Atlante delle orchidee della Provincia di Siena (dimensione: 6Mb)
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ANACAMPTIS LAXIFLORA (LAM.) R.M. BATEMAN, PRIDGEON & M.W. CHASE<br />
BASIONIMO ORCHIS LAXIFLORA LAM.<br />
NOME COMUNE ORCHIDEA DI PALUDE<br />
Descrizione Pianta alta 20-60 cm, con due<br />
rizotuberi sub-sferici. Scapo eretto, angoloso,<br />
sfumato <strong>di</strong> porpora all’apice; foglie basali<br />
non in rosetta, strette e acuminate, carenate e<br />
<strong>di</strong>stribuite lungo il fusto. Brattee lanceolate,<br />
acute, lunghe più o meno come l’ovario, talvolta<br />
maggiori, verdastre o sfumate <strong>di</strong> porpora.<br />
Infiorescenza lassa, cilindrica, con fiori<br />
ben <strong>di</strong>stanziati l’uno dall’altro. Fiori interamente<br />
porporini eccezion fatta per la fascia<br />
verticale me<strong>di</strong>ana del labello che risulta sbiancata.<br />
Sepali e petali conniventi a formare un<br />
casco lasso, talvolta gli esterni patenti; labello<br />
trilobo, largo, con lobo me<strong>di</strong>ano più breve<br />
dei laterali; sperone più corto dell’ovario,<br />
cilindrico, orizzontale o rivolto verso l’alto,<br />
porporino e bilobo all’apice.<br />
Habitat Prati umi<strong>di</strong> e aperti, eventualmente<br />
secchi in estate, a una quota compresa tra<br />
300 e 1000 m.<br />
Periodo <strong>di</strong> fioritura Aprile-giugno.<br />
Distribuzione Eurime<strong>di</strong>terranea. In Italia è<br />
segnalata in tutte le regioni tranne Valle<br />
d’Aosta e Trentino Alto A<strong>di</strong>ge.<br />
Note tassonomiche Come la precedente è più<br />
conosciuta con il vecchio nome <strong>di</strong> Orchis laxiflora<br />
(GIROS, 2009). È simile, dal punto <strong>di</strong><br />
vista morfologico, a A. morio con la quale<br />
potrebbe essere confusa, se non fosse per il<br />
labello privo <strong>di</strong> macchie, lo sperone bilobo<br />
all’apice, fiori in genere più gran<strong>di</strong> e spiga<br />
lassa con fiori ben <strong>di</strong>stanziati, da qui il nome.<br />
Note <strong>di</strong>stributive Si tratta <strong>di</strong> una specie<br />
alquanto rara, <strong>di</strong> cui sono note al momento soltanto<br />
7 segnalazioni; tra queste, due sono<br />
anteriori al 1950 e relative alla stazione localizzata<br />
presso Filetta (PN88) (Tassi, 1906),<br />
non confermata <strong>di</strong> recente. Complessivamente<br />
è presente in 7 quadrati su 52 sebbene la sta-<br />
zione <strong>di</strong> Lecceto, basata su un campione <strong>di</strong><br />
erbario del 1964, andrebbe confermata.<br />
Pertanto essa risulta presente con certezza sul<br />
Monte Amiata (Contorni, 1992) e nella<br />
Riserva Naturale provinciale “Bosco <strong>di</strong><br />
Sant’Agnese” (Castellina in Chianti). Secondo<br />
Contorni (op. cit.), in prossimità <strong>di</strong> Bagni San<br />
Filippo è presente una popolazione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui<br />
con caratteri interme<strong>di</strong> tra A. laxiflora e A.<br />
palustris; si potrebbe in tal caso trattare <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui<br />
ibri<strong>di</strong>, sebbene al momento la seconda<br />
specie parentale non sia effettivamente presente<br />
nelle vicinanze, né in tutto il territorio provinciale.<br />
Interessante e degna <strong>di</strong> attenzione è<br />
la stazione presso il Lago <strong>di</strong> Montepulciano.