Antologia Pagine Ribelli Volume Terzo

Antologia Pagine Ribelli Volume Terzo
giogo, quando, in lontananza vide la figura del
caporeparto, dirigersi verso di lui.
Una speranza, fievole come un lumicino, si accese nel
suo animo. Illusione dettata da un beffardo sorriso
dipinto sul viso dell’uomo che, ambiguo, si dirigeva
verso di lui.
“Eccolo, ora mi dirà di salire in direzione, ne sono
certo, forse mi daranno una lettera di ringraziamento;
forse un orologio, magari una patacca, una penna o
una medaglia. Oh mio Dio cosa dirò? Mi sudano già
le mani!” il cuore esplose in una corsa sfrenata.
«Belandi! Allora sei pronto per fare il nonno a tempo
pieno?» eruppe il caporeparto con un gran sorriso
mentre, con una pacca sulla spalla infuse un
entusiasmo tale in Raffaele da fargli tremare le mani.
Raffaele ristette in attesa di quella frase che tanto gli
coceva dentro, con il desiderio di rivalutazione, di
farsi finalmente una persona e non un numero.
«Senti un po’, ho visto Luca del personale..» Raffaele
trattenne il fiato aspettando una conferma ai propri
desideri, «dice che il tesserino puoi lasciarlo in
portineria quando esci, senza salire in ufficio.»
Raffaele ristette senza parole, sentendo tutto il peso
della delusione cocente piombargli addosso con la
stessa soffocante potenza di una slavina.
«Grazie!» disse poi, tornando mestamente al suo
posto.
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