Antologia Pagine Ribelli Volume Terzo

Antologia Pagine Ribelli Volume Terzo
l’occorrente, lui sa cosa serve, ma che venga subito,
per l’amor di Dio!”.
Oh Signore, ma cosa dico a questi? Chi li ha mai
visti? Certo non posso conoscere tutti i partigiani
della zona, qui i boschi ne sono pieni…però anche
lasciar morire un giovane dissanguato…Adriano
saprebbe come curarlo, fa solo il terzo anno di
medicina, ma è un ragazzo in gamba, e poi si è fatto
esperienza sul campo: è vero che ogni tanto va nei
boschi a medicare i partigiani feriti.
“Aspettate, vado a vedere se è a casa”. Corro su per
le scale e spalanco la porta, come se qualcuno mi
stesse rincorrendo.
“Ehi, ma cosa succede? Ti sei ammattita?” mi fa
Zunin, che vedendomi entrare stranamente affannata,
si gira di scatto verso di me con aria sorpresa. E’ già
sulla sua poltrona preferita vicino alla finestra. Sta
imbrunendo e si è acceso l’abatjour: mi piace sempre
guardarlo leggere assorto, gli occhiali calati sul naso,
il profilo in controluce. Non è un bell’uomo, e ora,
che sta invecchiando, ha messo su qualche chilo che
lo rende un po’ goffo, ma è il mio Zunin, il mio buon
marito, un buon padre per nostro figlio, un uomo che
sotto la dura scorza del burbero comunista racchiude
un animo generosissimo e io gli voglio bene come il
primo giorno in cui ci siamo incontrati. Anzi, di più,
perché l’amore e la passione dei primi anni si sono
trasformati in affetto, amicizia, intimità, complicità.
Sono contenta che sia il compagno della mia vita.
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