Antologia Pagine Ribelli Volume Terzo

Antologia Pagine Ribelli Volume Terzo
“Non mi sono ammattita, ho solo fretta. Adriano è in
casa?”
“Sì, è di là in camera che studia. Perché?”
“Ci sono tre ragazzi, giù, che avrebbero bisogno del
suo aiuto. Sono partigiani, un loro compagno è ferito
gravemente e vorrebbero che lui andasse con loro a
curarlo”
“Li conosci?”
“No, non li ho mai visti, non credo siano delle nostre
parti. Ma che c’entra, mica dobbiamo aiutare solo
quelli che conosciamo”
“Non volevo dire quello, Maria, ma dobbiamo stare
in guardia. Di questi tempi non ci si può mai fidare di
nessuno. Dico solo che sarebbe meglio conoscere
quelli con cui si ha a che fare”. Intanto, mentre mi
parla, sta guardando dalla finestra verso il basso, per
cercare di capire chi siano i tre di cui gli ho parlato, e
si avvicina talmente che il suo respiro crea una
piccola zona appannata lì, dove il suo naso si
appoggia al vetro.
“Non essere così diffidente! Mi sono sembrati dei
bravi ragazzi, solo spaventati e preoccupati per il loro
amico. Vado a chiamare Adriano, magari lui li
conosce”.
La sua stanza è accesa: sono sicura che sta studiando.
Deve dare un esame tra poco e, come d’abitudine,
non si presenterà all’appello se non quando saprà
tutto benissimo. E’ da quando fa le elementari che
vuole essere sempre a posto con compiti e lezioni. E
guai ad aiutarlo, ha sempre voluto fare tutto da solo.
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