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Nasceva per unire - Camera di Commercio Italiana per la Svizzera

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(TG) - «Il Senato e <strong>la</strong> <strong>Camera</strong> dei Deputati hanno approvato;<br />

noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue»:<br />

Articolo unico: «Il Re Vittorio Emanuele II assume <strong>per</strong> sé<br />

e suoi Successori il titolo <strong>di</strong> Re d’Italia. Or<strong>di</strong>niamo che <strong>la</strong><br />

presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nel<strong>la</strong><br />

raccolta degli atti del Governo, mandando a chiunque spetti<br />

<strong>di</strong> osservar<strong>la</strong> e <strong>di</strong> far<strong>la</strong> osservare come legge dello Stato. Da<br />

Torino addì 17 marzo 1861».<br />

Il 21 aprile 1861 quel<strong>la</strong> legge <strong>di</strong>ventò <strong>la</strong> n. 1 Regno<br />

d’Italia. Dopo tutte le vittorie sul campo si erano tenuti<br />

in tutti i territori “liberati” i plebisciti <strong>per</strong> l’annessione<br />

al Piemonte e quin<strong>di</strong> al nuovo Regno. Sui risultati <strong>di</strong><br />

quelle consultazioni ci sono dubbi, interpretazioni <strong>di</strong>verse<br />

e <strong>per</strong>sino accuse <strong>di</strong> brogli. Di certo c’è che non<br />

potevano rappresentare il volere <strong>di</strong> tutta <strong>la</strong> Nazione,<br />

visto che potevano votare soltanto gli uomini che sapevano<br />

leggere e avevano un red<strong>di</strong>to tassabile, cioè<br />

un’esigua parte dei citta<strong>di</strong>ni.<br />

A proposito dei brogli, ne troviamo traccia in una delle<br />

scene più belle <strong>di</strong> Il Gattopardo <strong>di</strong> Giuseppe Tomasi<br />

<strong>di</strong> Lampedusa: è quel<strong>la</strong> del <strong>di</strong>alogo tra Don Fabrizio<br />

principe <strong>di</strong> Salina (im<strong>per</strong>sonato nel fi lm <strong>di</strong> Visconti da<br />

un bril<strong>la</strong>nte Burt Lancaster) e don Ciccio Tumeo (Sergio<br />

Reggiani). Nel<strong>la</strong> pausa <strong>di</strong> una battuta <strong>di</strong> caccia, i<br />

due si fermano su uno spiazzo sotto le fronde <strong>di</strong> un<br />

albero centenario. Come sempre quello era il momento<br />

delle confi denze non tra “padrone” e servitore, ma tra<br />

IL 17 MARZO, L’ITALIA COMPIE 150 ANNI<br />

Pa<strong>la</strong>zzo Carignano a Torino, sede del<strong>la</strong> prima seduta<br />

del Par<strong>la</strong>mento italiano (foto Michele Caracciolo <strong>di</strong> Brienza).<br />

I plebisciti: quando <strong>la</strong> Lombar<strong>di</strong>a<br />

e il Veneto scelsero l’Italia<br />

con il 99,9 % dei voti<br />

due vecchi amici e colleghi dell’arte venatoria. Com’era<br />

solito, il Principe <strong>la</strong>nciava qualche provocazione <strong>per</strong> conoscere<br />

come <strong>la</strong> pensava veramente Don Ciccio sui vari<br />

argomenti <strong>di</strong> attualità. Adesso gli premeva sa<strong>per</strong>e cose<br />

ne pensasse delle voci <strong>di</strong> manipo<strong>la</strong>zioni del risultato<br />

del plebiscito, tenutosi qualche giorno prima (21 ottobre<br />

1860). «Ammiro <strong>la</strong> vostra fedeltà e devozione – esordì<br />

il Principe, che era <strong>per</strong> il no ma aveva votato sì – ma<br />

dovete capire, don Ciccio, che il popolo era sovreccitato <strong>per</strong><br />

le vittorie <strong>di</strong> questo Garibal<strong>di</strong>, e il plebiscito era il solo e<br />

urgente rime<strong>di</strong>o <strong>per</strong> l’anarchia. Credetemi. E <strong>per</strong> noi non è<br />

DISGREGAMENTO MORALE<br />

«Nelle elezioni trionfa il danaro, il favore, l’imbroglio;<br />

ma non accettare tali mezzi è considerato come ingenuità<br />

im<strong>per</strong>donabile…<br />

- Tutto cade. Ogni ideale svanisce.<br />

- I partiti non esistono più, ma soltanto gruppetti e<br />

clientele. Dal Par<strong>la</strong>mento il triste spettacolo si ri<strong>per</strong>cuote<br />

nel Paese.<br />

- Ogni partito è scisso… Tutto si frantuma.<br />

- Le gran<strong>di</strong> forze cedono <strong>di</strong> fronte a uno spappo<strong>la</strong>mento e<br />

<strong>di</strong>sgregamento morale <strong>di</strong> tutti i centri d’unione».<br />

Giuseppe Prezzolini, 1911, nel 50° del<strong>la</strong> sua Unità<br />

<strong>la</strong> Rivista<br />

n. 3 - Marzo 2011<br />

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