16.06.2013 Views

Sentenza Juventus sullo scandalo doping - Rdes.It

Sentenza Juventus sullo scandalo doping - Rdes.It

Sentenza Juventus sullo scandalo doping - Rdes.It

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Gioannini avesse visitato Conte il giorno prima della testimonianza, chissà che cosa sarebbe stato in<br />

grado di riferire di più.<br />

Le testimonianze "concilianti" in questo processo, del resto, hanno costituito un elemento spesso<br />

ricorrente, come si è avuto modo di rilevare. Si è ricordato, da ultimo, che cosa sia riuscito a<br />

riferire il professor Ferraris ed il professor Gioannini, oltretutto, è stato per anni un consulente della<br />

<strong>Juventus</strong>, come si evince dagli elenchi acquisiti.<br />

In ogni caso, al di là della complessiva inverosimiglianza della testimonianza del professor<br />

Gioannini, nelle affermazioni che egli ha fatto si riscontrano specifici aspetti che risultano<br />

contraddetti dagli altri elementi raccolti in atti.<br />

Intanto, appare molto strano che Conte con una infezione così acuta e grave fosse stato curato in<br />

casa. Quando il professor Gioannini ha riferito di aver visitato a casa il giocatore, in aula<br />

riecheggiavano ancora le considerazioni del professor Ferraris che solo poco prima aveva<br />

commentato lo stato di Conte che viveva da solo e che, pertanto, il chirurgo riteneva che sarebbe<br />

stato meglio che rimanesse ricoverato per essere meglio assistito, pur avendo contemporaneamente<br />

affermato che il giocatore, in sostanza, non aveva più bisogno di alcuna terapia.<br />

L'episodio al quale si è riferito il professor Gioannini, in fondo, è avvenuto solo circa cinque mesi e<br />

mezzo dopo e non emergono elementi che fanno supporre che la situazione personale<br />

dell'interessato fosse tanto cambiata e, inoltre, nel novembre, il calciatore - a dire del testimone -<br />

avrebbe avuto necessità di seguire un'intensa terapia antibiotica in considerazione della gravità della<br />

patologia che ne metteva a rischio la prosecuzione dell'attività. Occorreva somministrare antibiotici<br />

a Conte senza un minuto da perdere, ha ricordato il professor Gioannini e, ciò nonostante, il<br />

giocatore sarebbe rimasto tranquillamente a casa, con una gamba praticamente inutilizzabile e con<br />

una temperatura superiore a 40 gradi, e non si sa da chi sarebbe stato curato e assistito.<br />

In secondo luogo, si è visto come al testimone sia stato espressamente domandato se egli avesse<br />

richiesto delle analisi ovvero avesse controllato quelle eseguite sul giocatore qualche giorno prima<br />

in occasione dell'intervento chirurgico e si è pure ricordato come egli abbia prontamente risposto<br />

alla domanda, ma in modo alquanto generico ("... No, c'era sicuramente un conteggio dei globuli<br />

bianchi, questo..., io adesso francamente....Probabilmente era... certamente c'era una leucocitosi<br />

spiccata, e altri esami francamente io non... non ne ho visti e non ne ho richiesti, perché quelle cose<br />

lì si seguono clinicamente, non...."), negando con certezza soltanto di averne richieste altre, ben<br />

conscio che la ferritina sarebbe stata alle stelle, affermazione quest'ultima molto apprezzata dal<br />

difensore come espressione di grande esperienza e professionalità da parte del professor Gioannini.<br />

Il teste, in realtà, è stato un ottimo infettivologo, professionalmente apprezzato e stimato, ma non<br />

certamente per le risposte da lui fornite in testimonianza che, forse, avrebbero richiesto maggiore<br />

cautela da parte sua.<br />

Innanzitutto, non si è compreso bene se il testimone intendesse riferire di aver controllato che nel<br />

giocatore Conte era riscontrabile una leucocitosi spiccata oppure se, al pari di quanto il teste ha<br />

riferito a proposito della ferritina, egli lo abbia solo immaginato alla luce della propria esperienza.<br />

La risposta fornita a tal riguardo non è molto chiara, anche se tra un probabilmente e un certamente<br />

il professor Gioannini ha finito con l'affermare che "c'era una leucocitosi spiccata", così<br />

praticamente sostenendo di aver controllato che effettivamente vi era una leucocitosi in atto e anche<br />

spiccata.<br />

La circostanza, poi, sembra pure confermata dal prosieguo della frase, in cui il teste ha aggiunto<br />

"altri esami io non ...ne ho visti e non ne ho richiesti..", così ulteriormente inducendo a ritenere che,<br />

a differenza degli altri esami non visti e non richiesti, quelli relativi alla leucocitosi spiccata, se<br />

anche non richiesti, il teste li avesse almeno visti e controllati.<br />

In realtà, in atti non vi è traccia di altri esami di Conte, a parte quelli già citati, eseguiti in data 16<br />

novembre, giorno dell'intervento chirurgico e del 6 dicembre, questi ultimi oltretutto successivi alla<br />

visita effettuata a Conte dal professor Gioannini, da lui stesso cronologicamente collocata verso la<br />

metà di novembre, qualche giorno dopo l'intervento artroscopico subito dal giocatore, al ritorno da<br />

un suo viaggio a Roma.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!