Antologia Pagine Ribelli Volume Terzo

Antologia Pagine Ribelli Volume Terzo
stampata e rilegata. Sta guardando ciò che so, mentre
io sto qui e non riesco a dirlo.
“Potrebbe parlarci del Pirandello, sembra esserle
particolarmente piaciuto” . E' il professore di italiano
a parlarmi. Mi soccorre o cerca di farlo. Gli sorrido,
debole e dura. Le mani sudano, e si stropicciano l'un
l'altra come bisce incazzate, mentre il sangue mi si
ghiaccia nelle arterie. Mi aggrappo con forza a tutto
l'ossigeno che riesco a far mio, e comincio a parlare.
All'inizio non sembra nemmeno appartenermi, quella
voce timorosa che inciampa qua e là tra frasi e
pensieri. Poi la sento acquisire sicurezza. La
letteratura è un territorio a me favorevole, e l'autore è
tra i miei preferiti. Tutto il suo pensiero sulle
maschere adottate dall'essere umano, la questione
irrisolta tra io ed es è di gran lunga il concetto più
realistico che la scuola mi abbia lasciato. Spazio
tranquilla dalla vita, alla bibliografia, per poi
addentrarmi con profondità nelle tematiche delle
opere, con le sue teorie disincantate sulla natura degli
uomini e sui modi di rapportarsi tra loro. Mi appare
così semplice e vero ciò che scrive da riuscire a
spiegarlo senza filosofeggiare inutilmente. Stupito
dall'euforia del mio monologo, il presidente di
commissione m'interrompe.
“L'ha colpita questa filosofia pirandelliana. Strano,
ascoltiamo a ripetizione diserzioni leopardiane o
foscoliane, per non parlare della letteratura
scapigliata. Un vero flagello della maturità. Ha
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