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Sentenza Juventus sullo scandalo doping - Rdes.It

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iferito allo stato personale di Conte, che il testimone ha ricordato vivere da solo e perciò meglio<br />

assistito in clinica, particolare che però - proseguendo le domande - il professor Ferraris ha<br />

dichiarato di aver appreso dai giornali dopo che Conte era stato ricoverato alla Fornaca.<br />

E, pertanto, senza tener conto di quanto affermato dal teste, si può convenire con la difesa, nel<br />

ritenere che molti elementi inducono a collocare l'emocromo senza data nel pomeriggio del 23<br />

maggio, come del resto si è già riportato.<br />

E' vero che nella stessa giornata il giocatore era stato sottoposto ad un precedente prelievo di sangue<br />

che aveva dato luogo alle analisi eseguite alle ore 5,29, ma è altrettanto vero che ciò era avvenuto<br />

per disposizione del medico del pronto soccorso, mentre dopo il ricovero in reparto non erano state<br />

ancora eseguite analisi e nella cartella clinica di quel giorno vi è l'annotazione "richiesta esami<br />

urgenti ore 16" e alle ore 16,1..(il secondo numero è illeggibile) risulta ripetuta l'analisi del siero<br />

che pure era stata eseguita una prima volta tramite pronto soccorso.<br />

Senza contare, poi, che il riscontrato valore di 12.9 g/dl di emoglobina risulta spiegabile e<br />

perfettamente integrato con gli altri valori registrati, se riferito al pomeriggio del giorno 23 maggio,<br />

mentre se collocato dopo il 9.6 registrato la mattina del 27 maggio, non solo risulterebbe indicativo<br />

di un aumento di emoglobina di grammi 3.3 nella stessa giornata, spiegabile forse solo con una<br />

trasfusione di sangue, ma indurrebbe pure a registrare, dopo una simile imponente risalita, anche un<br />

calo altrettanto inspiegabile di grammi 1.8 nel volgere di un giorno, dal momento che il giorno 28<br />

maggio al giocatore è stato registrato un valore di emoglobina di 11.1 g/dl.<br />

Il difensore ha valutato negativamente il fatto che il perito non abbia voluto assegnare una<br />

collocazione all'emocromo senza data e, secondo consuetudine, ha interpretato tale atteggiamento in<br />

modo negativo, anche questa volta attribuendo al perito chissà quale intento nascosto ("ci serve per<br />

capire con chi abbiamo a che fare..." - pagina 26 trascrizioni registrazioni udienza del 4 novembre<br />

2004), mentre risulta oggettivamente evidente che il professor d'Onofrio si è attenuto<br />

esclusivamente ad una regola di prudenza e non ha ritenuto di prendere alcuna posizione in ordine<br />

ad un emocromo che non recava la data di esecuzione e che lo avrebbe esposto a gravi critiche se<br />

egli lo avesse collocato in un momento sbagliato attraverso una sua personale interpretazione<br />

cronologica dei dati a disposizione.<br />

Ciò risulta in modo inequivocabile dal fatto che quando il perito non aveva notato il valore di<br />

emoglobina di 9.6 del 27 maggio mattina, egli si è riferito al "recupero del livello di emoglobina,<br />

che passa da 11.1 (emocromo eseguito al S. Giovanni Battista il 28/5, prima del trasferimento) a<br />

13.0, il giorno successivo alla Clinica Fornaca" (pagina 40 della relazione scritta), mentre dopo aver<br />

notato che la mattina del 27 maggio era stato registrato il valore di 9.6 di emoglobina, il perito nel<br />

corso dell'esame dibattimentale ha fatto rilevare come l'aumento fosse stato da 9.6 a 11.1 in giorno e<br />

in un altro giorno, poi, si fosse passati a 13 ("..c'è questo 9.6, che è un valore di franca anemia,<br />

seguito il giorno successivo 28/5 da 11.1, quindi c'è una risalita discreta....Nel giorno successivo<br />

ancora, da 11.1 a 13, c'è una risalita di 1.9 grammi di emoglobina...").<br />

Come è del tutto evidente, il perito non ha tenuto in nessun conto il valore di 12.9 trascritto<br />

nell'emocromo senza data e non ne ha fatto menzione solo perché gli era sembrato poco prudente<br />

prendere posizione.<br />

Né si può sostenere che la posizione difensiva sia rimasta in qualche modo danneggiata dal<br />

comportamento assunto dal perito, perché i commenti del difensore avrebbero potuto trovare una<br />

giustificazione se il perito, collocando il valore di 12.9 nello stesso giorno del 9.6, avesse valutato<br />

in modo sfavorevole il dato rilevandone la straordinaria anomalia, ma il professor d'Onofrio, come<br />

si è visto, ha ignorato completamente il 12.9 nella sua analisi dei dati e, del resto, tale valore se<br />

collocato, come è verosimile che si faccia, nel pomeriggio del 23 maggio, non assume proprio<br />

alcuna rilevanza né in ottica accusatoria, né in chiave difensiva, perché come si è osservato si<br />

integra con gli altri dati e diviene assolutamente ininfluente, esattamente come esso è stato per il<br />

professor d'Onofrio che non ha ritenuto di attribuirgli una collocazione cronologica.<br />

Se il perito, dopo la testimonianza Ferraris, ha aggiunto altre osservazioni a tal riguardo, ancora<br />

una volta il suo atteggiamento deve essere attribuito unicamente a prudenza e non ad altro intento,

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