provincia di Siena (dimensione: 6Mb)
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La prateria su calcare de Le Cornate <strong>di</strong> Gerfalco. (Foto C. Perini)<br />
Questo è importante soprattutto per <strong>orchidee</strong><br />
terrestri <strong>di</strong> ambienti temperati che richiedono<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> elevata luminosità (Kull, 2002;<br />
Huang et al., 2007). Le specie che presentano<br />
una infiorescenza non molto elevata in<br />
altezza risentono maggiormente dell’influenza<br />
negativa <strong>delle</strong> specie competitrici, spesso<br />
accentuata dalla eutrofizzazione dei suoli,<br />
specialmente durante la fase vegetativa (Kull &<br />
Hutchings, 2006). Himantoglossum adriaticum<br />
mostra un comportamento <strong>di</strong>verso rispetto alle<br />
altre Orchidaceae dal momento che, potendo<br />
raggiungere <strong>di</strong>mensioni anche maggiori <strong>di</strong> 90<br />
cm, è meno influenzato dalla copertura erbacea<br />
e può inse<strong>di</strong>arsi non solo in habitat prativi<br />
ma anche in ambienti <strong>di</strong> orlo (Rossi, 2002).<br />
Molti stu<strong>di</strong> riconoscono come le popolazioni<br />
<strong>di</strong> <strong>orchidee</strong> sono influenzate dalla gestione<br />
dell’habitat, specialmente dove queste attività<br />
eliminano la competizione con le altre specie<br />
vascolari. Rimuovere biomassa attraverso il<br />
pascolo e lo sfalcio crea spazi che permettono<br />
a queste bulbose <strong>di</strong> aumentare la loro superfi-<br />
cie fogliare, <strong>di</strong> sviluppare infiorescenze più<br />
gran<strong>di</strong> e produrre quin<strong>di</strong> una maggiore quantità<br />
<strong>di</strong> semi (cfr. Wotavovà et al., 2004;<br />
Coates et al., 2006).<br />
Considerando che nelle aree indagate<br />
l’abbondanza <strong>di</strong> Orchidaceae è strettamente<br />
legata alle praterie con brometo subarido, si<br />
ritiene, come riportato largamente in letteratura<br />
(Barbaro et al., 2003), che la ripresa <strong>delle</strong> attività<br />
<strong>di</strong> gestione in queste praterie permetterebbe,<br />
impedendo la formazione <strong>di</strong> un cotico<br />
erboso continuo e rallentando la <strong>di</strong>namica<br />
vegetazionale, il mantenimento <strong>della</strong> bio<strong>di</strong>versità<br />
e la conservazione <strong>delle</strong> popolazioni <strong>di</strong><br />
<strong>orchidee</strong>, dalle quali <strong>di</strong>pende l’elevato valore<br />
<strong>di</strong> questi habitat. Per la conservazione <strong>di</strong> tali<br />
ambienti e <strong>delle</strong> popolazioni <strong>di</strong> Orchidaceae<br />
ivi presenti, è quin<strong>di</strong> utile un pascolo moderato,<br />
il cui principale effetto è la creazione <strong>di</strong><br />
“regeneration gaps” (Grubb, 1977, 1986), in<br />
grado cioè <strong>di</strong> limitare la copertura <strong>delle</strong> entità<br />
erbacee dominanti e permettere la coesistenza<br />
<strong>di</strong> bulbose quali le <strong>orchidee</strong>.