Antologia Pagine Ribelli Volume Terzo

Antologia Pagine Ribelli Volume Terzo
2.2 Il Caduto
di Gabriele Fumagalli
Dov’è la gloria? Dove l’onore, promesso alla
partenza, esaltato nelle parole di generali e ministri,
mostrato con una croce da quel sovrano che mai
imbracciò il fucile con quelli come noi?
Dov’è la Nazione? Dove la superiorità di uno come
me, rispetto al contadino della Baviera o all’operaio di
Colonia? Dove il pericolo negli occhi colmi di terrore,
del mio stesso terrore, degli uomini che ho ucciso?
Dove la bestialità, il terribile nemico, negli uomini che
hanno condiviso con me regali, cibo e una partita di
calcio, in quel caldo, caldo Natale del ’14?
Dove i preti che hanno benedetto le nostre armi?
Dove erano quando siamo morti e dove era il loro
Dio, dov’è adesso, il loro Dio?
Dov’è il riconoscimento della Patria per quelli che
sono tornati a casa, mutilati nel corpo o nello spirito,
e per quelli come me, che vagano su questo eterno,
grigio campo di battaglia, le vesti lacere indosso, le
ferite come trofei? I nostri cadaveri sono ormai ossa
sbiancate o polvere nella terra e le nostre armi nulla
più che trofei per musei colmi di ardore patriottico;
eppure noi camminiamo, da sempre camminiamo, su
questi campi e odiamo il rombo delle bombe, il
fragore del fucile, il ritmo della mitragliatrice: ahimè,
quante armi per sterminare gli uomini!
E con me camminano tanti altri uomini, decine di
milioni di uomini, ognuno con la sua storia, ognuno
con la sua morte, ognuno con i suoi perché: c’è
35