Antologia Pagine Ribelli Volume Terzo

Antologia Pagine Ribelli Volume Terzo
e celeste. Una volta in fondo, la ragazza appoggia le
braccia al parapetto, e le guarda comporre spirali ed
archi e segreti nel cielo, mentre si allontanano. E,
quando abbassa gli occhi, c’è una piccola barca a remi
che l’aspetta, grande giusto quanto basta. Ci vuole un
bel coraggio a mettersi a remare da sole ed avviarsi
alla ricerca di qualcosa che non si è ben sicure si saprà
riconoscere, a malapena un pugno di farfalle ad
indicare la via: ma nessuna impresa è troppo grande
per queste piccole donne. Sono sempre loro; quelle
che in silenzio tengono insieme persone, famiglie,
interi Paesi; che bene o male sono sempre lì, a
mandare avanti la baracca, non importa quel che
accada. Quelle che sanno come crescere una fragile
pianta in un campo di rovine, e come crescere piccoli
esseri umani nella selva del mondo.
Sembra quasi impossibile, non è vero – che, dopo
tutto questo dare, alle nostre donne resti ancora
qualche cosa per se stesse; che ancora trovino il
tempo di accudire il piccolo cuore che hanno
adottato, forse il giorno prima, forse anni e anni
addietro. Ma la nostra ragazza, guardiamo lei; lei
resiste, simile ad un piccolo giardino al riparo nel
ventre della metropoli, dove tutti gli uccelli vanno a
rifugiarsi, e dove ogni giorno rami ed arbusti sono
nuovamente carichi di bacche. Le donne hanno radici
profonde e capaci, sanno remare quando c’è bisogno,
e non hanno paura di spingersi al largo, fin dove si
renda necessario.
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