Antologia Pagine Ribelli Volume Terzo

Antologia Pagine Ribelli Volume Terzo
è fresco e leggero; lei sorride senza schiudere le
labbra e se lo mette in tasca prima di riattraversare il
prato, e farsi strada fra i campi, fino a casa. In alto, i
cuori hanno proseguito il loro volo e sono ormai
spariti alla vista, nel loro viaggio di capriole e
girotondi verso altre mani in attesa.
Le istruzioni sono semplici, e non sono scritte da
nessuna parte; il piccolo cuore è da portare a casa, e
da conservare con cura. Si potrebbe tenere in una
scatolina di fiammiferi, od un barattolo da cui si sono
mangiati tutti i biscotti. Non può prendere freddo,
altrimenti avvizzisce; non bisogna dimenticarlo in un
canto, altrimenti diventa grigio e appassisce sotto la
polvere; e bisogna tenerlo lontano dal fuoco, perché
ha la tendenza ad infiammarsi e consumare tutto ciò
che lo circonda, se non ci si sta attente. Ma la nostra
ragazza è saggia, di quella saggezza speciale che
appartiene da sempre alle donne; ed è il suo istinto a
dettarle come prendersi cura del piccolo cuore
arrivato dal cielo. Perché una donna sa come
occuparsi di piccole vite che hanno bisogno di
protezione e di un angolino riparato per poter
crescere e acquistare forza. Così la ragazza conserva il
piccolo cuore con cura; lo appoggia in un vaso di
primule vicino alla finestra e lui sta placido e
tranquillo, mormorando di vita sottile, ed aspetta.
Immaginate: un po’ come camminare lungo un molo
di legno, sandali che scricchiolano sulle tavole e onde
grigioazzurre che frusciano nel mare circostante,
seguendo una fila di pallide farfalle, color lilla e crema
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