Sentenza Juventus sullo scandalo doping - Rdes.It
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Ma non ancora, non basta, non è sufficiente.<br />
A gennaio, il 15 gennaio del 1997, ha effettuato la partita d'andata della Supercoppa Europea<br />
che si è giocata a Parigi; in questa partita è stata giocata..., 6 a 1, se il Signor Presidente me lo<br />
consente, abbiamo vinto 6 a 1.<br />
Il 7 di febbraio dello stesso anno '97 la <strong>Juventus</strong> ha effettuato a Palermo la partita di ritorno<br />
col Paris-Saint-Germain e ha conseguito la vittoria a Tokyo il 26 novembre e Coppa, la Supercoppa<br />
Europea, nelle partite che le ho indicato.<br />
Infine ha fatto le altre partite, ha poi fatto..., ha vinto poi ancora lo scudetto. Questo è la<br />
stagione.<br />
Se noi andiamo a esaminare questi avvenimenti calcistici, ci rendiamo conto che anche a<br />
livello di preparazione e a livello di successivi allenamenti, certamente questa situazione che<br />
chiamiamo "anomala" dal punto di vista sportivo, quindi in una partita il 26 novembre e<br />
successivamente due partite tra gennaio e febbraio, hanno cambiato una determinata situazione che<br />
invece si è verificata sempre..., mai... mai più, cioè voglio dire, non si è mai verificata negli altri<br />
anni, in cui non abbiamo mai avuto bisogno di prepararci in maniera molto più lieve per quanto<br />
concerne l'utilizzo della forza....." (trascrizioni udienza citata - pagine 208 e seguenti).<br />
Si può ritenere, pertanto, che il professor d'Onofrio al bar sia stato invitato, se non quasi trascinato,<br />
proprio dall'imputato e, dunque, egli ha ritenuto doveroso in questa occasione documentarsi<br />
adeguatamente. Il fatto che le notizie da lui assunte dai giornali siano poi state utilizzate in chiave<br />
accusatoria, non è intento che si può attribuire al perito aprioristicamente.<br />
E, dunque, per fermarsi alla sostanza delle obiezioni, risulta difficile stabilire se davvero il medico<br />
della Nazionale si rechi a verificare le condizioni di tutti gli atleti infortunati che non siano in grado<br />
di rispondere alla convocazione oppure si comporti così su sollecitazione del commissario tecnico<br />
solo nei casi di maggiore rilievo, in quanto il regolamento della Federazione prevede l'obbligo per il<br />
giocatore che si dichiara inabile di tenersi a disposizione del medico, non per quest'ultimo di recarsi<br />
a visitarlo, così come riesce difficile poter stabilire se ed in quale misura la <strong>Juventus</strong> fosse disposta<br />
ad assecondare l'eventuale volontà del giocatore di partecipare agli Europei, tenendo conto che<br />
effettivamente non si trattava di un impegno diretto e ufficiale della società.<br />
Rimane però il fatto che la somministrazione di eritropoietina, come è stato ben spiegato dal perito,<br />
ma anche dal professor Cazzola, non provoca reazioni organiche immediate e comincia a produrre i<br />
suoi effetti dopo alcuni giorni e inizialmente soltanto con l'aumento dei reticolociti.<br />
Il professor d'Onofrio, a tal riguardo, ha chiarito: "....Su questo esistono degli studi. Io ho utilizzato<br />
uno studio molto semplice, che è tra i primi effettuati, studio effettuato da un collega francese, che<br />
ha somministrato eritropoietina a nove soggetti - e vedete - e fa in..., a una dose relativamente bassa<br />
ma quotidiana. E' logico che il discorso della dose è estremamente variabile e cambia moltissimo (ci<br />
sono oggi nuovi preparati), e vedete come l'emoglobina, da una media di 15.1 dei nove soggetti,<br />
arriva a un valore massimo di 15.9-16.5; questo è il 27° giorno dall'inizio della somministrazione.<br />
Quindi aumenta in maniera abbastanza diciamo lenta; c'è una certa latenza prima di questo effetto,<br />
cioè c'è un effetto immediato e poi continua ad essere alta, e rimane alta fino a anche un paio di<br />
settimane dopo la cessazione della somministrazione.<br />
I reticolociti, che sono i nuovi globuli rossi, aumentano molto più rapidamente; dopo 10 giorni sono<br />
quasi triplicati (questo è un valore assoluto) e rimangono elevati fino ai primi giorni dopo la<br />
sospensione, per poi abbassarsi.<br />
Quindi l'eritropoietina ha questo effetto netto, riproducibile e, in assenza di una mancanza di ferro<br />
reale o funzionale, direi ripetitivo, riproducibile, prevedibile....." (trascrizioni registrazioni udienza<br />
del 28 giugno 2004 - pagine 18 e seguenti).<br />
Tale fondamentale rilievo serve per poter osservare come non sia affatto detto che Conte, che<br />
cinque o sei giorni dopo l'infortunio, e cioè tra il 27 e il 29 maggio, aveva già registrato un<br />
fortissimo incremento di emoglobina di grammi 3.4, dovesse necessariamente aver cominciato ad<br />
assumere eritropoietina solo dopo l'infortunio.