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Atlante delle orchidee della Provincia di Siena (dimensione: 6Mb)

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ORCHIS ITALICA POIR.<br />

SINONIMO ORCHIS UNDULATIFOLIA BIV.<br />

NOME COMUNE ORCHIDEA ITALICA<br />

Descrizione Pianta alta 20-50 cm, con apparato<br />

ipogeo costituito da due rizotuberi ovoi<strong>di</strong><br />

e numerose ra<strong>di</strong>ci ingrossate. Scapo eretto,<br />

robusto, <strong>di</strong> colere verde chiaro; foglie basali<br />

riunite in rosetta, strette, oblungo-lanceolate,<br />

con margini ondulati, le cauline minori, erette<br />

e abbraccianti il fusto. Brattee ridotte a brevi<br />

squame, triangolari-lanceolate, acute, molto<br />

più corte dell’ovario. Infiorescenza formata da<br />

numerosi fiori, dapprima densa, conica o<br />

ovata, successivamente allungata e sub-cilindrica.<br />

Sepali lanceolati, acuminati, rosati con<br />

venature porporine, conniventi a formare un<br />

casco allungato; petali lineari-lanceolati, più<br />

stretti dei sepali e nascosti sotto <strong>di</strong> essi ma in<br />

genere <strong>di</strong> colore rosa più scuro; labello piatto,<br />

più lungo che largo, profondamente trilobo,<br />

con lobi laterali lineari o falcati, acuti, il me<strong>di</strong>ano<br />

più lungo dei laterali e trilobo, con due<br />

lobuli laterali lineari e un lobulo me<strong>di</strong>ano molto<br />

più corto; il colore del labello è assai variabile,<br />

dal bianco, al rosa, fino al porpora; la<br />

parte centrale è però quasi sempre sbiancata<br />

e cosparsa <strong>di</strong> piccole macchie porporine; sperone<br />

roseo o biancastro, lungo circa metà dell’ovario,<br />

cilindrico, talvolta un po’ incurvato,<br />

<strong>di</strong>retto verso il basso.<br />

Habitat Praterie, arbusteti, margini stradali, a<br />

una quota compresa tra 300 e 900 m.<br />

Periodo <strong>di</strong> fioritura Marzo-maggio.<br />

Distribuzione Me<strong>di</strong>terranea. In Italia è segnalata<br />

in tutte le regioni dell’Italia centrale e meri<strong>di</strong>onale;<br />

assente in Sardegna.<br />

Note tassonomiche La forma “antropomorfa”<br />

del labello, unita alle foglie <strong>della</strong> rosetta basale<br />

ondulate sul margine (da cui deriva l’epiteto<br />

specifico undulatifolia <strong>di</strong> uno dei sinonimi) permette<br />

un riconoscimento abbastanza agevole<br />

<strong>di</strong> questa specie, anche in assenza <strong>di</strong> fiori.<br />

Tende a formare nuclei composti <strong>di</strong> numerosi<br />

in<strong>di</strong>vidui; la colorazione complessiva dei fiori<br />

è abbastanza variabile e sono note forme interamente<br />

bianche (apocromatiche), sebbene<br />

prive <strong>di</strong> valore tassonomico.<br />

Note <strong>di</strong>stributive Dopo Orchis militaris, <strong>di</strong> cui<br />

si conosce un’unica stazione, è, insieme a O.<br />

pauciflora, la specie più rara del genere<br />

Orchis in provincia <strong>di</strong> <strong>Siena</strong>; con 9 segnalazioni,<br />

copre 6 quadrati dei 52 totali, con due<br />

nuclei, il primo situato presso Pontignano<br />

(PP90), il secondo compreso tra il Monte<br />

Amiata, la bassa Val d’Orcia, Monticchiello e<br />

il Monte Cetona.

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