Antologia Pagine Ribelli Volume Terzo

Antologia Pagine Ribelli Volume Terzo
4.2 I nostri pezzi che un giorno furono interi
poeti
di Dario Maria Desantis
E noi guerrieri sopravvissuti che trasportiamo sulle
[spalle le nostre tombe che bruciano]
nella memoria del cemento dell'indifferenza, con tutti
[i nostri pezzi che un giorno]
furono interi poeti, dai tetti infangati di neve, dalle
[terrazze di Brera e dell'Università Statale]
scaraventavamo giù i fantocci fiammeggianti con le
[foto dei generali imbonitori]
di massacri capitalisti, perché il Cong ci era entrato
[nel cuore sgolando hendrix-rock]
e friggendo a sciami di api impazzite, perché il Cong
[ci era entrato nel sangue corrente]
di dolcissimi folli scolpiti in statue di tauromachia
quando in piedi scopavamo le parlanti e liquide fighe
[febbrili,]
mentre urlavamo nei megafoni ammaccati come i
[nostri crani fioriti di manganelli]
gli slogan antimilitaristi e fiondavamo bottiglie
[diaboliche sbracciandoci contro i poliziotti]
che ci caricavano cingolati dietro le maschere di
[kabuki proletario,]
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