Sommario - Qui - appunti dal presente
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porto e mi hanno chiesto di aspettare. Ogni venti<br />
minuti arrivavano con un mucchio di carte d’identità<br />
palestinesi o passaporti e leggevano ad alta voce<br />
i nomi (prima di chi poteva passare, poi di chi<br />
doveva andare all’interrogatorio). Dopo due ore e<br />
mezza circa mi hanno chiamato nel secondo gruppo.<br />
Mi hanno fatto domande cui avrebbe potuto<br />
rispondere chiunque avesse cercato il mio nome<br />
su Internet. Ecco alcuni esempi: Domanda: Lei ha<br />
un passaporto americano. Come mai? Risposta: Ho<br />
vissuto per molti anni negli Stati Uniti. Domanda:<br />
<strong>Qui</strong>ndi ha sposato un’americana per ottenere il<br />
passaporto? Risposta: No, l’ho avuto grazie al mio<br />
lavoro. Domanda: <strong>Qui</strong>ndi vive lì? Risposta: No,<br />
sono tornato a vivere qui. Domanda: Perché? Risposta:<br />
Perché questa è la Palestina, la nostra patria.<br />
Domanda: Lei è cristiano? Risposta: E musulmano,<br />
ed ebreo, e buddista e molte altre cose.<br />
Domanda: Sta scherzando? Risposta: No, credo ci<br />
siano elementi di verità in tutte le religioni. Domanda:<br />
Ma sulla sua carta d’identità c’è scritto che<br />
lei è cristiano! Risposta: Siete voi che stampate queste<br />
carte d’identità e siete voi che ci scrivete queste<br />
cose. Domanda: Qual è il nome di suo figlio? Risposta:<br />
(ho esitato un attimo, ma poi ho pensato che<br />
lo potevano scoprire comunque su Internet)… E<br />
così via.<br />
Baghdad, Iraq, 27 gennaio<br />
Ho terminato gli esami mercoledì scorso, gli insegnanti<br />
hanno fatto domande molto difficili, ma me<br />
la sono cavata bene. Avevo in programma di seguire<br />
due lezioni al giorno durante le vacanze di metà<br />
anno, ma i nonni e tutti gli altri mi hanno suggerito<br />
di prendermi una pausa, rilassarmi e trascorrere le<br />
p. 60<br />
“Sunshine”<br />
Gaza, 24 gennaio. I bambini<br />
battono le mani e cantano.<br />
Giocano e gridano.<br />
Nel campo profughi di<br />
Jabaliya, vicino a dove,<br />
all’inizio di questo mese,<br />
una quarantina di persone