Atlante delle orchidee della Provincia di Siena (dimensione: 6Mb)
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OPHRYS ARGOLICA H. FLEISCHM. SUBSP. CRABRONIFERA (SEBAST. & MAURI) FAURH.<br />
BASIONIMO OPHRYS CRABRONIFERA SEBAST. & MAURI<br />
NOME COMUNE OFRIDE CALABRONE, FIOR DI CALABRONE<br />
Descrizione Pianta alta 20-60 cm, con apparato<br />
ipogeo costituito da due rizotuberi sub-sferici<br />
o ellittici e numerose ra<strong>di</strong>ci ingrossate.<br />
Scapo eretto, robusto e slanciato; foglie basali<br />
riunite in rosetta, oblungo-lanceolate, <strong>di</strong> colore<br />
verde chiaro, quasi grigiastre; foglie cauline<br />
erette, lanceolate e più o meno guainanti il<br />
fusto. Infiorescenza lassa, composta <strong>di</strong> 3-10<br />
fiori. Brattee gran<strong>di</strong>, ovato-lanceolate, concave,<br />
erbacee, più lunghe dell’ovario. Fiori relativamente<br />
gran<strong>di</strong>. Sepali laterali lanceolatitriangolari,<br />
il me<strong>di</strong>ano ovato-lanceolato, tutti un<br />
po’ riflessi, <strong>di</strong> colore variabile (biancastri, rosati<br />
o porporini), sempre con una evidente nervatura<br />
centrale verde. Petali triangolari, <strong>di</strong>vergenti,<br />
pubescenti, lunghi 2/3 dei sepali, concolori<br />
o poco più scuri <strong>di</strong> essi; labello intero o<br />
quasi, convesso, vellutato, da bruno-rossastro<br />
a marrone scuro, con gibbosità basali assenti<br />
o poco evidenti, margini ribattuti e cosparsi <strong>di</strong><br />
pelosità più densa e lunga; appen<strong>di</strong>ce apicale<br />
triangolare evidente, verde-giallastra e rivolta<br />
in avanti; macula variabile, piccola, plumbea<br />
e lucida, a forma <strong>di</strong> U o <strong>di</strong> H; apice <strong>della</strong><br />
colonna corto e ottuso.<br />
Habitat Prati, garighe, arbusteti e boschi ra<strong>di</strong><br />
tra 800 e 1000 m.<br />
Periodo <strong>di</strong> fioritura Aprile-maggio.<br />
Distribuzione Endemica dell’Italia centrale,<br />
Abruzzo, Molise e Campania.<br />
Note tassonomiche Più conosciuta con il<br />
basionimo <strong>di</strong> Ophrys crabronifera, riferito alla<br />
forma del labello che assomiglia all’addome<br />
<strong>di</strong> un calabrone, recentemente è stata spostata<br />
all’interno <strong>di</strong> O. argolica e <strong>di</strong> essa considerata<br />
sottospecie. Sebbene i caratteri <strong>di</strong>agnostici<br />
siano abbastanza costanti potrebbe talora<br />
essere confusa con specie del gruppo <strong>di</strong> O.<br />
sphegodes, dalle quali si riconosce però per i<br />
petali, che sono vellutati, rosa o porporini e<br />
con margini sempre lisci.<br />
Note <strong>di</strong>stributive Dal presente stu<strong>di</strong>o emerge<br />
come Ophrys argolica subsp. crabronifera sia,<br />
tra tutte le <strong>orchidee</strong> <strong>della</strong> provincia <strong>di</strong> <strong>Siena</strong>, la<br />
specie più rara in assoluto (1 quadrato su 52).<br />
Di essa è segnalata la presenza solo sul<br />
Monte Cetona (QN35) da Mazzeschi & Selvi<br />
(1999) ma non si hanno ulteriori testimonianze<br />
né conferme recenti. Non è comunque da<br />
escludere la sua presenza in altre aree del territorio<br />
provinciale; si tratta infatti <strong>di</strong> una specie<br />
<strong>di</strong> ambienti aperti come prati e garighe o margini<br />
boschivi, su suolo calcareo; tali con<strong>di</strong>zioni,<br />
per quanto non frequenti, sono comunque<br />
presenti ed è probabile che uno stu<strong>di</strong>o accurato<br />
<strong>della</strong> flora senese possa rivelarne la presenza<br />
anche al <strong>di</strong> fuori del Monte Cetona.