Sentenza Juventus sullo scandalo doping - Rdes.It
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dell'affaticamento. Da uno studio che proprio qui alla Juve abbiamo fatto, è infatti emerso che essi,<br />
legandosi al triptofano ne riducono il passaggio attraverso la barriera ematoencefalica. Ciò è<br />
importante poiché il transito del triptofano è la causa della produzione di serotonina che origina<br />
l'affaticamento acuto, e impedire quest'operazione fisiologica significa dunque risentire meno della<br />
fatica..."<br />
E, dunque, va subito fatta una prima e istintiva considerazione: ma chi può aver riferito siffatti<br />
ragionamenti di tipo medico-biologico se non il dottor Agricola? Lodi è un professionista di<br />
informazione, non di medicina e probabilmente, quando ha intervistato l'imputato, non sapeva<br />
neppure se il triptofano appartenesse alla categoria delle proteine, degli aminoacidi oppure fosse un<br />
pesce o un altro tipo di animale.<br />
Seconda considerazione: può darsi che un'imprecisione vi sia stata, nel senso che lo studio al quale<br />
si riferiva Agricola probabilmente lasciava solo supporre che uno degli effetti riferibili agli<br />
aminoacidi potesse essere quello descritto con riguardo al triptofano, senza peraltro che esso fosse<br />
stato verificato con sicurezza. Sarebbe forse stato meglio precisare che gli aminoacidi legandosi al<br />
triptofano potrebbero avere l'effetto di ridurne il passaggio attraverso la barriera ematoencefalica<br />
oppure altre espressioni del genere che facessero trasparire solo la probabilità dell'indicato effetto e<br />
non la certezza che effettivamente sembra emergere dalla frase riferita ad Agricola.<br />
Ma chi dice che tale imprecisione l'ha commessa Lodi? L'imputato anche nell'attuale processo ha<br />
riferito analoghi effetti agli aminoacidi e si è espresso nel modo seguente: ".....Poi a questo<br />
successivamente si è dato meno credito e invece la letteratura ha riportato degli interessanti studi,<br />
che avrebbero gli aminoacidi ramificati rappresentato una buona misura di blocco di quella che è la<br />
fatica acuta, per una interferenza, dunque, prima per un legame dell'aminoacido ramificato con gli<br />
acidi grassi contenuti nel sangue, e in conseguenza di questo, adesso con un meccanismo che è un<br />
po' complesso per me da ricordare, comunque con blocco sostanzialmente a livello della barriera<br />
ematoencefalica del triptofano. Il quale triptofano - che questi sono miei ricordi precedenti - è un<br />
precursore della serotonina, e quindi il triptofano avrebbe... sarebbe stata causa dei sintomi,<br />
prevalentemente di tipo psicofisico, della fatica. Bloccando il triptofano a livello di barriera<br />
ematoencefalica attraverso questo meccanismo di blocco da parte degli aminoacidi a catena<br />
ramificata, si sarebbe diminuito e ripristinato più facilmente una situazione di benessere. È stato un<br />
aspetto che mi aveva interessato dalla letteratura. Noi li abbiamo usati gli aminoacidi ramificati,<br />
anche se devo dire in quantità veramente bassa, veramente... cioè non abbiamo mai avuto questa<br />
grande propensione agli aminoacidi a catena ramificata...." e, ancora: "....nel senso che siccome c'è<br />
la liberazione di triptofano nella parte fisica, nell'allenamento fisico e siccome il triptofano bypassa,<br />
cioè meglio, passa facilmente la barriera ematoencefalica, ho inteso questi lavori come possibilità di<br />
impedire, di diminuire il passaggio del triptofano e quindi di ridurre il senso di fatica...."<br />
(trascrizioni registrazioni udienza del 10 luglio 2003 - pagine 248 e seguenti).<br />
Ebbene, tali dichiarazioni rese in dibattimento dal dottor Agricola non corrispondono forse a quanto<br />
a tal riguardo risulta da lui dichiarato nell'intervista?<br />
L'imputato nella indicata udienza, ancora una volta con sostanziale certezza, ha affermato che gli<br />
studi, i lavori scientifici ai quali egli si riferisce dimostrano che gli aminoacidi hanno la capacità di<br />
impedire, di diminuire il passaggio del triptofano attraverso la barriera ematoencefalica.<br />
Quasi cinque anni e mezzo dopo, insomma, l'imputato ha ribadito la stessa convinzione espressa nel<br />
corso dell'intervista rilasciata a Lodi e, allora, in che cosa consisterebbero l'errore, l'incomprensione,<br />
il fraintendimento che l'imputato accampa a propria scusa per smentire quanto da lui effettivamente<br />
dichiarato?<br />
Il secondo rilievo di imprecisione, forse, riguarda il fatto che gli studi scientifici in parola, nella<br />
frase dell'intervista, sono riferiti come effettuati presso la <strong>Juventus</strong> e non invece presso l'Università<br />
di Pisa o altrove, ma l'imputato non sembra essersi lamentato in particolare di quest'aspetto e, in<br />
ogni caso, da esperienze vissute presso la <strong>Juventus</strong>, si sarebbe potuta avere evidentemente conferma<br />
degli effetti di cui si tratta, né è immaginabile pure a tal riguardo che il giornalista potesse<br />
equivocare e riferire come effettuati presso la Juve studi o ricerche se Agricola gli avesse parlato di