Antologia Pagine Ribelli Volume Terzo

Antologia Pagine Ribelli Volume Terzo
Non ho mai costretto nessuno -se non gli garbava - a
danzare nudo sotto la pioggia come faccio io.
L'unica persona a cui l'avevo proposto, una pastorella
incontrata per caso sull'alpe, si era adirata o aveva
finto e se ne era fuggita via, dandomi del matto.
Forse avrà avuto paura di prendere un raffreddore.
Peccato, perché non saprà mai quanto sia bello
distendersi nel muschio del sottobosco e sentire le
gocce d'acqua saturare i pori della pelle, accarezzare i
peli della pancia e giocherellare sullo stomaco e sul
ventre. Non conoscerà mai quegli attimi meravigliosi
in cui ci si sente totalmente immersi nelle profondità
naturali come piccole particelle di un grande spirito.
O forse avrà avuto timore di mostrare le sue nudità.
Nel mio mondo non ci sono pudori, non ci sono
inibizioni; mi sento parte integrante della natura, non
sconvolgo l'equilibrio delle cose.
Ma perché non vogliono capire?
Non importa.
Questa volta non riusciranno a scovarmi anche se per
acciuffare un “disertore recidivo” come me, sono
capaci di organizzare una battuta a largo raggio.
Che strano: come si prendano tanta pena per chi non
vuole sottostare alle loro leggi.
Preferiscono spendere un sacco di soldi per
riagguantarmi e mantenermi in galera, anziché
lasciarmi libero e indipendente sulle mie rocce.
Chissà se useranno anche i cani?
Chissà se mi spareranno addosso?
Ho paura.
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