Sommario - Qui - appunti dal presente
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19. Tempo di sconfitte e vittorie<br />
“Io avevo deciso di tornare e questo è quanto. Niente<br />
e nessuno avrebbe potuto trattenermi. Trovavo<br />
tutti gli edifici soffocanti. Il posto in cui lavoravo<br />
una gabbia, una gabbia stretta e male illuminata che<br />
dovevo condividere con altre bestie, disperate tanto<br />
quanto me, ugualmente fameliche di libertà. Avide<br />
e perverse alcune, corrotte fino al midollo le<br />
altre. Le mie uniche vie di fuga verso la felicità erano<br />
gli occhi luminosi dei miei figli e il corpo-nido<br />
di mia moglie. Ma anche insieme a loro molte volte<br />
la tensione saliva, quando arrivavo a casa sconfitto,<br />
vuoto, con una voglia infinita di distruggere<br />
tutto, di distruggere me stesso. La causa della mia<br />
disperazione non poteva essere unicamente l’esilio.<br />
Né la città né il lavoro né la miseria umana di<br />
chi mi circondava. Erano i tempi che mi toccava<br />
vivere. Era il marchio indelebile della sconfitta. Ero<br />
uno di quelli che ha perso la guerra, senz’ombra di<br />
dubbio. Sono stato più fortunato di Gustavo, certo,<br />
che è tuttora desaparecido, o di Juan Carlos, ammazzato<br />
a bastonate, o di Francisco, che vive nella<br />
indigenza, o di Diego, che per via di tanta angoscia<br />
ha perso la ragione e adesso è rinchiuso in<br />
qualche casa di riposo per dementi. E anche meno<br />
fortunato e meno svergognato dei Gorlito e dei Patrick,<br />
quegli yuppie creoli in combutta con gli assassini<br />
di Juan Carlos, con i boia di Gustavo, con gli<br />
sfruttatori di Francisco. Con i vincitori della guerra,<br />
insomma. […] Però ero disposto a ritornare. Dovevo<br />
affrontare di nuovo la vita. Bisognava ritornare,<br />
era necessario ritornare. Non potevo lasciar<br />
passare altro tempo rimuginando nostalgie, rovinandomi<br />
la vita per via di tanta miseria, perché<br />
correvo il rischio di morire avvilito, frustrato, esiliato,<br />
intrappolato tra l’insonnia e le mie maledi-<br />
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